“Il modo più sicuro per perdere una guerra è fingere che non sia ancora cominciata.” Questa frase, attribuita a un anonimo stratega militare europeo, calza perfettamente a ciò che sta accadendo oggi nel cuore della sicurezza informatica continentale. Chi si illude che il dibattito sulla post-quantum cryptography sia un argomento da accademici con troppe pubblicazioni e pochi problemi reali non ha compreso che la minaccia non è futura, ma già scritta nelle memorie dei data center. “Store now, decrypt later” non è un gioco di parole, è il nuovo “carica e spara” dell’intelligence globale. La differenza è che oggi i colpi sono pacchetti crittografati, destinati a esplodere fra dieci o quindici anni, quando qualcuno avrà la capacità computazionale per decifrarli.