Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

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Amazon punta al cuore del futuro con l’IA generativa: non è più logistica, è controllo del tempo

Non si tratta più di pacchi che arrivano a destinazione. È il tempo che viene domato. È il desiderio del cliente che viene previsto prima ancora che sia espresso. È Amazon che, con tre mosse di scacchi algoritmici, si prepara a mettere le mani sul vero potere dell’e-commerce globale: la predizione esatta. Non dei bisogni, ma delle condizioni affinché i bisogni si manifestino. Come un oracolo vestito da fattorino.

La chiamano “real-world value”, ma la posta in gioco è molto più sofisticata: chi controlla la mappa, controlla il territorio. E adesso, la mappa la disegna Amazon, pixel dopo pixel, con Wellspring, la sua nuova tecnologia di generative AI per la logistica, capace di trasformare un condominio labirintico o un quartiere appena nato in un sistema comprensibile, leggibile, prevedibile. Un algoritmo che osserva satellite, impronte degli edifici, foto di strada e persino le istruzioni del cliente, combinandoli in una rete neurale che “vede” meglio del corriere, “pensa” prima del cliente e “decide” come un architetto del delivery.

Amazon vuole sostituire i corrieri con androidi in furgoni elettrici. Ma davvero pensiamo che si fermeranno ai pacchi?

Mentre ci beviamo l’ultima birra artigianale a Brooklyn o ci lamentiamo della ZTL a Milano, Amazon ha iniziato a costruire silenziosamente un “parco umanoide” in un ufficio di San Francisco. No, non è un’attrazione turistica per nostalgici di Westworld, ma una palestra hi-tech dove androidi addestrati da intelligenze artificiali stanno imparando a saltar fuori dai furgoni Rivian per consegnare i nostri pacchi. Letteralmente.

Il progetto è tutto fuorché una boutade fantascientifica. Secondo The Information, il colosso di Seattle sta mettendo a punto software agentici avanzati sistemi capaci non solo di rispondere a comandi, ma di agire in modo autonomo e adattivo. Niente più macchine rigide a compiere task singoli come in una catena di montaggio fordista: Amazon vuole trasformare i suoi robot in creature quasi conversazionali, capaci di interpretare ordini in linguaggio naturale. Sì, tipo: “porta questo pacco al tizio col bulldog al terzo piano, ma attento a non calpestare il basilico della signora Rosina”.

Amazon investe 10 miliardi in North Carolina per dominare l’infrastruttura AI: il nuovo feudo dell’intelligenza artificiale è privato

Benvenuti nel nuovo Rinascimento digitale, dove i regni non sono più di pietra ma di silicio, e i feudatari si chiamano Amazon, Google, Microsoft. Con una mossa da 10 miliardi di dollari, Amazon ha piazzato la sua bandiera nel cuore della North Carolina, trasformando Richmond County in un futuro snodo neurale dell’intelligenza artificiale globale. Non si tratta di una semplice espansione di data center: è la costruzione fisica dell’infrastruttura su cui poggerà il prossimo secolo di innovazione tecnologica.

Il codice non dorme mai: come l’IA sta macellando gli sviluppatori Amazon

Quando anche i programmatori cominciano a sentire il fiato sul collo degli algoritmi, capisci che siamo entrati nella fase due della trasformazione digitale: la disumanizzazione della creatività tecnica. Amazon, sempre un passo avanti nel testare i limiti del possibile (e dell’umano), ha appena applicato ai suoi sviluppatori la stessa logica spietata con cui gestisce i magazzinieri: più output, meno persone, più automazione, meno empatia.

Gli ingegneri intervistati dal New York Times hanno descritto un contesto dove la produttività è diventata l’unico KPI che conta, spinta da una sferzata di intelligenza artificiale inserita come steroide nel flusso di lavoro. “Il mio team è la metà rispetto all’anno scorso, ma dobbiamo scrivere la stessa quantità di codice”, racconta uno di loro. Non è una battuta da bar, è la nuova normalità sotto il regime di produttività algoritimica.

Ascolta e compra: l’inizio del reality show degli oggetti parlanti su Amazon

Benvenuti nel nuovo reality dell’e-commerce, dove gli oggetti non solo ti parlano, ma lo fanno con voce sintetica e coscienza da salotto tech. Amazon ha appena tirato fuori dal cilindro una nuova “magia” algoritmica: audio generati da intelligenza artificiale, due host digitali che discutono di un prodotto come se stessero registrando una puntata di un podcast indie su Spotify. Ma invece di intervistare startup founder o musicisti depressi, parlano di frullatori, cuffie a conduzione ossea e oli per il corpo. Perché no.

