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Quando l’etichetta fa la differenza nel miliardo: la guerra sporca dei dati tra Surge e Scale AI

C’è un paradosso crudele che serpeggia nelle viscere dell’AI moderna: gli algoritmi imparano da dati umani, ma gli umani che li etichettano sono diventati invisibili. Non per Edwin Chen, però. Il fondatore di Surge AI ha capito qualcosa che altri nel culto dell’hypergrowth avevano dimenticato: se vuoi un’intelligenza artificiale con un’anima, servono artigiani, non solo crowdworkers.

Nel pantheon delle startup AI, Scale AI era la star che brillava più forte. Fino a ieri. Poi sono arrivati i numeri: Surge ha superato Scale in fatturato (1 miliardo contro 870 milioni di dollari) e lo ha fatto senza bruciare capitali venture come incenso su un altare di promesse. Zero finanziamenti, zero unicorni tossici, solo margine operativo e qualità. Una bestemmia nella Silicon Valley.

Google taglia i ponti con Scale AI, dopo il flirt con Meta: quando l’intelligenza artificiale diventa geopolitica

Che cos’è più rischioso per un gigante tecnologico: una fuga di dati o una fuga di cervelli? Google sembra aver risposto scegliendo la seconda opzione. La decisione, riportata da Reuters, di interrompere (quasi) tutti i rapporti con Scale AI non è solo una questione commerciale. È un atto di autodifesa strategica, una mossa muscolare in un mercato dell’intelligenza artificiale sempre più contaminato da interessi incrociati, partecipazioni incestuose e “amicizie” da manuale di guerra fredda.

Alexandr Wang: Quando la genitorialità diventa un’estensione API del cervello

È la nuova estetica della Silicon Valley: mescolare biohacking, AI e decisioni di vita come se fossero righe di codice in un sistema distribuito. Alexandr Wang, ex enfant prodige dell’AI e fondatore di Scale AI, oggi parcheggiato a Menlo Park dopo aver venduto metà della sua creatura, ha dichiarato che aspetta a fare figli finché Neuralink non sarà “pronta”.

Neuralink, ricordiamolo per chi non vive in un bunker a tema Musk, è l’azienda che promette un’interfaccia neurale diretta cervello-macchina. Fantastico. Se vuoi ascoltare Spotify con il talamo.

Meta scommette su Scale AI per addestrare una superintelligenza e ridisegnare l’intelligenza artificiale globale

Non è una semplice acquisizione, e nemmeno una partnership. È un’iniezione di potere. Con 14,3 miliardi di dollari, Meta si è comprata metà dell’anima (e il 49% delle azioni) di Scale AI, la startup fondata dal prodigio Alexandr Wang. Non solo dati: con questo colpo da maestro, Zuckerberg si porta in casa il motore stesso del futuro dell’intelligenza artificiale generalista, l’AGI. Quella vera, quella che – per ora – nessuno ha ancora osato dichiarare davvero di voler costruire, almeno non a voce alta e senza ironia.

Meta e Scale AI, il matrimonio da 10 miliardi che cambierà l’intelligenza artificiale più della tua prossima terapia di coppia

Immagina che Mark Zuckerberg si presenti a un summit militare con una versione “patriottica” del suo chatbot Llama, addestrato non con meme di Instagram ma con scenari da guerra elettronica. Aggiungi a questo un assegno potenziale da oltre 10 miliardi di dollari per una startup che fino a ieri sistemava dataset come uno stagista ossessivo-compulsivo, e hai il quadro surreale — ma del tutto reale — di quello che sta succedendo tra Meta e Scale AI.

In un’epoca in cui le Big Tech fingono ancora di voler salvare il mondo mentre fanno accordi da retrobottega con il Pentagono, Meta ha deciso di uscire allo scoperto, abbracciando Scale AI come il partner perfetto per la sua visione di un’AI che non solo parla fluentemente millennial, ma può anche indossare un elmetto da combattimento.

Alexandr Wang e la strategia di Scale AI: dalle big tech alla difesa nazionale

Alexandr Wang, il miliardario 28enne fondatore e CEO di Scale AI, sta ridefinendo il posizionamento della sua azienda, spostando il focus dal settore privato a quello pubblico, con un’attenzione particolare alla difesa e all’intelligence statunitense. Se in passato Scale AI si era affermata come fornitore di dati per l’addestramento dei modelli di AI delle big tech, oggi Wang sta consolidando le sue relazioni con le agenzie governative, tra cui CIA, FBI e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e molti Governi stranieri…

Scale AI ha iniziato a lavorare con il governo federale già da alcuni anni, ma con il ritorno di Donald Trump alla presidenza, Wang sta accelerando la transizione verso il settore pubblico, consapevole delle opportunità offerte dalla crescente domanda di intelligenza artificiale in ambito militare e di sicurezza nazionale. La sua azienda fornisce tecnologie avanzate per l’analisi dati, la sorveglianza e il riconoscimento automatizzato, strumenti essenziali per le agenzie di intelligence e le forze armate statunitensi.

Le connessioni di Wang con Washington si sono rafforzate attraverso contratti diretti con il Pentagono e il DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), oltre a collaborazioni con l’US Air Force e il National Geospatial-Intelligence Agency (NGA), che utilizza le soluzioni di Scale AI per migliorare la raccolta e l’interpretazione dei dati satellitari e geospaziali. Questi rapporti strategici posizionano Scale AI come uno dei principali fornitori di tecnologie AI per il governo degli Stati Uniti, in diretta competizione con colossi del settore come Palantir.

DeepSeek può mettere in crisi il modello di business di Scale AI?

Scale AI è un’azienda leader nella fornitura di dati annotati per l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale. La sua piattaforma gestisce e automatizza il processo di etichettatura dei dati, combinando annotatori umani e modelli AI per garantire dataset di alta qualità. I suoi servizi sono utilizzati da aziende tecnologiche, istituzioni governative e startup che sviluppano AI in settori come la guida autonoma, la difesa, la visione artificiale e la generazione di linguaggio naturale.

Alexandr Wang, la cui azienda Scale AI fornisce dati di addestramento a importanti attori dell’intelligenza artificiale, tra cui OpenAI, Google e Meta, ha dichiarato giovedì che la corsa all’IA tra Stati Uniti e Cina è una “guerra dell’IA”.

“Quello che abbiamo scoperto è che DeepSeek … è il modello con le migliori prestazioni, o approssimativamente al pari dei migliori modelli americani,” ha detto Wang.

Chi e’ Lucy Guo

Lucy Guo è una figura di spicco nel panorama imprenditoriale di Miami, nota per la sua energia contagiosa e il suo approccio innovativo nel settore della tecnologia. Fondatrice di Passes e co-fondatrice di Scale AI, Guo ha attirato l’attenzione non solo per i suoi successi professionali, ma anche per il suo stile di vita dinamico e la sua dedizione al fitness.

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