Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

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Roberto Navigli LLM e semantica: il grande inganno dell’intelligenza artificiale

Le grandi promesse dei modelli linguistici di nuova generazione si scontrano con una realtà imbarazzante: non capiscono davvero il significato delle parole. La loro capacità di generare testo è impressionante, la fluidità con cui costruiscono frasi è sorprendente, ma quando si scava sotto la superficie emerge un problema: la comprensione del linguaggio da parte degli LLM è molto più fragile di quanto sembri.

A dirlo in una recente intervista ad aihub.org  non è uno scettico dell’intelligenza artificiale, né un nostalgico dell’epoca pre-LLM, ma un ricercatore che lavora proprio su questi temi il Prof Roberto Navigli. La fluidità, ovvero la capacità di generare testo in modo scorrevole e convincente, ha ingannato molti. Abbiamo partecipato a un’ondata di entusiasmo, con aziende e media che parlano di questi modelli come se fossero dotati di una vera comprensione linguistica. Ma la realtà è che, quando si tratta di afferrare il senso profondo delle parole, soprattutto nei loro usi meno comuni, gli LLM brancolano nel buio.

FactSelfCheck: Un Nuovo Metodo per Rilevare le Allucinazioni nei Modelli Linguistici

di Redazione Tech

I grandi modelli linguistici (LLM) come ChatGPT hanno rivoluzionato il modo in cui interagiamo con l’intelligenza artificiale, ma non sono privi di limiti. Uno dei problemi più critici è la generazione di contenuti “allucinati”, ovvero informazioni false o inventate presentate come vere. Questa tendenza rappresenta un rischio in contesti dove la correttezza fattuale è essenziale, come in ambito medico, giuridico o giornalistico.

Un team di ricercatori della Wroclaw University of Science and Technology e dell’University of Technology Sydney ha recentemente presentato FactSelfCheck, un innovativo metodo per identificare le allucinazioni a livello di singoli fatti, anziché di frasi o paragrafi. Il sistema si basa sulla costruzione di grafi della conoscenza (knowledge graph), dove ogni fatto è rappresentato come una tripla (soggetto, relazione, oggetto). Ad esempio, (“Albert Einstein”, “premio Nobel”, “1921”).

Da Philadelphia al mondo: Roberto Navigli porta l’Italia ai vertici dell’intelligenza artificiale

Philadelphia accoglie il riconoscimento di un’eccellenza italiana nel campo dell’intelligenza artificiale: Roberto Navigli, ordinario di Intelligenza Artificiale presso la Sapienza Università di Roma, è stato insignito del prestigioso titolo di Fellow dell’AAAI (Association for the Advancement of Artificial Intelligence), l’organizzazione scientifica più autorevole nel settore dell’IA a livello globale.

Navigli è l’unico ricercatore europeo a ricevere il titolo nel 2025, un segnale forte della rilevanza internazionale delle sue ricerche. La motivazione ufficiale sottolinea i suoi “contributi significativi alla comprensione del linguaggio naturale multilingue e lo sviluppo di metodi ampiamente riconosciuti per la costruzione di risorse di conoscenza, la disambiguazione del testo e il parsing semantico”. Un riconoscimento che va ben oltre il merito accademico, testimoniando l’impatto rivoluzionario che le sue ricerche hanno avuto sul Natural Language Processing (NLP) a livello globale.

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