Ho speso una buona parte della mia vita lavorando per Anglo Americani quello che li ha sempre caratterizzati, forse come ex potenza coloniale, è avere una Roadmap questa è la dimostrazione : Devi avere un Piano

Il governo britannico ha appena rilasciato un documento di policy destinato a rafforzare la sua posizione come potenza globale nell’intelligenza artificiale. Questa iniziativa, basata su 50 misure specifiche, non è solo una dichiarazione d’intenti, ma un piano strategico ben strutturato che dimostra la volontà di guidare il futuro dell’AI con investimenti mirati, regolamentazioni intelligenti e un ecosistema favorevole all’innovazione.

A differenza dell’Europa continentale, spesso intrappolata in un labirinto normativo e burocratico che rallenta lo sviluppo tecnologico, il Regno Unito adotta un approccio pragmatico, delineando obiettivi concreti e misurabili. Questa roadmap comprende l’espansione delle capacità di calcolo, lo sviluppo di hub dedicati all’AI, la creazione di zone di crescita specializzate, incentivi alla condivisione dei dati e un investimento strategico nella formazione e nel talento.

La visione britannica è chiara: chi controlla l’infrastruttura e il talento AI dominerà il futuro economico e geopolitico. Il piano prevede investimenti in supercomputing, borse di studio di alto livello e una strategia per attrarre i migliori talenti internazionali, rendendo il Regno Unito un polo d’attrazione per ricercatori e imprenditori del settore. In un momento in cui l’Europa sta ancora dibattendo su regolamentazioni e framework etici, Londra sceglie l’azione: test rapidi, sperimentazioni concrete e scalabilità immediata delle soluzioni AI che dimostreranno valore in settori chiave come sanità ed educazione.

Uno degli elementi più significativi di questo piano è la combinazione tra il supporto pubblico e la spinta verso il coinvolgimento del settore privato. Creare partnership strutturate con aziende AI, rendere i dati pubblici accessibili per l’addestramento dei modelli e favorire l’interoperabilità tra sistemi pubblici e privati sono tutti fattori che stimolano l’innovazione senza soffocarla con eccessive restrizioni.

La domanda sorge spontanea: perché un simile piano manca in Europa? Il Vecchio Continente ha un’eccellente tradizione accademica e di ricerca nel campo dell’AI, ma fatica a tradurre questa conoscenza in aziende globalmente competitive. La frammentazione normativa tra i vari Stati membri, un approccio iper-regolatorio e la mancanza di un’infrastruttura cloud e AI sovrana penalizzano il continente nella corsa all’AI.

Mentre il Regno Unito punta su una strategia di rapido testing e deployment, l’Europa è ancora bloccata in discussioni teoriche. Se non emergerà presto una visione unificata con un piano d’azione concreto, il rischio è che il continente rimanga ai margini della rivoluzione AI, costretto a importare tecnologia e modelli decisionali da Stati Uniti, Cina e ora anche dal Regno Unito.

Questa roadmap britannica segna un chiaro punto di svolta: l’AI non è più solo una questione tecnologica, ma un asset geopolitico ed economico cruciale. Chi possiede i dati, il talento e la capacità di calcolo definirà il futuro dell’innovazione e della competitività globale. Il Regno Unito sembra averlo capito prima di altri.

Il piano ruota attorno a 50 misure specifiche che prendono in considerazione nuovi hub di supercalcolo, borse di studio mirate e un percorso semplificato per portare l’intelligenza artificiale all’avanguardia nella vita di tutti i giorni:

  1. Piano di calcolo a lungo termine
  2. Ampliare la capacità delle risorse di ricerca sull’intelligenza artificiale (AIRR)
  3. Assegnazione di calcolo incentrata sulla missione
  4. Creare zone di crescita dell’intelligenza artificiale (AIGZ)
  5. Affrontare la sostenibilità e la sicurezza nell’infrastruttura dell’intelligenza artificiale
  6. Formare partnership di calcolo internazionali
  7. Identificare set di dati pubblici ad alto impatto
  8. Modellare la futura raccolta di dati
  9. Offrire le migliori pratiche sui dati governativi aperti
  10. Combinare il calcolo con dati proprietari
  11. Costruire un’infrastruttura di dati del settore pubblico
  12. Premiare la condivisione di dati privati
  13. Set di dati di formazione sui media britannici con copyright
  14. Misurare accuratamente il divario di competenze
  15. Ampliare i programmi di laurea in intelligenza artificiale
  16. Migliorare la diversità dei talenti
  17. Ampliare i percorsi di istruzione
  18. Lanciare una prestigiosa borsa di studio sull’intelligenza artificiale
  19. Adattare l’apprendimento permanente all’IA
  20. Creare una capacità interna di headhunting
  21. Attrarre laureati in IA tramite l’immigrazione
  22. Ampliare le borse di studio Turing AI
  23. Supportare e far crescere l’AI Safety Institute (AISI)
  24. Aggiornare le leggi sul text e data mining
  25. Finanziare le capacità di IA negli enti regolatori
  26. Guidare gli enti regolatori sull’innovazione sicura dell’IA
  27. Incoraggiare i sandbox dell’IA
  28. Richiedere agli enti regolatori di riferire sull’IA
  29. Promuovere il settore di garanzia dell’IA
  30. Rafforzare il ruolo dell’Alan Turing Institute
  31. Nominare responsabili dell’IA per ogni missione principale
  32. Creare un’unità di scansione dell’orizzonte dell’IA intergovernativa
  33. Creare partnership bidirezionali con i fornitori di IA
  34. Definire un quadro per l’approvvigionamento dell’IA
  35. Fornire capacità di prototipazione rapida
  36. Semplificare le assunzioni esterne di IA
  37. Creare un ambiente di test ricco di dati
  38. Semplificare l’approvvigionamento di IA
  39. Creare un servizio di scalabilità per i piloti
  40. Lanciare gare d’appalto di IA incentrate sulla missione
  41. Fornire uno stack tecnologico di IA riutilizzabile
  42. Rendere obbligatorio l’interoperabilità e l’open source
  43. Adottare un approvvigionamento di IA più intelligente
  44. Aprire l’infrastruttura digitale agli innovatori
  45. Lanciare un “hub di conoscenza dell’IA”
  46. Rapide vittorie nei prossimi tre mesi
  47. Utilizzare la strategia industriale per potenziare l’IA
  48. Assegnare campioni del settore dell’IA
  49. Promuovere l’IA in tutto il paese
  50. Formare una nuova funzione per collaborare con aziende di IA di frontiera

I funzionari governativi affermano che la fase successiva riguarda test rapidi e scalabilità: piloti rapidi, quindi implementazioni su larga scala in cui l’IA dimostra il suo valore, sia nell’assistenza sanitaria, nell’istruzione o altro.