HP Enterprise ha subito un duro colpo in Borsa dopo la pubblicazione di un outlook al di sotto delle aspettative, principalmente a causa delle nuove tariffe imposte dagli Stati Uniti e della forte pressione competitiva sui prezzi. La società ha inoltre annunciato un piano di riduzione dei costi che include tagli alla forza lavoro, mentre prosegue l’iter per l’acquisizione da 14 miliardi di dollari di Juniper Networks, attesa per la fine dell’anno.

L’outlook fornito per il trimestre in corso ha deluso il mercato, con un utile per azione rettificato stimato tra 0,28 e 0,34 dollari, ben al di sotto delle previsioni di 0,48 dollari. Anche il fatturato atteso tra 7,2 e 7,6 miliardi di dollari è inferiore alle stime degli analisti di 7,94 miliardi.

Il CEO di HP Enterprise, ha sottolineato che l’amministrazione statunitense ha introdotto dazi sulle importazioni da Messico e Canada, oltre a un incremento delle tariffe sui prodotti cinesi a partire dal 4 marzo. Di fronte a questa situazione, l’azienda ha iniziato già da dicembre a valutare strategie per mitigare gli effetti negativi sul business.

“Avremmo potuto eseguire meglio,” ha dichiarato il CEO Antonio Neri durante una chiamata con gli analisti. L’azienda aveva un inventario superiore alla norma per i server di intelligenza artificiale a causa di un passaggio ai processori grafici di nuova generazione Blackwell di Nvidia.

Oltre alle problematiche tariffarie, HP Enterprise sta affrontando un calo dei margini a causa di elevate scorte di server e un ambiente altamente competitivo.

“Verso la fine del trimestre, ci siamo resi conto che i prezzi dei nostri server tradizionali non riflettevano adeguatamente la valutazione delle scorte, causando una pressione incrementale sui margini”. Il contesto di mercato ha poi peggiorato la situazione, con forti sconti dovuti a una competizione aggressiva.

Un ulteriore problema è rappresentato dall’inventario eccessivo di componenti AI. “I margini dei server sono stati ulteriormente compressi dall’alto livello di scorte AI, causato dalla transizione rapida della domanda verso GPU e componenti di nuova generazione”, ha aggiunto il CEO. Per affrontare la questione, HP Enterprise ha già implementato azioni correttive che stanno iniziando a mostrare effetti positivi, anche se le difficoltà potrebbero persistere per uno o due trimestri.

L’acquisizione da 14 miliardi di dollari di Juniper Networks, annunciata nei mesi scorsi, si sta rivelando più complessa del previsto a causa dell’intervento del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. L’agenzia ha presentato una denuncia presso il tribunale distrettuale della California del Nord sostenendo che la fusione ridurrebbe la concorrenza nel mercato delle reti wireless aziendali.

“Crediamo che questo sia sbagliato,” ha detto Neri in un’intervista con CNBC, reagendo alla causa del DOJ. “Riteniamo che non ci sia alcun caso qui. Quando parli con gli analisti, tutti lo capiscono. Combatteremo questa battaglia in tribunale.”

Nonostante le resistenze, HP Enterprise e Juniper restano impegnate nel completamento dell’operazione, con l’aspettativa di ottenere almeno 450 milioni di dollari di sinergie annuali lorde entro tre anni dal closing. Il processo giudiziario è previsto per il 9 luglio e l’azienda ritiene di avere un caso solido per chiudere l’accordo prima della fine dell’anno fiscale 2025.

Le preoccupazioni sul futuro di HP Enterprise hanno portato alcune istituzioni finanziarie a rivedere al ribasso i target di prezzo del titolo.

Bank of America Securities ha ridotto il target a 20 dollari da 26, pur mantenendo un rating Buy. Gli analisti guidati da Wamsi Mohan hanno evidenziato che i risparmi derivanti dal piano di riduzione dei costi e le sinergie previste dall’acquisizione di Juniper potrebbero generare circa 800 milioni di dollari di benefici, pari a circa 0,60 dollari per azione. Nonostante il pessimismo sulle previsioni e sull’esecuzione del piano, BofA ritiene che il titolo, scambiato a 7 volte l’utile atteso nel 2026, sia troppo sottovalutato per adottare una visione strutturalmente negativa.

Wells Fargo è stata più prudente, abbassando il target a 17 dollari da 22 e mantenendo un rating Equal Weight. Il team guidato da Aaron Rakers ha sottolineato che, sebbene il segmento Intelligent Edge di HPE rimanga un motore di crescita a lungo termine, la normalizzazione della domanda sta richiedendo più tempo del previsto.

L’incertezza che circonda HP Enterprise ha avuto un effetto anche sui suoi principali concorrenti. Nella giornata di venerdì, Dell e Super Micro Computer hanno registrato un calo di circa l’1%, mentre Cisco Systems ha ceduto meno dello 0,5%. In controtendenza, Juniper Networks ha guadagnato circa l’1%, segnale che gli investitori vedono con favore la prospettiva di un’acquisizione vantaggiosa per la società.

HP Enterprise si trova in un momento cruciale, tra sfide regolatorie, difficoltà di mercato e un’ambiziosa strategia di trasformazione. Il successo della fusione con Juniper e la capacità di adattarsi rapidamente al contesto competitivo determineranno se l’azienda potrà riprendere slancio nel prossimo futuro.