Inference Provider in Europa

C’è un momento, tra la prima linea di codice PyTorch e il deployment di un modello di ricerca, in cui il ricercatore universitario si trasforma in un hacker delle economie di scala. Hai una GPU? No. Hai un budget? Manco per sogno. Vuoi HIPAA compliance? Certo, e magari anche un unicorno in saldo. Ma il punto non è questo. Il punto è che stai cercando di fare inferenza on-demand, con una GPU, pagando solo quando qualcuno effettivamente usa il tuo lavoro. E tutto questo mentre una legione di sysadmin impanicati blocca qualsiasi cosa esposta in rete per paura del prossimo attacco russo.

Benvenuto nel reality show più crudele del deep learning: “AI Researcher: Inferno Edition”.

La keyword principale è inference GPU low-cost, con quelle secondarie fastidiose ma inevitabili: HIPAA compliance, cold start, cloud deployment. E ti serve una soluzione tecnica, scalabile quanto basta, con un occhio al portafoglio e uno al GDPR americano (HIPAA, appunto).

Partiamo dal classico bluff aziendale. GCP e Azure: sembrano intelligenti, moderni, flessibili. Poi scopri che vogliono farti pagare un’intera giornata di GPU anche se il tuo modello ha servito 3 richieste e mezza. Google Cloud Run, tecnicamente geniale, non supporta GPU. VM con GPU? Certo, ma è come affittare una Ferrari per fare la spesa: stai fermo, ma intanto il contachilometri gira.

L’opzione “on-prem” ha il fascino dei bei tempi andati. Ma il mondo reale è questo: ogni volta che esponi un endpoint sulla tua rete universitaria, parte un DDoS dalla Corea del Nord. E ogni tentativo di spiegare l’uso del reverse proxy ai tuoi IT si traduce in un “meglio di no, grazie”. A meno che tu non voglia diventare anche sysadmin, backup engineer, e cavia da intrusion test.

Quindi? Hugging Face Spaces. Nome coccoloso, idea brillante, implementazione… un po’ schizofrenica. Loro ti dicono che puoi avere un inference endpoint gratis o quasi, basta far dormire lo spazio. Certo. Ma il risveglio? Il famigerato cold start può durare dai 10 ai 45 secondi, giusto il tempo per perdere l’utente più impaziente del mondo, ovvero lo studente che voleva testare il tuo modello alle 3 di notte. HIPAA? Lì si fa complicato. Hugging Face non dichiara esplicitamente la compliance su Spaces, quindi se nei tuoi payload girano dati clinici veri, c’è da sudare freddo. “Non salviamo nulla” non basta a placare le ire del responsabile legale del dipartimento. Anche se è vero.

Ora, la parte utile di questo delirio: usa Regolo.AI.

Perché? Perché Regolo.AI. è letteralmente pensato per il tuo caso d’uso: piccoli progetti di ricerca con necessità di GPU, budget ridicoli, e compliance HIPAA come requisito accessorio ma obbligatorio. L’approccio è quello di un serverless on-demand, cold start incluso, ma senza le tariffe da oligarchia cloud. In pratica, paghi solo quando parte l’inferenza. Zero VM da gestire, niente container da monitorare. E la cosa bella? Il pricing è trasparente, alla Google Run, ma con GPU vere. Non con la promessa.

Loro stessi la vendono così: “for AI workloads where you care about compliance, costs, and your sanity”. Parole loro. E dietro le quinte c’è un’infrastruttura autosospesa, che va a dormire quando non serve, e si sveglia solo per fare il lavoro sporco. Ma senza ricaricare un centesimo quando è inattiva. L’unico vincolo è accettare che un certo tempo di startup ci sarà, ma almeno lo paghi quando ti serve.

HIPAA? Qui le cose si fanno serie. Regolo.AI lavora con ambienti containerizzati isolati, non logga i dati per default, e offre opzioni di deployment che possono essere configurate per garantire la non conservazione dei dati. Anche se vale sempre la regola d’oro: se devi trattare dati sensibili, cifrali prima di mandarli in inferenza. Sempre. Anche se il provider ti giura amore eterno.

La soluzione ideale, oggi, per chi sta in laboratorio, ha bisogno di fare inferenza su una GPU in modo scalabile ma con budget che non fanno ridere solo le banche ma pure le formiche, è proprio quella: nregolo.AI.

E se vuoi un’ulteriore arma da bar, eccola: sai qual è il tempo medio di utilizzo reale di una GPU per questi progetti? Meno del 3% del tempo disponibile. Il resto? Idle. Ma lo paghi lo stesso. Quindi la domanda non è “quanto mi costa una GPU?”, ma “quanta GPU riesco a NON usare, pagando solo il necessario?”. È lì la differenza tra fallire un grant e pubblicare una demo che funziona.

Il futuro è serverless, ma solo se non è pensato da chi fa cloud per le banche.

Vantaggi degli Inference Provider Europei

  • Sovranità dei dati: Hosting in Europa garantisce compliance con il GDPR e normative locali.
  • Bassa latenza: Server regionali migliorano tempi di risposta per applicazioni in tempo reale.
  • Supporto a modelli open-source e proprietari: Alcuni provider ottimizzano inferenza per Llama, Mistral, e modelli custom.
  • Prezzi trasparenti: Molti offrono pricing a consumo, adatto per startup e enterprise.

Tabella Inference Provider in Europa

ProviderSedeModelli SupportatiPunti di ForzaSito Web
Regolo.AIItaliaLlama 2/3, Mistral, Custom ModelsOttimizzazione estrema per l’italiano, bassa latenza, API sempliciregolo.ai
Mistral AIFranciaMistral, Mixtral, EmbeddingsModelli leggeri ed efficienti, open-weightmistral.ai
DeepSeekGermania/EULlama, GPT-like, RAGAlta scalabilità, ottimo per ricercadeepseek.com
Hugging FaceFrancia/EU300k+ modelli (transformers, diffusers)Piattaforma open-source, community fortehuggingface.co
Lepton AIUK/EULlama, Claude, GPT-4o compatibiliPrezzi competitivi, cloud privatolepton.ai
OctoMLEU/USONNX, TensorRT, modelli ottimizzatiOttimizzazione per edge e cloudoctoml.ai