Siamo nel 2025, e l’esperienza utente non basta più: ora serve anche il teatro. Basta leggere recensioni, ora si può ascoltare un duetto AI che ti racconta le “highlights” del prodotto. Più che shopping, è una seduta spiritica. Due voci digitali evocano il valore percepito di un oggetto mentre scorri lo smartphone. E tutto questo ha un nome nobile: audio generato da AI con estrazione semantica da recensioni utenti e fonti web. In pratica, un digest sonoro del delirio collettivo da 5 stelle.

La nuova era della pubblicità su Amazon: un esperimento inquietante nell’intelligenza artificiale

Immagina di essere incollato alla TV, completamente immerso in una serie che ti sta tenendo col fiato sospeso. L’inseguimento in auto è al culmine, e proprio mentre l’auto dei protagonisti sterza per evitare un precipizio, l’inquadratura si ferma per fare spazio a una pubblicità. Ma non una pubblicità qualsiasi: no, questa è un’opera d’arte dell’intelligenza artificiale. La macchina riconosce il contesto e, come per magia, ti propone un’auto sportiva che scivola sulle curve con la stessa grazia del tuo protagonista preferito. Amazon, ovviamente, è all’avanguardia in questa follia.

Il tramonto del libro: come Amazon e l’AI stanno seppellendo il pensiero umano sotto un mucchio di byte

C’erano una volta i libri. Non nel senso nostalgico da bibliofilo con il monocolo, ma nel senso sostanziale: oggetti carichi di tempo, fatica, dubbio, riscrittura. Monumenti miniaturizzati del pensiero umano, faticosamente scolpiti uno per uno da menti reali, con mani tremanti e notti insonni. Oggi? Oggi il libro è un file .mobi assemblato da un modello generativo in mezz’ora, taggato con parole chiave furbe, impacchettato in una copertina accattivante e sparato su Amazon come un detersivo in offerta.

Amazon svela Nova Premier: la nuova arma segreta per addestrare altri modelli AI

Mentre i riflettori del mondo tech restano incollati alle battaglie tra OpenAI, Google e Meta, Amazon gioca la sua partita in silenzio, con un’agenda molto più ambiziosa di quanto sembri. La nuova mossa? Si chiama Nova Premier, e non è un giocattolo da demo. È un’AI con la missione chirurgica di affrontare compiti complessi e, cosa più interessante, addestrare altre intelligenze artificiali. In gergo, distillazione. In pratica, una professoressa di AI. Con le palle.

Il progetto Nova non è nuovo. Amazon lo aveva già presentato con un teaser vagamente arrogante qualche tempo fa, promettendo una linea di modelli capaci di generare video, audio e di fare da shopping agent. Ma Premier è il pezzo grosso, il capostipite. Non punta al cuore dei modelli di ragionamento, non è un GPT-4 wannabe. La sua forza sta nel workflow: esegue task multi-step, mantiene lo stato tra le fasi, coordina azioni. Non pensa, agisce. E lo fa con un’efficienza che punta dritto al sistema nervoso delle operazioni digitali complesse.

Un caffè al Bar dei Daini: Apple e Amazon tra nuvole tossiche, dazi di Trump e tribunali: benvenuti nell’era post-illusione tech


C’era una volta il rally tecnologico. Mercoledì, Meta e Microsoft avevano fatto brillare gli occhi a Wall Street come un bambino davanti alla vetrina di una pasticceria. Giovedì, invece, Apple e Amazon hanno spento la festa come uno zio ubriaco a un matrimonio: le trimestrali sono arrivate puntuali, ma l’effetto è stato un atterraggio morbido, quasi anestetico. La crescita? Un timido +5% per Apple e un più frizzante +9% per Amazon. Numeri dignitosi, ma assolutamente “normali”. Parola maledetta per chi vive e muore di storytelling iper-crescita.

Però qui la contabilità è solo la superficie. La vera frustrazione degli investitori si nasconde dietro una sigla antica e velenosa: dazi. Trump, che non ha ancora smesso di flirtare con le leve protezionistiche come fossero il telecomando del caos globale, ha rimesso sul tavolo le tariffe sull’import dalla Cina. E l’intero comparto tech americano è improvvisamente diventato un castello di vetro.

