Martedì, il presidente eletto Donald Trump ha annunciato l’intenzione di nominare Andrew Ferguson come nuovo presidente della Federal Trade Commission (FTC). Ferguson, che ha già messo il naso in questioni antitrust riguardanti colossi come Meta Platforms, Amazon e Microsoft, sostituirà l’attuale presidente Lina Khan.
La decisione arriva proprio mentre Google si fa sentire, chiedendo alla FTC di annullare un accordo esclusivo che Microsoft ha siglato per ospitare la tecnologia di OpenAI sui suoi server. La situazione è diventata piuttosto frizzante, con Khan che ha avviato una vasta indagine antitrust su Microsoft, concentrandosi sulle sue licenze software e sul business cloud.
Sebbene non ci si aspetti che Ferguson sia un falco come la sua predecessora Khan, ha dimostrato di avere un occhio critico verso le grandi aziende tecnologiche. In una dichiarazione recente, ha affermato che “la FTC deve perseguire” quelle aziende che “sopprimono la libertà di parola violando le leggi antitrust”. Durante un podcast, ha anche suggerito che i regolatori dovrebbero incentivare la concorrenza nel fiorente mercato dell’intelligenza artificiale.
In aggiunta, Trump ha rivelato che nominerà Mark Meador, un ex membro dello staff antitrust della FTC, come nuovo commissario. Meador ha recentemente collaborato con il senatore Mike Lee, noto per le sue audaci udienze antitrust contro i giganti tecnologici. Non da meno, ha rappresentato il sito di streaming conservatore Rumble nelle sue battaglie legali contro Google, accusando il colosso di averlo declassato nei risultati di ricerca e di applicare tariffe ingiuste per gli annunci.
Insomma, sembra che il palcoscenico dell’antitrust si stia preparando per un nuovo atto: chi vincerà la battaglia tra i giganti della tecnologia e i nuovi guardiani della giustizia?