Perplexity, una startup di ricerca basata su intelligenza artificiale, ha recentemente assunto Jessica Chan, ex manager di LinkedIn e Meta, come prima responsabile delle partnership con gli editori. Questa mossa è parte di un programma più ampio che mira a stabilire relazioni più positive con i media, specialmente in un contesto di crescente tensione tra le aziende tecnologiche e gli editori tradizionali.
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Nuove prospettive su come la tecnologia ai sta plasmando il futuro del business e della finanza

Salesforce, leader nel cloud e nelle soluzioni per la gestione delle relazioni con i clienti, lancia Agentforce, una piattaforma innovativa che consente alle imprese di creare agenti autonomi basati su intelligenza artificiale. Secondo Stifel, questa mossa apre le porte a un’opportunità da miliardi di dollari, destinata a trasformare radicalmente il mercato dell’AI e a consolidare Salesforce come riferimento nell’automazione del servizio clienti, delle vendite e del marketing.

OpenAI, la società supportata da Microsoft, genera attualmente circa il 75% dei suoi ricavi grazie agli abbonamenti. Questo dato, condiviso dal CFO Sarah Friar durante un’intervista a Bloomberg, mette in luce una significativa espansione della base clienti, in particolar modo nel segmento consumer.
“Siamo impressionati dal ritmo di crescita, soprattutto sul lato consumer,” ha dichiarato Friar. “Anche le nostre attività enterprise, sebbene ancora giovani, stanno già producendo un ammontare notevole di entrate annualizzate. Siamo davvero entusiasti del potenziale che intravediamo lì.”

Negli ultimi anni, il panorama del venture capital (VC) ha subito un’evoluzione significativa, con una tendenza sorprendente che ha preso forma: mentre la raccolta di fondi da parte di nuovi gestori di fondi è scesa ai minimi storici in quasi un decennio, alcuni ex-fondatori di startup stanno riuscendo a ottenere capitali in maniera più efficace e tempestiva. Tra questi, i fondatori di startup nel settore dell’intelligenza artificiale (AI) stanno emergendo come nuovi attori protagonisti nel mondo del venture capital, avviando fondi propri e attirando investitori in un periodo in cui molti altri faticano. Questo fenomeno evidenzia una crescente fiducia verso chi ha esperienza diretta nel settore tecnologico e, nello specifico, nell’AI, confermando l’importanza dell’esperienza settoriale in un contesto di investimento che sta radicalmente cambiando.

Perplexity AI, una startup specializzata nella tecnologia di ricerca basata su intelligenza artificiale, è attualmente in discussioni per raccogliere circa 500 milioni di dollari a una valutazione di circa 8 miliardi di dollari. Questo rappresenta un significativo aumento rispetto alla sua valutazione precedente di 3 miliardi di dollari, ottenuta dopo un round di finanziamenti guidato da SoftBank all’inizio di quest’anno.

Waymo, la sussidiaria di Alphabet specializzata in veicoli autonomi, ha recentemente annunciato di aver chiuso un round di finanziamento da 5,6 miliardi di dollari, il più grande mai realizzato dall’azienda. Questo round è stato guidato dalla società madre Alphabet e ha visto la partecipazione di investitori noti, tra cui Andreessen Horowitz, Fidelity e Silver Lake.

L’AI Generativa (GenAI) continua la sua corsa e, secondo il 67% degli intervistati da Deloitte, le imprese stanno investendo significativamente in questa tecnologia. Nonostante alcune sfide iniziali legate all’implementazione – come la gestione dei dati, gli investimenti necessari e la misurazione dei risultati – le aziende stanno affrontando queste difficoltà con determinazione, puntando a massimizzare il valore della GenAI. Sono questi alcuni dei risultati della terza edizione del report “State of Generative AI in the Enterprise”, il sondaggio trimestrale del Deloitte AI Institute™ che viene condotto su oltre 2.770 intervistati in 14 Paesi.

