Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

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Roo-Code: l’agente autonomo di coding alimentato dall’AI dentro VScode

Nel panorama in rapida evoluzione degli strumenti per sviluppatori, Roo-Code, precedentemente noto come Roo Cline, emerge come un protagonista audace. Non è semplicemente un’estensione di completamento automatico; è un agente autonomo di coding alimentato dall’intelligenza artificiale, integrato senza soluzione di continuità in Visual Studio Code. La promessa è chiara: trasformare il modo in cui scriviamo software, portando automazione intelligente, supporto multilingua e una gamma di funzionalità sperimentali direttamente all’interno del flusso di lavoro del developer.

Il nucleo di Roo-Code è impressionante nella sua ambizione. Comprende istruzioni in linguaggio naturale, interagisce con file e cartelle nel workspace, esegue comandi nel terminale, automatizza azioni nei browser web e si integra con modelli AI compatibili con OpenAI come regolo.ai. Non si limita a suggerire frammenti di codice; propone soluzioni complete, adatte a un ciclo di sviluppo moderno e complesso. La capacità di creare personalità AI personalizzate tramite i Custom Modes aggiunge un livello di adattabilità che supera di gran lunga gli strumenti tradizionali, consentendo a Roo-Code di assumere ruoli specifici come QA engineer, architetto software o assistente di ricerca.

OpenAI libera GPT-OSS-120b: altruismo, trappola o colonizzazione?

Marco Cristofanilli ci ha mostrato GPT-OSS-120B in azione su AMD MI300X, raggiungendo oltre 800 token al secondo. Un risultato notevole, soprattutto considerando che questo LLM è stato progettato per chip Nvidia. Potete provarlo in questi giorni: Regolo.AI rimane freemium ancora per poco.

La mossa di OpenAI con gpt-oss-120b e licenza Apache 2.0, suona meno come un atto di filantropia tecnologica e più come un colpo di biliardo a tre sponde. Un LLM di quella taglia, con prestazioni che si avvicinano ai top di gamma e con throughput da 800 token/sec su un MI300X, non è stato “liberato” per caso. Soprattutto se fino a ieri la narrativa ufficiale era quella di contenere il rilascio di modelli potenti per ragioni di sicurezza, costi e “alignment”.

La trasparenza energetica nell’intelligenza artificiale come nuovo asset strategico

Perché l’energia è il nuovo capitale dell’AI

La narrativa green nel mondo dell’intelligenza artificiale ha smesso di essere un vezzo da ufficio marketing per trasformarsi in un parametro di valutazione finanziaria. Nel 2025 l’energia è il nuovo capitale, e chi non riesce a rendicontarne l’uso con precisione è destinato a essere penalizzato da investitori, regolatori e in prospettiva dagli stessi clienti enterprise. La pressione ESG ha spostato il focus dal “fare AI più veloce e più grande” al “fare AI misurabile e ottimizzata”.

Seeweb Italia e Regolo.AI, la sfida verde dell’intelligenza artificiale che misura i watt dei tuoi token

La prossima volta che qualcuno ti venderà l’ennesima piattaforma AI definendola “green”, chiedigli quanti watt consuma un singolo token generato. Non saprà risponderti. Ecco perché Seeweb Italia, con Regolo.AI, sta giocando una partita che molti nemmeno hanno capito essere iniziata. Parlare di sostenibilità nell’intelligenza artificiale è diventato uno sport retorico, un mantra per convegni e keynote: l’energia rinnovabile, i data center ottimizzati, le offset carbon credits… peccato che nessuno, davvero nessuno, dica quanta energia spreca ogni volta che la tua applicazione chiede a un modello linguistico di partorire una frase. Qui arriva il twist: regolo.AI promette non solo di creare applicazioni AI con facilità, governance dei dati rigorosa e sicurezza nativa, ma anche di monitorare il consumo energetico per token. Watt per token. Una metrica semplice, brutale e impossibile da ignorare.

Seeweb Italia e Regolo.AI la sostenibilità che pesa i watt consumati per ogni token prodotto

Quando si parla di intelligenza artificiale, il mantra “green” è diventato una parola abusata, una sorta di placebo per placare i sensi di colpa dei consumatori e dei manager. I giganti del settore sventolano certificazioni, rinnovabili e offset, ma nessuno osa mettere sul tavolo un dato che è la vera cartina tornasole dell’impatto ambientale: quanti watt vengono consumati per ogni token prodotto? È qui che Seeweb Italia con Regolo.AI fa la differenza, entrando in un territorio che fino a ieri era appannaggio esclusivo di pochi ingegneri ambientalisti e data scientist con velleità green. Non solo promette facilità nella creazione di applicazioni AI, data governance europea e sicurezza a prova di GDPR, ma porta sul mercato una metrica chiave: il monitoraggio del consumo energetico token per token. Un approccio che, più che parlare di sostenibilità, la rende finalmente misurabile e, quindi, gestibile.

L’inferenza in Europa: tra sovranità digitale e rincorsa tecnologica AI

In un continente dove la burocrazia è più veloce della fibra ottica e l’innovazione spesso si arena tra commi e regolamenti, l’Europa tenta di ritagliarsi uno spazio nel panorama dell’intelligenza artificiale. Mentre Stati Uniti e Cina avanzano a passo spedito, il Vecchio Continente si barcamena tra ambizioni di sovranità digitale e una realtà fatta di frammentazione e ritardi.

Eppure, nonostante tutto, qualcosa si muove. Una nuova generazione di provider di inferenza AI sta emergendo, cercando di offrire soluzioni che rispettino le normative europee e, al contempo, competano con i colossi d’oltreoceano.

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