La notizia che Anysphere, la startup dietro Cursor, ha appena strappato due profili chiave dal team di assistenti al coding di Anthropic, non è solo l’ennesimo capitolo delle guerre di talento nell’intelligenza artificiale. È l’incipit di un nuovo genere letterario: il romanzo distopico degli ex venture capitalist che scendono in trincea, abbandonano le tavole dei board e impugnano tastiere con rinnovata ferocia. Stephanie e Boris non sono semplici ingegneri, sono l’epitome di una mutazione in corso, un ibrido tra “vibe coder” e operatore di mercato ad alta frequenza emotiva. E in questa metamorfosi, c’è molto più che una scelta di carriera.
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Anysphere, lo sviluppatore dell’assistente alla programmazione basato su AI, Cursor, sta attualmente attirando un notevole interesse da parte dei capitalisti di rischio, con offerte che valutano l’azienda a circa 2,5 miliardi di dollari e hanno ottenuto 8M$ da OpenAI. Questo segna una pietra miliare significativa per la startup, riflettendo la crescente fiducia degli investitori nelle tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning, in particolare nel settore dello sviluppo software.