ikTok investirà un miliardo di euro per costruire il suo primo data center in Finlandia, a conferma di una strategia che cerca disperatamente di convincere l’Occidente che ByteDance la casa madre con sede in Cina non è un cavallo di Troia al servizio del Partito Comunista. Confermato da un portavoce dell’azienda, ma senza alcun dettaglio aggiuntivo (per non rovinare la suspense?), il progetto si inserisce nel più ampio piano da 12 miliardi di euro noto come Project Clover, una sorta di foglia di fico digitale pensata per coprire le pudenda della privacy europea.
La Finlandia non ha ancora commentato ufficialmente. Ma se guardiamo ai numeri, capiamo che Helsinki non sta aspettando il via libera morale: nel paese sono previsti oltre 20 nuovi data center per un valore totale di circa 13 miliardi di euro e una capacità stimata di 1,3 gigawatt. Non è solo una questione di freddo anche se le basse temperature aiutano a raffreddare i server senza dover costruire centrali nucleari per alimentare l’aria condizionata ma di energia green a basso costo e infrastrutture digitali che fanno gola ai giganti del tech, da Microsoft a Meta. Come ha sottolineato Brad Smith, presidente di Microsoft, “Finlandia significa energia carbon free e ottima connettività: la combo perfetta per servire tutto il continente”.