Amazon scarica Trump sulle tariffe: il costo politico di dire la verità ai consumatori

L’America è il paese dove la verità è facoltativa, soprattutto se minaccia gli interessi economici o l’ego politico di un ex presidente in campagna permanente. Martedì scorso, una notizia firmata Punchbowl News ha fatto tremare l’asse Amazon-Trump: il colosso dell’e-commerce avrebbe voluto mostrare ai consumatori quanto del prezzo finale di un prodotto deriva dalle tariffe imposte dagli Stati Uniti sulla Cina. Un’iniziativa di trasparenza che, in teoria, dovrebbe essere applaudita. In pratica? È stata subito bollata come “atto ostile e politico” dalla portavoce dell’ex presidente Donald Trump. La reazione isterica non sorprende: dire ai cittadini quanto realmente pagano in più per effetto di decisioni politiche non è mai stato uno sport popolare in tempo di elezioni.

L’idea attribuita ad Amazon — poi smentita con affanno dal portavoce Tim Doyle era di indicare sui prodotti venduti attraverso Amazon Haul (la sezione discount lanciata nel 2023 per rincorrere Temu e Shein) l’incidenza delle tariffe, in particolare il nuovo balzello del 145% su molti beni d’importazione dalla Cina.

Nasdaq e AWS ridisegnano il futuro dei mercati: sovranità dei dati, resilienza globale e il sogno infranto del cloud universale

Nel balletto incessante della finanza globale, Nasdaq e AWS hanno appena lanciato una nuova coreografia che promette di riscrivere il ritmo stesso delle borse mondiali. Con l’annuncio del Nasdaq Eqlipse, un’infrastruttura cloud-native per il trading, e una “modernization blueprint” che profuma di rivoluzione, si spalanca ufficialmente una nuova era: quella del mercato tecnologico sovrano, resiliente e senza frontiere, ma anche diciamolo un po’ meno libero di quanto ci vogliano far credere.

Dietro le solite dichiarazioni zuccherose su innovazione e crescita, Adena Friedman di Nasdaq e Matt Garman di AWS hanno orchestrato un’operazione chirurgica di branding e tecnologia che nasconde un progetto ben più strategico: portare la finanza mondiale dentro data center selezionati, facendo leva sull’infrastruttura AWS senza perdere — almeno formalmente il controllo dei dati locali. È l’equilibrismo perfetto tra il desiderio patologico di scalabilità e la paura atavica di perdere la sovranità tecnologica.

Amazon premia il suo CEO: Andy Jassy incassa 40 milioni, mentre i dipendenti fanno i pacchi

Andy Jassy, il successore designato di Jeff Bezos e oggi CEO di Amazon, ha incassato solo 40,1 milioni di dollari nel 2024. La cifra, rivelata nel proxy statement di Amazon pubblicato giovedì, rappresenta un aumento del 37% rispetto ai 29,2 milioni del 2023. Un bel balzo, considerando che non ha ricevuto nuove azioni da quando ha preso il timone nel 2021. Ma si sa, a Wall Street anche l’immobilismo può essere una strategia, se il mercato fa il lavoro al posto tuo.

Il grosso del compenso deriva da stock option che si sono “vestite” Vested termine che nel gergo finanziario fa sembrare la cosa più sexy di quanto non sia grazie alla fiammata del titolo Amazon in Borsa. La società ha sottolineato come Jassy abbia in realtà avuto il 6% in meno di azioni rispetto all’anno precedente. Ma quando il prezzo delle azioni vola, anche il paracadute d’oro si gonfia da solo.

Amazon spara in orbita la sfida: Project Kuiper punta 27 satelliti contro Starlink

Nel teatro sempre più affollato dell’internet satellitare, Amazon accende i motori e si prepara a lanciare il suo guanto di sfida contro SpaceX. Mercoledì sera, dal pad di Cape Canaveral, 27 satelliti della costellazione Kuiper prenderanno il volo a bordo di un razzo Atlas V della United Launch Alliance, la joint venture tra Boeing e Lockheed Martin. Non si tratta più di test o prove tecniche di trasmissione: questa è la prima vera infornata operativa, quella che segna il passaggio dal laboratorio all’arena commerciale.

Il battesimo del fuoco segue il volo di due prototipi messi in orbita lo scorso anno, piccoli precursori lanciati per testare le fondamenta della rete Kuiper. Adesso si fa sul serio. I satelliti sono destinati a diventare le prime pedine concrete nella gigantesca scacchiera cosmica dove Amazon ambisce a posizionare oltre 3.200 unità. Obiettivo? Copertura internet globale, low-latency e a banda larga, in una guerra fredda dello spazio che si combatte a colpi di gigabit, orbite basse e frequenze radio.

