Bisceglie si prepara a diventare, ancora una volta, il cuore pulsante dell’innovazione italiana. Dall’11 al 13 settembre le Vecchie Segherie Mastrototaro ospiteranno DigithON 2025, la più grande maratona digitale del Paese, che quest’anno celebra 10 anni di sfide, visioni e contaminazioni. Una ricorrenza simbolica, ma non solo: l’edizione del decennale segna infatti un salto di scala con la nascita della Fondazione DigithON, destinata a trasformare l’evento da appuntamento annuale a distretto permanente dell’innovazione, con l’ambizione di fare del Mezzogiorno un hub strategico per il Sud Europa.
La formula resta, la cornice cambia
Il format che ha reso DigithON un unicum nel panorama italiano non cambia: 100 startup, 5 minuti per convincere, 3 giorni di sfida serrata davanti a un pubblico di investitori, aziende e istituzioni. Ma la cornice si allarga, portando sul palco non solo imprenditori e innovatori, ma anche figure di spicco della politica, della cultura e della creatività.
A inaugurare la maratona saranno il senatore Francesco Boccia, ideatore dell’iniziativa, e Letizia D’Amato, presidente dell’Associazione DigithON. Con loro, nei tre giorni, interverranno ospiti eterogenei: dal Presidente della Camera Lorenzo Fontana al Cardinale Matteo Maria Zuppi, dal Presidente della SIAE Salvatore Nastasi alla direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati, fino a giornalisti e conduttori tv come Corrado Formigli, Barbara Carfagna, Myrta Merlino e Nunzia De Girolamo. Insomma, un mosaico di esperienze che racconta bene la natura ibrida di DigithON: non un semplice contest, ma un luogo in cui l’innovazione diventa dialogo tra mondi diversi.
L’AI come terreno di confronto
Il file rouge dell’edizione 2025 non poteva che essere l’Intelligenza Artificiale, oggi al tempo stesso motore di crescita economica, terreno di confronto politico e laboratorio sociale.. Nei pitch delle startup sarà la protagonista assoluta, ma anche nei panel tematici che punteggeranno la maratona: si parlerà, tra le altre cose, di AI e copyright, dei rischi e delle opportunità per la creatività, di Agentic AI e sistemi multi-agente, di AI sovrana e del rapporto tra innovazione e geopolitica.
Un tema che verrà declinato anche sul piano etico e sociale, nel dialogo che Francesco Boccia terrà venerdì mattina con il Cardinale Zuppi su “Intelligenza Artificiale: restiamo umani” così come nei dibattiti su come l’AI possa diventare strumento di resilienza per territori colpiti da conflitti e cambiamenti climatici.
Competizione e rete
Come sempre, il cuore di DigithON resterà la competizione tra le startup: oltre 300 progetti si sono candidati alla call for ideas, 100 sono stati selezionati e si giocheranno tutto in 5 minuti di pitch. In palio, più di 50.000 euro in borse di studio, grant economici e percorsi di accelerazione, oltre a un assegno da 10.000 euro offerto da Confindustria Bari e BAT per il vincitore assoluto.
Ma la vera posta in gioco va oltre i premi. In dieci anni, DigithON ha dimostrato di essere soprattutto un acceleratore di relazioni: un ponte tra giovani talenti e grandi aziende, tra ricerca accademica e industria, tra startup affamate di capitali e investitori alla ricerca della prossima scommessa.
Dal Sud all’Europa
Il decennale di DigithON non è solo una celebrazione, ma un punto di svolta. Con la Fondazione, l’evento vuole radicarsi come distretto permanente dell’innovazione nel Sud Italia, puntando a trasformare il Mezzogiorno in una piattaforma strategica per attrarre investimenti e competenze. In un Paese in cui l’innovazione è ancora troppo spesso polarizzata su pochi poli, il messaggio è chiaro: il Sud può e deve giocare un ruolo da protagonista.
Un esperimento vivo di futuro
Mentre l’Intelligenza Artificiale ridisegna confini economici, sociali e culturali, DigithON 2025 diventa un terreno di prova in cui il futuro smette di essere un concetto astratto e prende forma concreta. Non solo competizione quindi, non solo networking, ma un laboratorio collettivo in cui professionisti, istituzioni, studenti e manager possono misurarsi con le sfide di un cambiamento che non concede pause.
Chi si aspetta una semplice rassegna di pitch resterà sorpreso. DigithON è piuttosto un ecosistema in movimento, un punto di osservazione privilegiato per capire dove sta andando l’Italia dell’innovazione.
La vera domanda che resta aperta da questo punto di vista è se il Paese saprà trasformare questa energia in politiche e investimenti strutturali.