La scena è emblematica: un Papa americano, incoronato da pochi mesi, prende la parola davanti ai potenti della Terra primi ministri, parlamentari di 68 Paesi, capi religiosi e politici più o meno digitalmente alfabetizzati e lancia un monito sull’intelligenza artificiale. Ma non un monito qualsiasi. Leone, il nuovo pontefice dal tono diretto e dalla mente algoritmica, ci tiene a ricordare che l’AI non è né un oracolo né un demone: è uno strumento, e in quanto tale va governato. Come un bisturi, può curare o uccidere. Dipende dalla mano che lo guida.