BUY for ME l’intelligenza artificiale mangerà le app: Amazon si prepara, gli altri si illudono

Nel teatrino delle disruption tecnologiche, ogni tanto si alza il sipario su un numero che ruba la scena. E oggi, quel numero si chiama “agente AI”. No, non è un film di spionaggio, ma la vera trama thriller che rischia di far sparire silenziosamente un’intera generazione di app mobili. Mentre tutti guardano ai dazi di Trump come al grande antagonista dell’hi-tech, la vera minaccia sta nei bot che comprano sushi al posto tuo, prenotano voli low-cost e ti leggono l’estratto conto con tono rassicurante.

In questo quadro da fine impero, Amazon lo zar del commercio online — non solo ha capito il pericolo, ma ha anche deciso di diventarlo. Mentre i concorrenti dormono sonni tranquilli e si aggrappano alle metriche vanity delle loro app, Bezos & Co. (o chi per lui ora) introducono in sordina Acquista per me, il primo tentativo di trasformare Alexa in una personal shopper operativa su scala planetaria. L’utente non cerca più, l’utente chiede. E questo, per chi campa di interfacce carine e user journey finti-zen, è un colpo al cuore.

Amazon Nova Sonic e Nova Reel 1.1: un modello di intelligenza artificiale di nuova generazione per la creazione di applicazioni e agenti vocali e clip di 2 minuti

Mentre il mondo tech è distratto dai duelli OpenAI-Google, Amazon alza il dito quello con l’anello di Jeff Bezos, probabilmente e dice: “ci siamo anche noi”. Questa settimana ha messo in vetrina un paio di nuove chicche AI: un modello vocale conversazionale chiamato Nova Sonic e una versione aggiornata del suo generatore video, Nova Reel 1.1. Due nomi che sembrano usciti da un catalogo di oggetti per viaggi interstellari, ma che hanno dietro un chiaro messaggio: Amazon non vuole più giocare in difesa.

Amazon vuole TikTok: Mossa disperata o strategia geniale?

Amazon ha deciso di lanciare un’offerta last-minute per acquisire TikTok, proprio quando il tempo sta per scadere. Il 5 aprile è il termine ultimo imposto dall’amministrazione USA affinché il social network di ByteDance trovi un acquirente non cinese o affronti il ban definitivo nel paese.

Secondo Reuters, la proposta di Amazon è stata inviata direttamente al vicepresidente J.D. Vance e al Segretario del Commercio Howard Lutnick, ma molti degli attori coinvolti nei negoziati non la stanno prendendo seriamente. Sembra quasi un colpo di scena alla Jeff Bezos, uno di quei movimenti inattesi che potrebbero ribaltare la partita all’ultimo secondo.

Alexa Plus debutta in sordina: l’IA di Amazon parte a rilento e con molte funzioni mancanti

Amazon ha ufficialmente lanciato Alexa Plus, la nuova versione potenziata dall’intelligenza artificiale del suo assistente vocale, ma solo per un numero ristretto di utenti. Secondo quanto confermato dalla portavoce Kristy Schmidt a The Verge, il rollout è stato limitato e, soprattutto, privo di molte delle funzionalità che Amazon aveva promesso durante il suo recente evento dedicato ai dispositivi smart.

Gli utenti che hanno accesso anticipato a Alexa Plus possono utilizzare alcune funzioni come ordinare un Uber, identificare oggetti, scrivere email e cercare prodotti online. Tuttavia, molte delle feature più attese come il brainstorming di idee regalo, l’ordine vocale della spesa e l’integrazione con il browser sono state escluse dal lancio iniziale. Amazon giustifica queste assenze dicendo che alcune funzioni “non soddisfano ancora gli standard per il rilascio pubblico”, secondo quanto riportato dal Washington Post.

Amazon sfida OpenAI con Nova Act: l’AI che fa shopping al posto tuo

Amazon ha appena lanciato Nova Act, un nuovo modello di intelligenza artificiale progettato per eseguire compiti direttamente nel browser, tra cui navigare sul web, fare acquisti e persino rispondere a domande su ciò che appare sullo schermo. Per ora, è accessibile solo agli sviluppatori in una “anteprima di ricerca”, ma il colosso dell’e-commerce sta anche ampliando l’accesso agli altri modelli della famiglia Nova attraverso un portale web dedicato, semplificandone l’uso.