La prossima grande tappa nel mondo tecnologico sarà la corsa di Apple verso una valutazione di mercato di $4 trilioni, seguita da Nvidia, secondo il noto analista di Wedbush Securities, Dan Ives. Questo traguardo epocale potrebbe materializzarsi nel 2025, spinto dalla capacità di entrambe le aziende di capitalizzare sull’intelligenza artificiale (IA), su ecosistemi integrati e sulla capacità di mantenere rilevante la loro base utenti. Secondo Wedbush, la visione strategica e tecnologica dei due colossi pone Apple e Nvidia in una posizione dominante, difficilmente eguagliabile.

IBM ha pubblicato i risultati finanziari del terzo trimestre 2024, evidenziando un quadro misto. IBM ha registrato ricavi di 15 miliardi di dollari, con un incremento dell’1% rispetto all’anno precedente (2% a valuta costante). Questo aumento è stato principalmente trainato da una crescita del 10% nel settore software.
Il margine di profitto lordo è migliorato, raggiungendo il 56,3% secondo i principi contabili GAAP, con un incremento di 190 punti base.
Il business dell’intelligenza artificiale generativa di IBM ha superato i 3 miliardi di dollari, segnando un aumento di 1 miliardo rispetto al trimestre precedente. Questo risultato riflette l’impegno dell’azienda nel settore AI e l’espansione delle sue capacità in questo ambito.
Le entrate del segmento software sono aumentate del 9,7%, contribuendo significativamente alla crescita complessiva. Tuttavia, il settore della consulenza ha mostrato segni di debolezza, con ricavi stabili rispetto al trimestre precedente, a causa di una pausa nella spesa discrezionale da parte dei clienti.
IBM prevede che la crescita nel settore software continuerà e si aspetta che il business della consulenza si riprenda man mano che le condizioni economiche migliorano. L’azienda mantiene le sue previsioni per un flusso di cassa libero annuale superiore ai 12 miliardi di dollari, confermando la sua posizione per investimenti futuri e ritorni agli azionisti.
IBM mostra segnali positivi nella sua divisione software e nell’AI generativa, deve affrontare sfide nel settore della consulenza che potrebbero influenzare le sue performance a breve termine.

Nokia e Lenovo hanno annunciato una partnership strategica per sviluppare soluzioni avanzate di data center destinate a soddisfare le crescenti esigenze di carico di lavoro nei settori industriali e tra i fornitori di servizi. Questa collaborazione si concentrerà su infrastrutture in grado di supportare le operazioni di Intelligenza Artificiale (AI) e Machine Learning (ML), utilizzando un’integrazione delle tecnologie offerte da entrambe le aziende.

Thomson Reuters ha acquisito la startup statunitense Materia, un’operazione strategica che si integra perfettamente con il suo percorso nell’intelligenza artificiale.
I dettagli finanziari dell’accordo non sono stati resi noti.

OpenAI ha annunciato una nuova collaborazione con il Lenfest Institute for Journalism, un’organizzazione no-profit dedicata a sostenere il giornalismo e l’innovazione nei media. Questa partnership mira a sviluppare soluzioni di intelligenza artificiale generativa (GenAI) specificamente progettate per le redazioni, con l’obiettivo di migliorare la produzione e la distribuzione delle notizie.

OpenAI ha recentemente annunciato la nomina di Aaron Chatterji come suo primo economista capo. Chatterji, già economista capo presso il Dipartimento del Commercio durante l’amministrazione Biden e membro senior del Consiglio dei Consulenti Economici sotto Obama, avrà il compito di guidare la ricerca sugli effetti dell’intelligenza artificiale (IA) sull’economia.

Apollo Global Management e SoftBank stanno discutendo la creazione di un fondo gigante per investire in centri dati, fabbriche di chip e altri progetti legati all’intelligenza artificiale. Secondo un rapporto dei media, le due aziende stanno esplorando opportunità per finanziare la prossima ondata di sviluppo digitale.

BlackRock (BLK) ha recentemente ampliato la sua offerta di fondi negoziati in borsa (ETF) con il lancio di due nuovi fondi attivamente gestiti, focalizzati sulla crescita tecnologica e sull’intelligenza artificiale (AI). Questo passo evidenzia la convinzione del gigante della gestione patrimoniale che l’impatto a lungo termine dell’AI sarà “profound”, nonostante ci troviamo ancora nelle fasi iniziali dello sviluppo di questa tecnologia.
Tony Kim, responsabile del gruppo Fundamental Equities Technology di BlackRock, ha dichiarato: “Siamo all’alba di una rivoluzione dell’intelligenza. Questi ETF attivi possono aiutare gli investitori a cogliere opportunità d’investimento trascurate e significative in tutto il panorama dell’AI e delle tecnologie avanzate”.

