Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

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Rivista.AI e’ il portale sull’intelligenza artificiale (AI) attualita’, ultime notizie (news) e aggiornamenti sempre gratuiti e in italiano

Trump crea l’Investment Accelerator: cambio di rotta o solo retorica sulla CHIPS Act?

Lunedì, l’ex presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per istituire un nuovo ufficio che supervisionerà la CHIPS and Science Act e faciliterà investimenti esteri superiori al miliardo di dollari negli Stati Uniti. Il nuovo ente, denominato United States Investment Accelerator, sarà ospitato all’interno del Dipartimento del Commercio e si occuperà direttamente della gestione dell’ufficio CHIPS Program, responsabile della distribuzione dei 57,2 miliardi di dollari stanziati per rafforzare la ricerca e la produzione di semiconduttori negli Stati Uniti.

Isomorphic Labs: L’intelligenza artificiale che riscrive le regole della farmaceutica con 600 milioni di dollari

Isomorphic Labs, la sussidiaria di Alphabet specializzata nella scoperta di farmaci basata sull’intelligenza artificiale, ha raccolto 600 milioni di dollari nel suo primo round di finanziamento. La notizia, annunciata lunedì, segna un passo significativo nell’accelerazione della ricerca farmaceutica attraverso l’AI, consolidando il dominio di Alphabet nel settore biotecnologico.

A guidare il round di investimento è stata Thrive Capital, un nome ben noto nel panorama tecnologico e uno dei principali investitori in OpenAI. Anche Alphabet e Google Ventures altra controllata di Alphabet hanno partecipato al finanziamento, a dimostrazione dell’impegno della casa madre nel portare l’intelligenza artificiale nel mondo della medicina.

OpenAI e il teatro dei miliardi: SoftBank scommette 40 miliardi su un’IA che ancora non stampa denaro

L’ennesima puntata della saga OpenAI si arricchisce di un colpo di scena che farebbe impallidire persino Wall Street: SoftBank guida un mega round d’investimento da 40 miliardi di dollari, catapultando la startup a una valutazione stratosferica di 300 miliardi. Un record assoluto per una tech company privata, almeno secondo CNBC.

Sono soldi falsi», ha affermato Andrew Verstein, professore di legge presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università della California, Los Angeles. «È come usare i soldi del Monopoli per acquistare carte Pokémon

Annuncio: https://openai.com/index/march-funding-updates/

Per ora, OpenAI si mette in tasca 10 miliardi in contanti – 7,5 miliardi direttamente da SoftBank e 2,5 da un non meglio precisato “sindacato di investitori”, secondo Bloomberg. Ma c’è un piccolo dettaglio: il resto dei soldi, 30 miliardi, arriverà solo se OpenAI completerà la sua mutazione da entità “non profit” a un’azienda for-profit entro fine anno. Altrimenti? Un quarto del finanziamento potrebbe volatilizzarsi come un prompt mal formulato.

Microsoft espande l’AI su Copilot Plus: Live Captions e Cocreator arrivano su Intel e AMD

Microsoft sta finalmente portando le sue funzionalità AI di punta su una gamma più ampia di dispositivi, estendendo il supporto ai PC Copilot Plus con processori Intel e AMD. Tra le novità più attese c’è Live Captions, che permette di tradurre in tempo reale l’audio in sottotitoli in inglese, supportando decine di lingue.

Dopo mesi di test iniziati a dicembre, questa funzione è ora disponibile attraverso l’ultimo aggiornamento di Windows 11, insieme a una serie di strumenti AI che mirano a rendere l’esperienza utente più intuitiva e interattiva. Tra questi, spicca Cocreator, un’innovazione per Paint che sfrutta l’intelligenza artificiale per generare immagini a partire da un testo descrittivo e dai disegni dell’utente. In altre parole, basta uno schizzo e un prompt per vedere la propria idea prendere vita.

Condividi una Coca Cola… con l’IA?