Il concetto di Nova Act richiama quello di Operator Agent di OpenAI, ma con un focus più pratico: può cercare prodotti, acquistarli e persino eseguire istruzioni dettagliate come “non accettare l’assicurazione aggiuntiva” durante un pagamento. Amazon afferma che il modello è già integrato in Alexa Plus, la nuova versione avanzata del suo assistente vocale, per gestire attività online con maggiore autonomia.

Amazon e Suno: il canto stonato dell’AI che rischia di far crollare tutto

Amazon voleva solo mostrare l’integrazione di Alexa Plus con Suno, una piattaforma di generazione musicale basata sull’intelligenza artificiale. Un piccolo dettaglio tra i tanti annunci della presentazione. Ma invece ha inavvertitamente scatenato un enorme problema di copyright che potrebbe costarle caro.

Suno è un generatore di canzoni basato su IA: si inserisce un prompt testuale, come “un brano jazz, reggae, EDM pop sulla mia immaginazione”, e il sistema sforna una canzone. Niente di troppo nuovo nel mondo dell’AI generativa, ma Suno ha un problema non da poco: è sotto accusa per aver utilizzato materiale protetto da copyright per addestrare i suoi modelli.

Le grandi etichette discografiche e la RIAA (Recording Industry Association of America) lo hanno citato in giudizio, anche se non possono dimostrare con certezza che Suno abbia direttamente copiato brani esistenti.

Amazon sfida Nvidia offrendo accesso scontato ai server Trainium AI

Nel vasto panorama dell’intelligenza artificiale, Amazon Web Services ha deciso di lanciare il guanto di sfida a Nvidia, dominatore incontrastato del mercato dei chip AI. Secondo recenti notizie, AWS sta offrendo accesso scontato ai suoi server alimentati dai chip Trainium, con l’obiettivo di attrarre una clientela più ampia e ridurre la dipendenza dalle soluzioni Nvidia.

Un caffè al Bar dei Daini: Nvidia e Amazon segnali contrastanti nei mercati tecnologici

Nvidia e Amazon, due colossi tecnologici, stanno attraversando fasi finanziarie degne di nota all’inizio del 2025. Nvidia ha subito un calo significativo del valore delle sue azioni, mentre Amazon è entrata in una fase di ipervenduto per la prima volta in sette mesi.

Nvidia ha registrato un calo dell’8,7% in un solo giorno e una diminuzione complessiva del 15% dall’inizio dell’anno. Questo declino è sorprendente, considerando che l’azienda ha recentemente lanciato il suo prodotto di punta, Blackwell, con vendite per 11 miliardi di dollari nel trimestre precedente. Nonostante ciò, l’analista di Bernstein, Stacy Rasgon, vede in questa situazione un’opportunità per gli investitori. Le azioni di Nvidia sono attualmente scambiate a un premio leggermente superiore rispetto all’S&P 500, il più basso dal 2016, e al di sotto della parità rispetto al PHLX Semiconductor Index, vicino ai minimi decennali. Inoltre, il titolo viene scambiato a 25 volte gli utili futuri, il multiplo più basso in un anno. Storicamente, acquistare Nvidia a questa valutazione si è rivelato redditizio per gli investitori.

Amazon sfida OpenAI con Nova: il nuovo modello AI con ragionamento avanzato

Amazon sta sviluppando un proprio modello di intelligenza artificiale con capacità avanzate di ragionamento, un passo che potrebbe ridefinire la competizione nel settore. Secondo Business Insider, il nuovo sistema, che verrà lanciato sotto il marchio Nova a giugno, punta a integrare un approccio di hybrid reasoning per offrire risposte più rapide e un pensiero esteso più complesso all’interno di un’unica piattaforma.

AWS rivoluziona il calcolo quantistico con Ocelot: il chip che riduce i costi dell’error correction fino al 90%

Amazon Web Services (AWS), la divisione cloud di Amazon, ha annunciato un nuovo e rivoluzionario chip per il calcolo quantistico chiamato Ocelot. Questo sviluppo segna un passo significativo nella corsa alla creazione di computer quantistici pratici e affidabili, in grado di risolvere problemi complessi che i computer tradizionali non possono affrontare.