Dopo aver raccolto 6,6 miliardi di dollari dagli investitori, OpenAI sembra aver trovato il modo più elegante (e remunerativo) di smantellare la propria struttura non-profit. Il piano? Diventare una public-benefit corporation entro due anni, vendendo il proprio spirito caritatevole al miglior offerente.
Naturalmente, c’è una piccola complicazione: il non-profit che attualmente controlla tutto potrebbe non ricevere la compensazione adeguata. Ma davvero ci sorprende?
OpenAI, nella sua imperscrutabile complessità legale, è composta da una serie di entità incrociate. In cima, un non-profit il cui nobile obiettivo è “beneficiare il pubblico”. In basso, una LLC a scopo di lucro che detiene beni preziosi come i modelli di intelligenza artificiale. Gli investitori? Non possiedono azioni classiche, ma partecipazioni agli utili, limitate a un misero 100x sul loro investimento iniziale (insomma, pochi spiccioli). Oltre quel tetto, il surplus torna al non-profit. Ma non abbiate paura: con il passaggio alla nuova struttura, quel limite verrà “miracolosamente” rimosso. Chi pensava che beneficenza e profitti fossero inconciliabili?


Perplexity AI, startup di ricerca basata su intelligenza artificiale, ha avviato colloqui per raccogliere fondi con l’obiettivo di più che raddoppiare la propria valutazione a 8 miliardi di dollari o più, come riportato dal Wall Street Journal domenica.
La startup, sostenuta da Nvidia, ha informato gli investitori di voler raccogliere circa 500 milioni di dollari nel nuovo round di finanziamento, secondo il report che cita fonti a conoscenza della questione. Perplexity non ha voluto commentare.

Al ComoLake 2024, Roberto Cingolani, CEO di Leonardo, ha tenuto un discorso profondo e stimolante, affrontando le complesse sfide e opportunità che emergono dall’intersezione tra tecnologia, sicurezza dei dati e conflitti globali. Le sue riflessioni risuonano in modo particolare nel contesto dell’attuale panorama digitale, che evolve a un ritmo incessante e solleva nuove domande sulla sicurezza e la gestione delle informazioni. Cingolani ha presentato un quadro ricco di spunti, ponendo l’accento sulla necessità di strategie integrate per affrontare le minacce contemporanee.

Se l’AI generativa venisse adottata su larga scala, l’Italia potrebbe
incrementare il proprio Prodotto Interno Lordo (PIL) di 150-170 miliardi di euro all’anno in dieci anni, pari a una crescita dell’8%, determinata principalmente da un aumento della produttività. Diversamente, un ritardo di soli cinque anni nella sua adozione potrebbe ridurre la spinta di crescita a solo il 2%. Sono queste le principali evidenze emerse dallo studio condotto da Implement Consulting Group per conto di Google.

Deutsche Telekom punta ad accelerare la crescita attraverso l’uso sistematico dell’Intelligenza Artificiale ed un modello di business basato sui dati. È quanto emerge dalla strategia del gruppo al 2027 che prevede una crescita media annua di circa il 4% sia dei ricavi netti che di quelli da servizi.

Come riportato anche da WSJ , OpenAI e Microsoft si trovano attualmente al centro di una negoziazione cruciale che potrebbe ridefinire il panorama tecnologico. Con un investimento di quasi 14 miliardi di dollari in gioco, la questione principale è come tradurre questo investimento, in un contesto di valutazione di OpenAI pari a 157 miliardi di dollari, in equity all’interno di una società profit. Questo passaggio da un’organizzazione senza scopo di lucro a una società profit è una transizione senza precedenti e porta con sé sfide significative.

