Cosa accade quando un algoritmo sa cosa venderà prima ancora che venga disegnato? Succede che l’intuizione umana viene ridotta a un parametro, la creatività a una probabilità, e la moda—quella imprevedibile, volubile e umorale—diventa una scienza predittiva gestita da un’intelligenza artificiale cinese. Succede tutto questo a Hangzhou, nella silicon valley del Dragone, dove una start-up fondata nel 2018 sta riscrivendo il manuale della fashion industry globale. Il suo nome è Hangzhou Zhiyi Technology, e il suo verbo è: data.
In un’epoca in cui il fast fashion ha già tracciato le coordinate della velocità estrema, Zhiyi Tech promette qualcosa di ancora più radicale: velocità predittiva. Non solo produrre in fretta, ma produrre ciò che venderà di sicuro. E lo fa fornendo a colossi come Nike, Gap e Urban Revivo un arsenale di strumenti capaci di divorare dati dai marketplace cinesi (Taobao, Tmall), occidentali (Amazon, Shein, Temu), e dai social che dettano legge tra Gen Z e Alpha (TikTok, Instagram, Douyin).