Ocelot, sviluppato dal team AWS Center for Quantum Computing presso il California Institute of Technology, promette una riduzione fino al 90% dei costi associati alla correzione degli errori quantistici rispetto alle tecniche attuali. Questo risultato è reso possibile dall’adozione di una nuova architettura basata sui cosiddetti “cat qubits”, ispirati al celebre esperimento del gatto di Schrödinger.

L’annuncio di AWS arriva in un contesto in cui altri giganti tecnologici come Google (Alphabet, GOOG) e Microsoft (MSFT) stanno investendo fortemente nel calcolo quantistico. A febbraio, Microsoft ha presentato Majorana 1, un chip basato su un superconduttore topologico, mentre Google ha rivelato il proprio chip quantistico Willow. La competizione per dominare il settore è ormai accesa, e AWS ha deciso di puntare su un approccio completamente nuovo.

Amazon lancia Alexa plus: l’assistente vocale potenziato dall’intelligenza artificiale

Amazon ha finalmente svelato Alexa+ (Plus), la nuova versione del suo assistente vocale, potenziata dall’intelligenza artificiale generativa. Questa evoluzione rappresenta un salto significativo rispetto alla versione tradizionale di Alexa, grazie all’integrazione di modelli linguistici avanzati (LLMs) e un ecosistema di servizi più esteso, che include news, ordini online e interazioni con app di terze parti.

Alexa+ non sarà solo un assistente più intelligente, ma anche più proattivo. Sarà in grado di organizzare eventi nel calendario, acquistare biglietti per concerti e rispondere in modo più articolato e contestuale alle domande degli utenti. Inoltre, Amazon ha introdotto una nuova piattaforma web, alexa.com, e un’app mobile aggiornata per gestire e interagire con Alexa Plus in modo ancora più intuitivo.

STMicroelectronics lancia il un nuovo chip fotonico

STMicroelectronics ha annunciato oggi il lancio di un nuovo chip fotonico sviluppato in collaborazione con Amazon Web Services, destinato al mercato dei data center per l’intelligenza artificiale (AI). Questo chip innovativo utilizza la luce anziché l’elettricità per migliorare la velocità e ridurre il consumo energetico nei ricetrasmettitori, componenti essenziali nei data center avanzati focalizzati sull’AI.

La partnership con AWS prevede l’implementazione di questa tecnologia nell’infrastruttura di Amazon, con la produzione prevista entro la fine dell’anno. Inoltre, STMicroelectronics sta collaborando con un importante fornitore di soluzioni ottiche per sviluppare le future generazioni di ricetrasmettitori, anche se il nome di questo partner non è stato divulgato.

Siri e Alexa in Affanno: La Corsa di Apple e Amazon per Dominare l’Intelligenza Artificiale

Apple e Amazon stanno affrontando sfide significative nei loro tentativi di rilanciare Siri e Alexa attraverso potenti aggiornamenti basati su intelligenza artificiale. Nonostante gli annunci ambiziosi e le aspettative elevate, entrambe le aziende stanno lottando con problemi tecnici e ritardi nello sviluppo, sollevando interrogativi sulla loro capacità di competere con avversari come ChatGPT di OpenAI.

Apple ha svelato per la prima volta il suo piano di rinnovamento di Siri durante la conferenza per gli sviluppatori nel giugno dello scorso anno. L’azienda ha promesso un assistente vocale più conversazionale, basato su modelli di linguaggio avanzati in grado di gestire dialoghi più naturali e rispondere a richieste complesse in modo più rapido. Tuttavia, secondo un rapporto di Bloomberg, il progetto sta incontrando problemi ingegneristici e bug software che potrebbero ritardare o limitare il rilascio dell’aggiornamento tanto atteso. Alcune funzionalità previste per aprile potrebbero essere rinviate a maggio o anche oltre, mettendo sotto pressione i team di ingegneri che lavorano per rispettare le scadenze.

Investimenti Colossali nell’AI: Google e Amazon accelerano nonostante la sfida di DeepSeek

Nel panorama tecnologico odierno, i giganti americani come Amazon, Alphabet (la società madre di Google), Microsoft e Meta stanno pianificando di investire oltre 300 miliardi di dollari in infrastrutture per l’intelligenza artificiale nel 2025. Questo rappresenta un aumento significativo rispetto ai 230 miliardi spesi l’anno precedente, evidenziando l’importanza strategica attribuita all’AI da queste aziende.

