L’elezione di Donald Trump alla presidenza ha scatenato manovre d’influenza sulle sue future politiche riguardanti l’intelligenza artificiale (IA), e Elon Musk è già al centro di questi sforzi. Venerdì scorso, il gruppo no-profit per la tutela dell’IA “Americans for Responsible Innovation” (ARI) ha lanciato una petizione pubblica invitando Trump a nominare Musk come consulente speciale sull’IA. La ragione? Secondo ARI, Musk possiede l’esperienza e l’influenza necessarie per far mantenere agli Stati Uniti il primato sull’IA, garantendo al contempo uno sviluppo sicuro della tecnologia.

La petizione di ARI, guidata dall’ex rappresentante democratico Brad Carson, sottolinea l’assenza di fondi aziendali nel gruppo, il che evidenzierebbe la sua autonomia e indipendenza. “Nessuno è meglio equipaggiato per aiutare l’amministrazione Trump a fare degli USA il leader dell’IA di Elon Musk,” recita il documento che ARI sta diffondendo, nella speranza di raggiungere le 10.000 firme.

Elon Musk, un Critico con una Visione per l’IA

Musk non è un nome nuovo nel mondo dell’IA, né tanto meno nelle sue critiche. Fondatore di OpenAI, ha recentemente preso le distanze dall’azienda, e l’ha addirittura resa una sorta di antagonista. Dopo il lancio di ChatGPT, Musk è stato uno dei firmatari di una lettera aperta che chiedeva una moratoria nello sviluppo di modelli generativi più avanzati, sostenendo che fosse necessario implementare misure di sicurezza adeguate. Questo suo interventismo ha sollevato critiche, con alcuni che suggeriscono che le sue posizioni riflettano principalmente interessi personali, dato che Musk è alla guida di xAI, la sua azienda di intelligenza artificiale.

ARI, però, è convinta che i conflitti di interesse di Musk possano essere gestiti con i “meccanismi adeguati” per cui, con le giuste precauzioni, sarebbe una risorsa preziosa per guidare l’amministrazione Trump nello sviluppo dell’IA in modo trasformativo e sicuro.

Una Visione di Sicurezza Senza Dettagli

David Robusto, analista politico di ARI, ritiene che Musk potrebbe emergere come un sostenitore della sicurezza dell’IA all’interno dell’amministrazione. Nel suo blog, Robusto evidenzia il ruolo di Musk come co-fondatore di OpenAI, la sua presa di posizione per una pausa nello sviluppo dell’IA e il suo sostegno al disegno di legge SB 1047 sulla sicurezza dell’IA, successivamente respinto in California, come segni di un impegno radicato nella sicurezza. Tuttavia, Robusto riconosce anche che Musk non ha dettagliato i tipi di politiche che dovrebbero essere implementate, se non proponendo un’agenzia dedicata alla sicurezza dell’IA. Robusto interpreta questa mancanza di specificità come un segnale che il pensiero di Musk sull’argomento sia ancora in evoluzione, e quindi influenzabile dal dibattito pubblico.

Un Possibile Ruolo Governativo per Musk: Il DOGE e l’Efficienza dei Dipartimenti

Non è la prima volta che Musk fa riferimento a un possibile coinvolgimento nell’amministrazione Trump. In precedenza, aveva suggerito un incarico peculiare: a capo di un immaginario Dipartimento di Efficienza Governativa (DOGE), il cui obiettivo sarebbe ridurre drasticamente l’apparato regolatorio degli Stati Uniti. Secondo Robusto, Musk potrebbe comunque sostenere la sicurezza dell’IA anche in tale veste, magari risparmiando i dipartimenti fondamentali per la regolamentazione dell’IA, come l‘Istituto Nazionale degli Standard e della Tecnologia (NIST), da tagli eccessivi al budget federale. Inoltre, qualora Musk promuovesse tagli radicali nel personale governativo, la necessità di ricorrere a strumenti di IA per colmare i carichi di lavoro potrebbe aumentare, con implicazioni significative per la diffusione dell’automazione all’interno delle istituzioni.

Robusto conclude che, con adeguate salvaguardie, la singolare combinazione di competenza tecnica e advocacy per la sicurezza potrebbe rendere Musk un asset prezioso per lo sviluppo di un quadro di governance responsabile per l’IA