LE INTERVISTE DI WOMEN IN AI Claudia Segre, un viaggio tra finanza sostenibile, inclusione, Intelligenza Artificiale e l’empowerment delle donne con la Thinking Foundation.

Oggi abbiamo l’opportunità unica di condividere con voi un’intervista esclusiva con Claudia Segre, un nome di rilievo nel mondo della finanza sostenibile e del fintech.

Claudia è una paladina nella lotta contro la violenza economica di genere e gioca un ruolo fondamentale nella Thinking Foundation, un’organizzazione che si dedica all’empowerment femminile.

Nel corso di questa intervista, Claudia ci guiderà attraverso la sua visione del futuro del fintech, toccando argomenti come la finanza sostenibile, l’inclusione, l’Intelligenza Artificiale e l’empowerment delle donne. Avremo anche l’opportunità di discutere il ruolo che la Thinking Foundation sta svolgendo nel plasmare il futuro di questo settore.

Claudia Segre: gli anni dedicati alla finanza internazionale sono stati il risultato di tanto studio e determinazione. Ho iniziato l’Università come studentessa lavoratrice, decisa a non fermarmi al Diploma di Ragioniera. La mia passione per la geopolitica e il ruolo delle ONG nei Paesi Emergenti mi ha folgorata durante un esame universitario.

Claudia Segre: Sì, procedendo dall’Ufficio Studi, alle Vendite, a quello Regolamenti, Back Office, solo approdando in Sala Operativa Trading, Front Office, ho notato come la partecipazione femminile era molto contenuta, ben al di sotto del 10%, relegata a ruoli meno operativi. Solo alla fine degli anni ’90 è iniziata la svolta con l’irrobustimento di una presenza più marcata partendo dall’ Ufficio Legale, delle Risorse Umane e del Credito.

Claudia Segre: l’AI applicata alla finanza ha alimentato anche in Italia una svolta nelle forme di contrattazione borsistica con le piattaforme di trading online. Unire l’esperienza sulle piattaforme di Trading alla mia passione per la geopolitica e al lavoro sui Paesi Emergenti mi ha permesso di costruire un indice del tipo “early warning system” (monitoraggio del rischio di credito) per il monitoraggio della stabilità economica dei Paesi dell’Est Europa.

Claudia Segre: ho sempre combattuto per un Team a partecipazione paritaria tra uomini e donne e qualche miglioramento nella finanza operativa si è avuto negli ultimi 10 anni, dal Trading alla gestione dei Patrimoni. Ma ancora noto che le Consulenti donne iscritte all’Albo superano di poco il 20%. Segno che c’è ancora molto da fare per superare gli stereotipi di genere che danno una percezione errata di una professione entusiasmante e che permette una gestione del tempo vita/lavoro a tutti.

Claudia Segre: questo differenziale richiama quello presente nell’educazione finanziaria, ed aggiungo digitale, nel nostro Paese sia quando parliamo di adulti che di adolescenti. Dopo il Covid, secondo una ricerca su 1400 Donne in Italia svolta da Global Thinking Foundation con Roba Da Donne, abbiamo visto confermata una tendenza ad un migliore approccio con l’internet banking. Tuttavia, c’è ancora molto da fare, soprattutto per superare la divaricazione tra Nord e Sud, legata alla partecipazione lavorativa femminile.

Claudia Segre: tra i dati più significativi, rileviamo il fatto che il 68,8% delle donne intervistate si dichiara economicamente indipendente, a fronte di un 31,2% che dipende da partner o altro familiare. Questo completa un quadro dove per il nostro Paese l’educazione finanziaria diventa imprescindibile.

Claudia Segre: da questi dati e gli altri raccolti sull’indipendenza economica delle Donne, il quadro sociale si connota da un’evidenza del costo sociale e umano rappresentato dai numeri che connotano la violenza di genere che nell’80% dei casi è rivolta contro le Donne con un costo annuo di 39 miliardi.

Claudia Segre: quando ho lasciato la carriera personale per dedicarmi ad un’attività filantropica con la mia Fondazione Global Thinking Foundation, sono partita proprio dall’urgenza di un cambiamento culturale sull’educazione finanziaria inevitabilmente legata alla violenza economica, introdotta definitivamente nel 2011 dalla Convenzione di Istanbul. Nel nostro modello di innovazione sociale, questa rappresenta l’innesco per tutte le altre forme di violenza che portano all’esclusione finanziaria e quindi all’isolamento economico delle donne.

Claudia Segre: penso si debba rispondere con progettualità che invece grazie all’intelligenza artificiale disseminano contenuti utili ad una piena autodeterminazione economica e slegate da raccolte dati che fanno del fenomeno dei Financial Influencer un campanello d’allarme più che un’opportunità, con oltre 1 milione di contenuti distribuiti nel 2023 senza regole o paletti differentemente da quanto imposto ai professionisti della finanza.