Un grande corteo di protesta si è svolto a Roma contro la politica industriale di Stellantis, segnando un evento significativo poiché è dal 1994 che i sindacati Fiom, Fim e Uilm non manifestavano insieme in un’azione unitaria nel settore automotive. I lavoratori, provenienti da diverse regioni d’Italia, hanno partecipato numerosi, accompagnati anche dai leader dei partiti di opposizione, che hanno espresso solidarietà alle rivendicazioni dei manifestanti.
Stellantis, il quarto produttore automobilistico al mondo, ha vissuto un avvio promettente nel 2021 dopo la fusione tra Fiat Chrysler e PSA Group, ma le sue fortune sono diminuite drasticamente nei mercati azionari. Attualmente, le azioni di Stellantis sono scambiate a un prezzo inferiore rispetto a quello di chiusura del giorno in cui sono state quotate.
Negli ultimi anni, il settore automobilistico ha affrontato sfide significative, con solo tre delle venti maggiori azioni del settore che hanno visto un aumento del prezzo: BYD Company, Ferrari e Honda Motors. Le prospettive a breve termine per Stellantis non sembrano promettenti.

Almawave, società attiva nel settore dei dati e dell’intelligenza artificiale, svilupperà un’intelligenza artificiale che parla swahili, lingua ufficiale della Tanzania insieme all’inglese, collaborando con l’Information & Communication Technologies Commission (Ictc) della Repubblica Unita di Tanzania, con cui ha firmato un memorandum d’intesa.
OpenAI ha finalmente rilasciato l’app ChatGPT per gli utenti Windows. È una versione iniziale e solo gli utenti a pagamento, inclusi ChatGPT Plus, Team, Enterprise e Education, possono accedervi. Puoi scaricare l’app ChatGPT per Windows dal Microsoft Store subito oppure OpenAI.
L’inserzione dice che l’app ChatGPT è compatibile sia con Windows 11 che con Windows 10 (versione 17763.0 o superiore). La parte migliore è che puoi attivare l’app ChatGPT su Windows premendo la scorciatoia “Alt + Spazio”.

Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. ha registrato un balzo dell’8% nel premarket di giovedì, dopo aver annunciato risultati del terzo trimestre superiori alle aspettative, grazie alla crescente domanda di chip per l’intelligenza artificiale (AI). I risultati della principale fonderia globale hanno rassicurato gli investitori, scossi nei giorni scorsi dai dati di ASML, che avevano provocato turbolenze nel settore dei semiconduttori.
Durante la recente conference call sugli utili, il CEO di Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. C.C. Wei, ha chiarito che l’azienda non ha alcun interesse nell’acquisire le fonderie di Intel. Questa dichiarazione ha fatto seguito a speculazioni di mercato riguardo a una possibile acquisizione, ma Wei ha smentito ogni ipotesi, sottolineando che TSMC è concentrata sulla propria crescita organica e sulle sue avanzate tecnologie produttive.
L’azienda taiwanese, che collabora con giganti come Apple, Nvidia e AMD, ha scelto di mantenere la sua strategia focalizzata sul rafforzamento delle proprie capacità produttive, soprattutto nel campo dei chip per intelligenza artificiale e delle tecnologie a 3nm e 5nm.

Cameco Corporation ha raggiunto un massimo intraday storico di $57,45 giovedì 17 ottobre 2024, segnando un aumento del 1,5% durante la sessione di trading. Questo balzo è principalmente attribuito all’annuncio del governo italiano di essere in trattative con diverse aziende, tra cui Westinghouse ed EDF, per la creazione di un’entità statale che svilupperà reattori nucleari avanzati. (come riporato da Reuters)
Iniziativa Nucleare Italiana

Un caffe al Bar dei DAINI

L’investitore miliardario Stanley Druckenmiller ha recentemente espresso le sue opinioni sulla percezione del mercato azionario riguardo alle prossime elezioni presidenziali, indicando una forte convinzione che Donald Trump sia probabile vincitore. In un’intervista con Bloomberg, Druckenmiller ha osservato che gli indicatori di mercato suggeriscono una prospettiva favorevole per Trump, particolarmente visibile in settori come le banche e le criptovalute, oltre che nelle iniziative mediatiche di Trump.

Nel panorama tecnologico attuale, Apple, Nvidia e Microsoft si delineano come i principali protagonisti nella corsa agli investimenti nell’intelligenza artificiale (AI). Secondo le previsioni di Wedbush, uno di questi giganti potrebbe raggiungere la strabiliante capitalizzazione di mercato di $4 trilioni nei prossimi sei-nove mesi.