Dal 1° aprile al 1° giugno, Coca-Cola offrirà un’esperienza unica grazie all’uso dell’intelligenza artificiale presso i suoi distributori Freestyle. Scansiona il codice QR “Condividi una Coca-Cola” presente sulla macchina e l’IA creerà un mix personalizzato di bevande, ispirato al tuo nome e agli adesivi che utilizzerai per decorare una tazza digitale. Un’innovativa opportunità per assaporare combinazioni uniche e sorprendenti!

Ghiblify-mania: quando l’AI va in tilt e il copyright trema

Il fenomeno della cosidetta “Ghiblificazione” ha colpito duro. La nuova funzionalità di generazione immagini di ChatGPT, potenziata da GPT-4o, ha fatto impazzire gli utenti, portando la piattaforma OpenAI al limite. Il risultato? Un collasso temporaneo del sistema e un’esplosione di interrogativi sul futuro della creatività, dei diritti d’autore e della sostenibilità dell’intelligenza artificiale nel mondo dell’arte digitale.

Se l’AI ruba la voce: la battaglia per il doppiaggio tra innovazione e diritti

L’industria del doppiaggio in Italia è da sempre un’eccellenza riconosciuta a livello globale. Eppure, l’avanzata dell’intelligenza artificiale generativa minaccia di trasformare radicalmente questo settore, sollevando questioni cruciali su diritti d’autore, proprietà intellettuale e tutela del lavoro umano. A lanciare l’allarme è la Commissione Cultura della Camera, che ha presentato una risoluzione, con l’obiettivo di proteggere i professionisti del doppiaggio dall’uso indiscriminato delle loro voci da parte dei modelli di AI.

OpenAI apre le porte: il nuovo modello linguistico open-weight scuote il mercato dell’IA

OpenAI, la startup sostenuta da Microsoft, ha annunciato l’intenzione di rilasciare nei prossimi mesi un nuovo modello linguistico open-weight, il primo dalla pubblicazione di GPT-2. Questo modello avrà pesi accessibili al pubblico, permettendo agli sviluppatori di analizzarli e perfezionarli senza necessità dei dati di addestramento originali.

Sam Altman, CEO di OpenAI, ha dichiarato che, sebbene l’azienda stesse considerando questa mossa da tempo, altre priorità avevano preso il sopravvento. Ora, tuttavia, ritiene che sia il momento giusto per procedere. Prima del rilascio, il modello sarà valutato secondo il loro framework di preparazione, con ulteriori lavori per anticipare le modifiche post-rilascio. ​

Microsoft e Apple fuggono dalla Cina mentre Trump gioca a poker con TikTok

Microsoft chiude il suo laboratorio AI a Shanghai, Apple perde un altro ingegnere di punta, e nel frattempo Trump usa TikTok come merce di scambio nei negoziati con Pechino. Tre notizie separate, ma un unico filo conduttore: la disgregazione tecnologica tra Stati Uniti e Cina sta accelerando, con effetti imprevedibili.

Microsoft e la ritirata silenziosa

La chiusura del laboratorio AI di Microsoft a Shanghai è solo l’ultimo segnale di un trend ormai evidente: le grandi aziende tecnologiche occidentali stanno riducendo la loro presenza in Cina. Ufficialmente, la decisione sarebbe legata a una riorganizzazione interna e alla crescente concorrenza dei colossi cinesi dell’intelligenza artificiale come Baidu e Huawei. Ma il contesto geopolitico è innegabile: tra tensioni sui semiconduttori, divieti commerciali e spionaggio industriale, la Silicon Valley non si fida più del mercato cinese.

Alexa Plus debutta in sordina: l’IA di Amazon parte a rilento e con molte funzioni mancanti

Amazon ha ufficialmente lanciato Alexa Plus, la nuova versione potenziata dall’intelligenza artificiale del suo assistente vocale, ma solo per un numero ristretto di utenti. Secondo quanto confermato dalla portavoce Kristy Schmidt a The Verge, il rollout è stato limitato e, soprattutto, privo di molte delle funzionalità che Amazon aveva promesso durante il suo recente evento dedicato ai dispositivi smart.