Claudia Segre: tra le cinque piattaforme di e-learning messe a disposizione gratuitamente, la prima per Famiglie FamilyMioffre una simulazione del budget famigliare basata sulla Regola di Elizabeth Warren (50% per le necessità, 30% per lo svago e 20% per il risparmio). Se dall’auto test di competenze risulta una risposta sbagliata, l’algoritmo riporta al video animato con sottotitoli ed anche video LIS per riprendere i concetti base della finanza personale. Un’altra piattaforma, GLT Safe and Sound”, propone un quiz sulla sicurezza digitale personale che usiamo molto anche nelle Scuole.

Claudia Segre: il Glossario di Educazione Finanziaria “Parole di Economia e Finanza” dal 2021 è distribuito digitalmente gratuitamente, l’obiettivo è quello di offrire un mezzo esplicativo non solo sui temi economici e finanziari contemporanei, ma anche sulla storia dell’economia. Questo facilita la partecipazione nel pieno rispetto della mobilità sociale e della gestione vita/lavoro.

Claudia Segre: queste esperienze formative hanno visto la partecipazione negli ultimi 5 anni di oltre 10 mila iscritte ai 4 moduli. Hanno evidenziato una richiesta crescente e ricorrente da parte delle Camere di Commercio e associazioni di categoria per favorire un reskilling e quindi un potenziamento delle competenze digitali e tecniche.

Claudia Segre: le applicazioni dell’AI sul lato pagamenti e finanziamenti, e più ad ampio raggio su tutta la potenzialità del Fintech, necessitano non solo di maggiore consapevolezza su potenzialità e rischi ma anche di posizionamento delle Donne per evitare di riprodurre attraverso gli algoritmi gestiti perlopiù da “team al maschile” gli stessi stereotipi che ancora alimentano differenziali di genere.

Claudia Segre: nel lavoro di questi anni, l’impegno prioritario è quello di accrescere il senso di responsabilità e fiducia nelle Donne e nelle giovani generazioni di poter far la propria parte efficacemente. Non esistono lavori, sport o ambiti della società dove le Donne da sempre non abbiano dimostrato non solo di saper contribuire fattivamente ma di condividere percorsi di miglioramento che soprattutto grazie all’intelligenza artificiale portano a progetti e soluzioni alla portata di tutti.

Claudia Segre: questa è una di quelle conoscenze che segnano la necessità di migliorare l’insegnamento scolastico adattandolo alla complessità finanziaria del percorso economico delle persone. L’AI, se utilizzata in famiglia o a scuola, potrebbe fare da incredibile volano per una consapevolezza economico-finanziaria che ad oggi ancora manca nei giovani. Potrebbe diventare lo strumento di contrasto a tante dinamiche disfunzionali quali il gioco d’azzardo e lo shopping compulsivo, aprendo ad un dialogo intergenerazionale costruttivo su queste dinamiche comportamentali sempre più diffuse.

Claudia Segre: il 91,11% delle persone intervistate non trova normale che sia la donna a rinunciare al lavoro o ridurlo per i ruoli di cura. Questo dato dimostra la percezione di un incremento della violenza economica subita dalle donne da dopo la pandemia e quanto la scelta di abbandonare il lavoro (o optare forzatamente per contratti part-time) non sia tale, né presa con serenità.

Claudia Segre: Finché le dinamiche famigliari sui soldi resteranno un tabù, soprattutto nel rapporto con i figli e sul lavoro in particolare, non sarà possibile contemplare una reale educazione e quindi una reale cultura finanziaria. L’AI, se utilizzata correttamente, può aiutare a superare questi ostacoli e a costruire una cultura finanziaria più solida.

Claudia Segre: l’Intelligenza Artificiale negli ultimi anni ha permesso una “democratizzazione” nell’accesso rispetto anche a tutele e norme, soprattutto in ambito europeo, che hanno permesso la fruizione di contenuti formativi, informativi e culturali senza sottostare al tracciamento di dati senza regole. Questo ha permesso ad una vasta platea di accrescere le proprie conoscenze e possibilità di benessere personale, superando ostacoli di mobilità sociale e disponibilità economiche. Ha permesso anche ad organismi sovranazionali come UN Women di completare un progetto globale di educazione trasformativa sotto forma di e-learning che solo grazie all’IA potrà essere adottato dagli oltre 190 Paesi aderenti e da tutte le associazioni e organizzazioni governativi e non solo, impegnandoli a fare la differenza sul raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e soprattutto sulla riduzione delle disuguaglianze fino al raggiungimento della parità di genere in tempi più ragionevoli.


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