L’Intelligenza Artificiale agentica sta trasformando il mondo dello sviluppo software, e gli sviluppatori sono pronti ad accoglierla con entusiasmo. Secondo l’ultimo report annuale State of IT di Salesforce, basato su un sondaggio condotto tra oltre 2.000 leader dello sviluppo software in 28 Paesi (tra cui l’Italia) e quasi 250 sviluppatori di prima linea negli Stati Uniti, più di 9 su 10 (92%) vedono nell’AI un’opportunità per far progredire la propria carriera, mentre un sorprendente 96% crede che migliorerà l’esperienza lavorativa quotidiana. Il report, realizzato tra dicembre 2024 e febbraio 2025, evidenzia un consenso quasi unanime: l’AI non è più vista come una minaccia, ma come una forza rivoluzionaria che potenzierà produttività e creatività.

L’entusiasmo per gli agenti AI

Contrariamente al cliché degli sviluppatori diffidenti verso l’automazione, il report rivela un’adozione entusiastica dell’AI agentica – sistemi intelligenti capaci di eseguire compiti autonomamente. Più di quattro intervistati su cinque (oltre l’80%) ritengono che gli agenti AI saranno presto indispensabili quanto gli strumenti software tradizionali. Gli sviluppatori apprezzano soprattutto la possibilità di delegare attività ripetitive come il debug, la generazione di casi di test e la scrittura di codice standard: il 96% è entusiasta di come questi strumenti possano liberarli da mansioni noiose, permettendo di concentrarsi su progetti strategici e ad alto impatto. Ad esempio, il 92% misura già la propria produttività in base all’output, e con l’AI agentica prevedono di dedicarsi maggiormente alla supervisione degli agenti e alla progettazione di sistemi complessi.

“Gli agenti AI stanno rivoluzionando il modo di lavorare degli sviluppatori”, ha dichiarato Alice Steinglass, EVP & GM di Platform, Integration and Automation di Salesforce. “Questa forza lavoro digitale semplifica lo sviluppo assistendo nella scrittura, revisione e ottimizzazione del codice, sbloccando nuovi livelli di produttività. Automatizzando compiti come la pulizia dei dati o i test di base, gli agenti liberano gli sviluppatori per affrontare problemi di alto valore e prendere decisioni strategiche”.

Low-code e no-code: la democratizzazione dell’AI

Un elemento chiave dell’adozione dell’AI agentica è l’uso di strumenti low-code e no-code, che stanno rendendo lo sviluppo più accessibile. L’85% degli sviluppatori che utilizzano agenti AI si affida già a queste piattaforme, e il 77% crede che contribuiranno a democratizzare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, permettendo anche a chi ha competenze di codifica limitate di creare soluzioni avanzate. Inoltre, il 78% degli intervistati ritiene che questi strumenti accelereranno i progressi nell’AI. Questo approccio, parte integrante della piattaforma Salesforce, consente di sviluppare agenti rapidamente, abbattendo barriere tecniche e velocizzando i tempi di deployment.

Le sfide: formazione e infrastrutture

Nonostante l’entusiasmo, gli sviluppatori segnalano ostacoli da superare. L’82% ritiene che le proprie aziende debbano aggiornare le infrastrutture per supportare l’AI agentica, con il 56% che lamenta dati di qualità insufficiente per garantire accuratezza. Quasi la metà (48%) evidenzia processi di test inadeguati, mentre più di 8 su 10 vedono la conoscenza dell’AI come una competenza fondamentale per il futuro, anche se oltre il 50% non si sente ancora pronto. I leader IT chiedono più formazione tecnica e una ridefinizione dei ruoli per colmare queste lacune, un bisogno cruciale per sfruttare appieno il potenziale degli agenti AI.

Un futuro guidato dall’AI

Il report di Salesforce riflette un cambiamento epocale: l’AI agentica non solo ottimizza il lavoro, ma ridefinisce il ruolo degli sviluppatori, spostandoli da codificatori a strateghi. Con eventi come il TDX 2025 (5-6 marzo), Salesforce punta a mostrare come queste innovazioni possano essere applicate, offrendo spunti pratici per le aziende. Sebbene il sondaggio copra un campione globale, con dati raccolti tra il 24 dicembre 2024 e il 21 febbraio 2025 in collaborazione con YouGov, i risultati sono rilevanti anche per l’Italia, dove il mercato della cybersecurity e dell’IT cresce rapidamente (2,48 miliardi di euro nel 2024, secondo l’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano).

In ultima analisi quindi, l’AI agentica non è solo un trend, ma una rivoluzione che gli sviluppatori sembra stiano abbracciando con ottimismo: il 96% ne vede i benefici e il futuro dello sviluppo software si prospetta più veloce, inclusivo ed efficiente. Tuttavia, per trasformare questo entusiasmo in successo, aziende e sviluppatori devono investire in competenze e infrastrutture. Come dimostra il report di Salesforce, il passaggio agli agenti AI è già in corso, e chi saprà adattarsi guiderà l’innovazione nei prossimi anni.