Amazon prevede di guidare questa ondata di investimenti con una spesa di 100 miliardi di dollari, focalizzandosi principalmente su Amazon Web Services (AWS), la sua divisione cloud. Il CEO Andy Jassy ha sottolineato che l’IA rappresenta un’opportunità tecnologica storica, paragonabile all’avvento di Internet, e ha evidenziato la necessità di garantire una potenza di calcolo sufficiente per lo sviluppo e l’operatività dei modelli AI.

Amazon e il Gioco del Capitalismo: 100 Miliardi sul Tavolo, Tanto Paga Qualcun Altro

Amazon ha deciso di alzare la posta, e quando si tratta di giocare con i miliardi, Jeff Bezos potrebbe anche chiamarlo “poker d’azzardo con soldi altrui”. Andy Jassy, l’uomo che ha ereditato il regno del cloud commerciale più grande del mondo, ha praticamente annunciato che quest’anno la sua azienda si concederà uno shopping sfrenato da 100 miliardi di dollari in spese in conto capitale. Tanto per mettere in chiaro le proporzioni: è un aumento del 29% rispetto al 2024 e un bel 20-25 miliardi in più di quanto i suoi rivali Microsoft e Google abbiano in mente di spendere.

E dove finiranno questi miliardi? Ma nell’Intelligenza Artificiale, ovviamente. Perché se non butti soldi in AI nel 2025, stai praticamente ammettendo di essere un fossile digitale. AWS, la gallina dalle uova d’oro di Amazon, sarà la principale beneficiaria di questa pioggia di denaro.

Amazon rimuove la Diversità dal suo sito: inclusività solo quando fa comodo

Amazon, il gigante che ha fatto un altro passo avanti verso l’inclusività… o meglio, ha deciso che forse l’inclusività è un po’ troppo trendy per i tempi che corrono. Dopo averci deliziato con decenni di dichiarazioni a favore della diversità, equità e inclusione (DEI), la compagnia ha pensato bene di togliere dal suo sito web quelle fastidiose parole come “supporto ai dipendenti transgender” e “obiettivi per una leadership più colorata e femminile”. D’altronde, il cambiamento politico che si è avvertito con la vittoria di Donald Trump alle presidenziali non poteva non avere qualche effetto collaterale sulle grandi aziende tech, no?

Niente paura, però: Amazon non ha completamente rinnegato il suo passato “progressista”. Non esalta più quei fastidiosi benefici per la transizione di genere, ma ti fa sapere che, in fondo, crede nell’uguaglianza di trattamento per le persone LGBTQ+. Un gesto che sicuramente farà sorridere tutti coloro che sperano in un’azienda che ci faccia sentire tutti uguali… ma senza troppa pubblicità, ovviamente.

Taiwan punta su Amazon Kuiper per la resilienza delle comunicazioni satellitari

Taiwan sta esplorando una partnership strategica con Amazon per il suo servizio di internet satellitare Project Kuiper, con l’obiettivo di garantire continuità nelle comunicazioni in caso di potenziali minacce geopolitiche. La mossa segue l’esempio dell’Ucraina, che ha utilizzato con successo Starlink di SpaceX per mantenere attive le proprie infrastrutture di rete durante il conflitto con la Russia.

Amazon e la Strategia del Milione di Dollari: Donazioni e Diplomazia Tecnologica

Amazon ha sorpreso molti con una mossa che va oltre il semplice gesto simbolico: una donazione in contanti di 1 milione di dollari al fondo per l’insediamento del presidente eletto Donald Trump. Non contenta di fermarsi qui, l’azienda prevede di fornire supporto tecnico sotto forma di trasmissione in streaming della cerimonia inaugurale su Amazon Prime, dimostrando una strategia di coinvolgimento che mescola filantropia e interesse aziendale.

Amazon svela l’ambizioso piano per contrastare Nvidia con Trainium: l’ “Ultracluster” di chip che sta rivoluzionando l’Intelligenza Artificiale

Nel panorama sempre più competitivo della tecnologia, Amazon sta assumendo una posizione di rilievo con l’ambizioso progetto di costruire un “Ultracluster” composto da centinaia di migliaia di chip Trainium, progettati specificamente per soddisfare le esigenze di calcolo intensivo necessarie per l’intelligenza artificiale. Questi chip, che stanno rapidamente diventando una risorsa fondamentale per molteplici applicazioni, saranno utilizzati da Anthropic per l’addestramento e l’inferenza, segnando un passo significativo nella rivoluzione tecnologica che sta avvolgendo l’industria AI.