Gli utenti che hanno accesso anticipato a Alexa Plus possono utilizzare alcune funzioni come ordinare un Uber, identificare oggetti, scrivere email e cercare prodotti online. Tuttavia, molte delle feature più attese come il brainstorming di idee regalo, l’ordine vocale della spesa e l’integrazione con il browser sono state escluse dal lancio iniziale. Amazon giustifica queste assenze dicendo che alcune funzioni “non soddisfano ancora gli standard per il rilascio pubblico”, secondo quanto riportato dal Washington Post.

Dahaize: La miniera di carbone più intelligente del mondo sfida le logiche di mercato

Nella remota regione dell’Altopiano del Loess, nella provincia cinese dello Shaanxi, dove l’estrazione del carbone è da sempre sinonimo di fatica estenuante e condizioni pericolose, la miniera di Dahaize sta riscrivendo le regole del settore.

Questo gigante statale, gestito dal China National Coal Group, prospera persino in un’epoca di calo dei prezzi del carbone, registrando un impressionante margine di profitto netto del 40% nel 2024. Per fare un paragone, il colosso di Wall Street Morgan Stanley nello stesso periodo si è fermato a poco più del 20%.

Elon Musk: il ritorno dei suoi uomini dal governo alle sue aziende

Nel panorama sempre più intricato delle relazioni tra settore pubblico e privato, Elon Musk continua a dimostrare una capacità unica di navigare e, talvolta, manipolare le correnti a suo favore. Recentemente, si è assistito a un fenomeno curioso: alcuni membri del Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE), l’entità semi-ufficiale guidata da Musk con l’obiettivo dichiarato di snellire la burocrazia federale, stanno facendo ritorno, in modo discreto, alle sue aziende private.​

Prendiamo il caso di Marko Elez. Inizialmente allontanato dal Dipartimento del Tesoro a causa di post razzisti sui social media, Elez è stato successivamente reintegrato come dipendente del Dipartimento del Lavoro, con incarichi presso il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) e altre agenzie. Le sue mansioni attuali lo vedono coinvolto in sistemi sensibili legati al supporto infantile, Medicare, Medicaid e contratti dell’HHS. Questa rivelazione è emersa nel contesto di una causa legale che mette in discussione l’accesso del team DOGE a database federali sensibili.​

Apple Health vuole sostituire il medico con l’intelligenza artificiale? La nuova app Salute punta tutto sui dati

Apple non si accontenta più di tracciare passi, sonno e battito cardiaco. Il colosso di Cupertino sta lavorando a un restyling della sua app Salute che promette di fare molto di più: integrare un agente basato sull’intelligenza artificiale, progettato per replicare un medico. Un’idea che ha il potenziale di rivoluzionare la sanità digitale, ma anche di sollevare questioni etiche e legali enormi.

Secondo il rapporto che ha fatto emergere la notizia, l’obiettivo è chiaro: raccogliere dati dagli utenti – più di quanti già non ne immagazzini – per offrire raccomandazioni sanitarie personalizzate. Apple starebbe attualmente addestrando questo agente con l’aiuto dei propri dottori interni, il che suggerisce un livello di ambizione molto più alto rispetto ai tradizionali assistenti digitali. Se Siri, finora, ha avuto un ruolo marginale nella gestione della salute degli utenti, questa nuova IA promette di essere un vero e proprio coach sanitario virtuale, capace di suggerire diete, monitorare l’assunzione di cibo e fornire consigli sulla base delle abitudini quotidiane.

L’intelligenza artificiale sa tutto di te (e lo vende): il lato oscuro dei chatbot

L’idea che un assistente virtuale possa essere un amico fidato è una delle più grandi illusioni dell’era digitale. Dietro l’apparente neutralità di un chatbot si cela una realtà ben più inquietante: il 30% delle app di intelligenza artificiale più popolari condivide i tuoi dati con terze parti.

Abbiamo analizzato le pratiche di raccolta dati dei 10 chatbot più diffusi sull’Apple Store, da Google Gemini a DeepSeek, ChatGPT e altri. I risultati? Ogni chatbot raccoglie informazioni su di te, con una media di 11 tipi di dati per app su un totale di 35 possibili categorie. Alcuni arrivano a collezionare dettagli inquietanti, come la posizione precisa, lo storico delle ricerche e persino la tua lista contatti.