Un piano di investimenti da 800 milioni al 2026 concentrato su infrastrutture digitali e condivise che abilitano lo sviluppo del 5G con la realizzazione di nuove torri e di infrastrutture per location indoor DAS (Distributed Antenna Systems). Sono questi i piani di Inwit declinati dal suo direttore generale Diego Galli in occasione del panel “Le Telecomunicazioni tra Reti e Servizi” di ComoLake 2024, l’evento di confronto sulle politiche digitali, giunto quest’anno alla sua seconda edizione.

In un panorama lavorativo sempre più dominato dalla trasformazione digitale, Cosmico si distingue come una piattaforma innovativa di Talent-as-a-Service. Il suo obiettivo è connettere i migliori talenti del digitale con aziende all’avanguardia, attraverso l’integrazione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale. Con una community di oltre 20 mila professionisti e più di 150 clienti prestigiosi, Cosmico si posiziona come leader nel settore del talent matching.
In questa intervista, esploriamo il ruolo cruciale dell’AI nel migliorare i processi di selezione e formazione dei talenti, le sfide affrontate e le prospettive future per la piattaforma. Ne abbiamo parlato con Rinaldo Festa, Head of Product di Cosmico

Può presentarci Cosmico e spiegare brevemente la sua missione?
Cosmico è una piattaforma Talent-as-a-Service che connette i talenti del digitale con aziende innovative in cerca di competenze specializzate, soprattutto nella fase in cui le aziende hanno la necessità di fare team augmentation. La missione di Cosmico è quella di creare un ecosistema dove professionisti che operano in diversi settori quali coding, design, marketing, cybersecurity, data AI, possano crescere, collaborare e contribuire all’innovazione tecnologica, attraverso anche esperienze che possano valorizzare e accrescere il talento individuale come momenti di incontro e formazione per la community, formata oggi da circa 20 mila talenti, sia in Italia che all’estero. Oggi conta oltre 150 clienti, tra cui organizzazioni del calibro di Tangity, Sketchin, Fjord, Capgemini, Huawei, Dude, AKQA, Alkemy, Scalapay, Publicis Sapient, Ogilvy, Hibo, Facile.it.

L’Intelligenza Artificiale fa da volano al mercato del Cloud che in Italia raggiunge un valore di 6,8 miliardi di euro, in crescita del 24% rispetto al 2023, l’incremento più alto registrato negli ultimi 6 anni. A farla da padrona nel 2024 è il Public & Hybrid Cloud, che registra la crescita più significativa, con una spesa di 4,8 miliardi di euro (+30% sul 2023), mentre la spesa per i servizi infrastrutturali (Infrastructure As A Service – IaaS) supera quella per i servizi Software (SaaS), storicamente i più rilevanti nella spesa delle imprese. Sono queste le principali evidenze emerse dalla ricerca realizzata dall’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, presentata durante il convegno “Cloud nell’era della rivoluzione intelligente: cavalcare l’onda senza esserne travolti”.

Apple potrebbe lanciare un visore Vision a un prezzo inferiore già nel prossimo anno, puntando a sviluppare dispositivi di realtà mista con un maggiore appeal di massa, secondo quanto riportato da Bloomberg.Il visore attuale, il Vision Pro, ha avuto un’accoglienza deludente, con vendite che non hanno superato le 100.000 unità in un trimestre dalla sua introduzione negli Stati Uniti a febbraio. Si prevede che quest’anno non raggiunga nemmeno le 500.000 unità vendute.
La notizia arriva a tre settimane dalle elezioni presidenziali, con Trump come candidato repubblicano. Il token in arrivo, denominato WLFI, funge da token di governance per il protocollo World Liberty Financial, consentendo agli utenti di votare sulle iniziative relative al suo sviluppo.
Secondo una bozza del white paper ottenuta da CoinDesk, il 70% dei token di governance WLFI di World Liberty Financial sarà detenuto dai fondatori, dal team e dai fornitori di servizi. Il restante 30% sarà venduto tramite una vendita pubblica, con alcuni proventi destinati agli insider del progetto e altri riservati in un tesoro per supportare le operazioni finanziarie di World Liberty.

