Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

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Taiwan sfida Silicon Valley: 510 Miliardi $ per dominare l’Intelligenza Artificiale entro il 2040

Taiwan non sta più giocando a fare il fornitore per conto terzi dei giganti americani e cinesi. Ha appena lanciato una mossa da 510 miliardi di dollari che somiglia più a una dichiarazione di guerra industriale che a un piano economico. La chiamano “Ten Major AI Infrastructure Projects”, ma sarebbe più corretto ribattezzarla “Operazione Sovranità Digitale”. L’obiettivo? Trasformare l’isola nella prima “smart technology island” del mondo e, incidentalmente, scalzare chiunque altro osi anche solo pronunciare la parola “AI” senza pagare dazio a Taipei.

Taiwan affonda il colpo nel cuore del chip Cinese

In un’epoca dove i transistor valgono più del petrolio e i wafer hanno il peso geopolitico delle testate nucleari, la mossa di Taiwan sembra più una fiondata al cuore che una formalità amministrativa. Con un aggiornamento della Strategic High-Tech Commodities Entity List, l’Isola ha inserito Huawei Technologies e Semiconductor Manufacturing International Corp (SMIC) in una blacklist che suona più come un ultimatum al Dragone che un banale documento ministeriale.

Taiwan scommette sulla guerra asimmetrica: in arrivo i droni suicidi marini del “Progetto Kuai Chi”

C’è qualcosa di profondamente simbolico nel nome scelto per il nuovo giocattolo militare made in Taiwan: “Kuai Chi”, ovvero la traslitterazione di 快漆, che ricorda il dio della guerra nella mitologia cinese. E no, non è un caso. Quando le onde del Pacifico diventano il nuovo fronte della deterrenza, non si lascia nulla al caso. Nemmeno il nome.

Taipei, pressata dall’incessante martellamento retorico e operativo del Dragone cinese, ha deciso di rispondere non con portaerei da sogno o sommergibili nucleari da fantascienza, ma con un’arma semplice, economica, dannatamente efficace: un drone marino kamikaze. Il tipo di arma che, se usata bene, può costare 250.000 dollari… ma affondare una fregata da 500 milioni. Asimmetria pura. Poker psicologico. Esercizio di guerra post-moderna, in cui un piccolo robot può mettere in crisi la strategia navale di un gigante.

Taiwan: Un Divieto Strategico sull’Intelligenza Artificiale Cinese di Deepseek

Il governo di Taiwan ha recentemente annunciato il divieto per tutte le agenzie governative e le infrastrutture critiche di utilizzare i servizi di intelligenza artificiale offerti da DeepSeek, una startup cinese emergente nel settore dell’IA. Questa decisione, comunicata durante una riunione di gabinetto dal Premier Cho Jung-tai, sottolinea l’importanza di salvaguardare la sicurezza informatica nazionale. Il divieto segue le linee guida precedentemente emesse dal Ministero degli Affari Digitali di Taiwan, che aveva già sconsigliato l’uso di DeepSeek a causa di preoccupazioni riguardanti la censura e il rischio di trasferimento di dati sensibili verso la Cina.

I Potenziali Tagli di Bilancio di Taiwan: Implicazioni per le Collaborazioni nell’AI e nei Semiconduttori

Il Ministero della Scienza e della Tecnologia di Taiwan ha annunciato un significativo cambiamento politico che potrebbe influire sui settori chiave del paese, inclusi i semiconduttori, l’intelligenza artificiale (AI) e l’aerospazio. Secondo i report di Reuters, il governo sta valutando la possibilità di ridurre i finanziamenti per queste industrie cruciali di oltre 600 milioni di dollari nel 2025. Questo potenziale taglio di fondi è il risultato di recenti sviluppi politici, con i partiti di opposizione di Taiwan che hanno approvato una legislazione per dirottare parte delle risorse da progetti governativi centrali verso i comuni locali. La mossa si prevede che modifichi gli investimenti di Taiwan in settori tecnologici ad alta innovazione, influenzando in particolare le sue partnership globali nell’AI e nello sviluppo dei semiconduttori.

Taiwan e la Crisi Energetica: Una Sfida per l’Industria dei Semiconduttori

Taiwan si trova ad affrontare una crisi energetica sempre più grave, una situazione che minaccia il cuore dell’economia dell’isola: l’industria dei semiconduttori. Con l’aumento della domanda di energia e una crescente vulnerabilità alle interruzioni di fornitura, le autorità e le aziende locali si trovano a un bivio cruciale per il futuro economico della nazione. Questo articolo analizza i fattori che contribuiscono a questa crisi e le potenziali soluzioni.

Quali aziende di chip potrebbero resistere a un attacco su Taiwan

Gli investitori e i legislatori sono preoccupati da anni per l’impatto che un attacco a Taiwan da parte della Repubblica Popolare Cinese potrebbe avere sul settore dei semiconduttori.

Attualmente, Taiwan rappresenta circa il 92% della capacità di produzione mondiale di chip avanzati, come quelli utilizzati per l’intelligenza artificiale, secondo un rapporto della Commissione commerciale internazionale degli Stati Uniti pubblicato a novembre.

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