Jacob Helberg: Il Falco di Washington che mescola Cybersecurity, Trumpismo e Silicon Valley

Jacob Helberg è il tipo di personaggio che riassume in sé tutte le contraddizioni e le peculiarità della politica americana contemporanea: giovane, ebreo, apertamente LGBT, ex finanziatore democratico ora convertito al trumpismo e, soprattutto, un feroce falco anti-Cina.

Nominato sottosegretario di Stato per la crescita economica, l’energia e l’ambiente da Donald Trump, Helberg non è solo un tecnocrate con un passato accademico solido, ma anche un insider della Silicon Valley con connessioni profonde nel mondo delle big tech e della sicurezza informatica. E, come si conviene a una figura del genere, ha finanziato il ritorno di Trump..

Il futuro della pubblicità personalizzata: AI e il business delle inserzioni su misura

L’intelligenza artificiale non sta solo rivoluzionando il mondo del lavoro e della creatività, ma sta trasformando in profondità anche l’industria pubblicitaria. E se pensavi che gli annunci personalizzati fossero già abbastanza inquietanti, preparati: stanno per diventare ancora più subdoli, pervasivi e iper-mirate.

Nvidia, ha sperimentato pubblicità interamente generate dall’AI in collaborazione con colossi del settore come Unilever. Il concetto è semplice quanto diabolico: un’azienda carica una manciata di risorse creative e informazioni demografiche di base, dopodiché l’AI fa il resto, generando un numero infinito di varianti personalizzate per ogni singolo utente.

L’asse del caos: come la strategia occidentale ha saldato l’alleanza sino-russa e accelerato il declino dell’egemonia USA

Washington e Bruxelles, nel loro tentativo miope di contenere la crescita di Cina e Russia, hanno finito per ottenere esattamente il contrario: un’alleanza strategica tra Pechino e Mosca che sta ridefinendo l’ordine mondiale. La cosiddetta “asse della sovversione” – che include anche Iran e Corea del Nord – è in realtà un aggregato eterogeneo in cui solo la partnership sino-russa conta davvero. E, ironia della sorte, se non fosse stato per la politica aggressiva e sanzionatoria dell’Occidente, probabilmente Pechino e Mosca sarebbero rimaste più distanti.

Dopotutto, la Cina è un colosso industriale che ha sempre preferito l’Occidente come mercato e fonte di tecnologia. La Russia, invece, è una superpotenza energetica che si sarebbe accontentata di vendere petrolio e gas all’Europa. Ma le guerre economiche e le sanzioni imposte dagli USA e dall’UE hanno chiuso qualsiasi altra opzione. Mosca è stata costretta a dirottare il suo commercio verso Oriente, e Pechino ha trovato in Putin un partner strategico che, seppur ingombrante, è essenziale per la stabilità delle sue forniture energetiche e per la sicurezza geopolitica.

Drone Russo su Lago di Garda – Waldo: Sorveglianza Totale

Un drone di fabbricazione russa è stato avvistato vicino a Ispra, in provincia di Varese, violando una «no fly zone» altamente sorvegliata. Secondo il Corriere della Sera, il velivolo avrebbe sorvolato per circa una settimana la zona del Joint Research Centre della Commissione europea, sul lago Maggiore. Il Centro comune di ricerca europeo ha rilevato il drone grazie a un sistema sperimentale per individuare velivoli sconosciuti. A marzo sono stati registrati almeno cinque passaggi, provocando l’allarme sicurezza.

Benvenuti nell’era in cui ogni vostro movimento, ogni decisione, ogni interazione è potenzialmente registrata, analizzata e archiviata. Se pensavate che il concetto di “privacy” avesse ancora qualche significato, Waldo 3.0 potrebbe essere la prova definitiva che vi sbagliate. Questo modello di AI di rilevamento avanzato è in grado di identificare e tracciare oggetti, veicoli, persone e infrastrutture, dalle immagini satellitari a quelle catturate da un drone a pochi metri dal suolo.