La saga antitrust di Google continua a suscitare dibattiti accesi tra esperti e investitori. Con l’azione legale del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ), ci si chiede se una possibile scissione della compagnia possa effettivamente rivelarsi vantaggiosa. Questo articolo esplora le implicazioni di un’eventuale separazione e i potenziali benefici per Google e i suoi azionisti.
I rimedi necessari per “prevenire e contenere il mantenimento del monopolio possono includere requisiti e divieti contrattuali; requisiti di non discriminazione dei prodotti; requisiti di dati e interoperabilità; e requisiti strutturali,”
DOJ
Di seguito:

Negli ultimi mesi si è parlato molto di un rallentamento dell’economia statunitense, ma i dati economici non forniscono prove convincenti a riguardo.
L’ultimo esempio è stato il rapporto sull’occupazione di settembre, pubblicato lo scorso venerdì, che ha sorpreso positivamente le aspettative. Secondo il sondaggio sulle aziende, l’economia ha creato 254.000 nuovi posti di lavoro a settembre, superando la media mensile degli ultimi 12 mesi, pari a 203.000. Anche i dati di luglio e agosto sono stati rivisti al rialzo, rispettivamente di 55.000 e 17.000 posti.

Non più un fattore tecnico, ma un vero e proprio pilastro strategico del business, che proietta l’azienda nel futuro: questo è il ruolo del dato nella data-driven company, il traguardo a cui la maggior parte delle organizzazioni sta cercando di giungere con tutte le proprie forze. perch
Si stima, infatti, che la trasformazione data-driven rientri nei piani dell’85% delle imprese italiane, ma l’iter, per molti, sembra ancora lungo. Secondo la ricerca “The Data Quality Study” elaborata da SDTimes, solo il 16% delle aziende si definisce davvero guidata dai dati, mentre per la maggior parte, ovvero il 34%, si proclama semplicemente “data aware”, indicando di trovarsi nella fase iniziale di riconoscimento dell’importanza dei dati, senza averli ancora integrati completamente nei propri processi.
Ma perché è così difficile? Per rispondere a questa domanda, è necessario prendere in considerazione tre diversi elementi, tra loro collegati.

Se ci fosse stato Enzo Jannacci a raccontare la storia, probabilmente avrebbe iniziato con un bel “Eh, la Tesla!”. Sì, perché con un misto di ironia e profonda riflessione ci avrebbe accompagnato dentro questo evento che ha un che di futuristico, quasi da fantascienza. Non è che una macchina, ci avrebbe detto, eppure oggi ci si aspetta di veder volare non solo le farfalle, ma anche le porte!

Zeta Global ha annunciato l’acquisizione di LiveIntent per un valore totale di 250 milioni di dollari in un accordo che prevede un mix di contante e azioni.
L’accordo include 77,5 milioni di dollari in contante e 172,5 milioni in azioni comuni al momento della chiusura, prevista per il quarto trimestre del 2024, soggetta a condizioni di chiusura standard.

Il crescente consumo energetico dei modelli di intelligenza artificiale (AI) è diventato una preoccupazione globale. Un recente studio condotto dai ricercatori di BitEnergy AI, Inc. ha introdotto una nuova tecnica denominata Linear-Complexity Multiplication (L-Mul), che potrebbe ridurre il consumo energetico fino al 95% senza compromettere la qualità delle prestazioni dei modelli AI. L-Mul sostituisce le costose moltiplicazioni in virgola mobile con più semplici operazioni di somma di interi, mantenendo una precisione elevata e riducendo drasticamente i costi computazionali. Questo articolo esplora il funzionamento della tecnica, i suoi risultati e le potenziali implicazioni per il futuro dei modelli AI.

Google ha stipulato un accordo di cloud computing non esclusivo con Sequoia Capital, consentendo alle startup di intelligenza artificiale supportate da Sequoia di ricevere fino a 500.000 dollari in servizi gratuiti di cloud e formazione. Questo accordo è stato riportato mercoledì da Axios e segna un passo significativo nella strategia di Google per attrarre startup nel settore dell’IA, già avvantaggiate da crediti cloud fino a 350.000 dollari offerti ad altre aziende emergenti, comprese quelle collegate a Y Combinator.