L’Intelligenza Artificiale di Google e il Futuro della Competizione Tecnologica

Le dichiarazioni di Sundar Pichai, CEO di Google, rivelano un momento cruciale per l’evoluzione dell’intelligenza artificiale (IA). Pichai ha riconosciuto che i progressi più semplici da raggiungere, i cosiddetti “frutti a portata di mano”, sono ormai esauriti. Le sfide future saranno più complesse, richiedendo innovazioni profonde per ottenere risultati significativi. Questo scenario non solo segna una transizione per Google, ma riflette un fenomeno generale che coinvolge anche altri attori nel campo, come OpenAI e Microsoft.

Amazon Nova: Modelli Fondativi di Nuova Generazione per Intelligenza Artificiale e Performance Aziendali di Punta

Amazon Web Services (AWS) ha recentemente presentato Amazon Nova, una serie di modelli fondativi di intelligenza artificiale progettati per ridefinire le capacità analitiche e computazionali delle imprese. Questa nuova generazione di strumenti punta a combinare la potenza di un’intelligenza artificiale avanzata con l’efficienza economica, promettendo un impatto trasformativo su settori chiave come sanità, finanza, manifattura, logistica e altro ancora.

Amazon scommette sull’IA: partnership con GitLab e PagerDuty per rivoluzionare lo sviluppo software e le operazioni aziendali

Amazon sta ampliando il proprio ecosistema basato sull’intelligenza artificiale attraverso collaborazioni strategiche con GitLab e PagerDuty, integrando queste piattaforme nella propria offerta AWS. L’obiettivo è ottimizzare lo sviluppo del software, migliorare la sicurezza e aumentare la resilienza operativa per le imprese.

Apple e Amazon: l’inaspettata alleanza nel cloud computing

In un’inaspettata mossa strategica, Apple ha sfoggiato il suo supporto per Amazon Web Services (AWS) durante la conferenza annuale AWS re:Invent, tenutasi martedì. L’apparizione sul palco di Benoit Dupin, dirigente dell’intelligenza artificiale di Apple, ha sorpreso molti: il colosso di Cupertino ha rivelato di utilizzare i chip personalizzati di AWS per attività di ricerca e per testare i propri chip dedicati all’AI. Un colpo di marketing di prim’ordine per Amazon, che rafforza la sua posizione nel panorama tecnologico globale.

Amazon Potenzia il Machine Learning con Trainium3 e UltraCluster: Collaborazione con Anthropic per la Nuova Frontiera dell’AI

Amazon Web Services ha avviato la sua annuale conferenza re:Invent con una serie di annunci destinati a consolidare la sua posizione di leader nell’AI e nel cloud computing. L’obiettivo è chiaro: spostare l’ago della bilancia tecnologica, consolidando l’adozione dell’intelligenza artificiale e aprendo nuove frontiere per i clienti aziendali e sviluppatori.

Alexa si Rinnova con l’Intelligenza Artificiale Generativa: Amazon Sigla Accordi con Editori per Contenuti Licenziati

Amazon sta lavorando a una rivoluzione per Alexa, il suo assistente vocale, pianificando l’integrazione di tecnologie di intelligenza artificiale generativa nella prossima generazione del dispositivo, in arrivo l’anno prossimo. Secondo quanto riportato da Axios, il colosso tecnologico sta collaborando con editori di notizie per ottenere in licenza i loro contenuti, che saranno utilizzati per migliorare le risposte di Alexa.

AWS Reinvents Efficiency and AI Innovation at re:Invent 2024

Nuovi progressi per intelligenza artificiale, raffreddamento liquido e migrazioni cloud. Durante il primo giorno dell’evento AWS re:Invent a Las Vegas, Amazon Web Services ha svelato una serie di innovazioni per potenziare l’intelligenza artificiale, migliorare l’efficienza energetica e accelerare le migrazioni verso il cloud. Tra queste, spiccano nuove soluzioni per data center più sostenibili, raffreddamento liquido avanzato e collaborazioni strategiche con aziende globali.

Amazon collabora con Orbital Materials per decarbonizzare i suoi data center attraverso l’AI

Amazon Web Services (AWS) ha recentemente siglato una partnership pluriennale con Orbital Materials, una startup innovativa che sfrutta l’intelligenza artificiale (AI) con il suo modello “Orb”  per sviluppare nuovi materiali destinati alla rimozione del carbonio. Questo accordo mira a ridurre le emissioni di CO2 all’interno dei data center di AWS, contribuendo così agli obiettivi di sostenibilità dell’azienda.

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