Ma non si tratta solo di tecnologia all’avanguardia per il monitoraggio urbano, la sicurezza pubblica o la gestione delle emergenze. Il vero problema è che ogni innovazione come questa sposta l’ago della bilancia sempre più verso un controllo totale, normalizzando una sorveglianza che una volta sarebbe stata considerata fantascientifica.

Studio Ghibli vs OpenAI: il futuro dell’animazione nell’era dell’IA

L’industria creativa è sotto assedio e questa volta il fronte della battaglia è uno dei più iconici studi d’animazione giapponesi: Studio Ghibli. Dopo l’ennesima esplosione virale su internet, che ha visto gli utenti generare in massa immagini nello stile Ghibli con ChatGPT, il passo successivo sembra quasi inevitabile: una querela per violazione del copyright contro OpenAI.

Negli ultimi giorni, i social sono stati inondati da immagini che sembrano uscite direttamente dai film di Hayao Miyazaki, ma che in realtà sono il frutto di algoritmi avanzati e GPU al limite della fusione. Ci siamo trovati di fronte a un vero e proprio fenomeno di “Ghiblificazione”, con utenti che hanno trasformato tutto in arte nello stile dello studio giapponese: fotografie di famiglia, meme, marchi famosi e persino icone del cinema come Star Wars. Il risultato? Un misto di entusiasmo creativo e una tempesta legale all’orizzonte.

Il boom dell’IA è già finito? Ecco gli eventi che potrebbero riaccendere il mercato – Bar dei Daini

Il 2025 è iniziato con una doccia fredda per i titoli legati all’intelligenza artificiale. Dopo un 2024 esplosivo, la sostenibilità dell’enorme spesa in IA sta diventando un problema sempre più evidente, e i mercati hanno reagito di conseguenza. Aziende come Nvidia hanno subito correzioni significative, non solo per la frenata nell’entusiasmo sull’IA, ma anche per altri fattori macroeconomici e geopolitici. Tuttavia, secondo gli analisti di Morgan Stanley, il settore potrebbe ricevere un’iniezione di ottimismo grazie a una serie di eventi chiave previsti nei prossimi mesi.

Google e Meta saranno tra i principali attori a giocarsi il futuro dell’IA nel breve termine. L’evento Google Cloud Next, in programma dal 9 all’11 aprile, sarà l’occasione per approfondire la recente acquisizione di Wiz e il suo ruolo strategico nell’ecosistema Google Cloud Platform. Non si tratterà solo di sicurezza informatica, ma anche di nuove integrazioni IA che potrebbero accelerare l’adozione dell’AI tra le aziende.

Chatbot nelle campagne cinesi: rivoluzione agricola o nuovo oppio digitale?

L’intelligenza artificiale sta seminando un nuovo futuro nelle campagne cinesi. DeepSeek, una startup di Hangzhou, ha innescato una frenesia nazionale con i suoi modelli open source, spingendo persino gli agricoltori più conservatori ad abbracciare la tecnologia. Grazie a una connettività capillare e alla diffusione della telefonia mobile, milioni di abitanti delle zone rurali stanno scoprendo che un chatbot può essere tanto utile quanto un buon trattore.

Nelle province di Jilin e Guangdong, i contadini non si limitano più a scrutare il cielo per prevedere il tempo: chiedono direttamente ai chatbot consigli su quando seminare, come identificare parassiti o persino come accedere ai sussidi governativi. I grandi colossi tecnologici cinesi, come Tencent e Alibaba, hanno colto l’opportunità con una rapidità impressionante, lanciando modelli AI facili da usare e personalizzati per le esigenze rurali. Tencent ha perfino schierato un team dedicato con la missione “AI Goes Rural”, modificando i suoi algoritmi per riconoscere piante e animali o per interagire vocalmente con chi magari non ha molta familiarità con la scrittura digitale.

Perché non si possono cancellare libri, testi e musica dai modelli AI. Il segreto dei dati di addestramento

Il tema del copyright e dei diritti d’autore in relazione all’intelligenza artificiale è un argomento complesso che tocca questioni legali, etiche e creative, ma anche aspetti tecnici legati alla struttura stessa degli LLM. Con il rilascio di modelli di AI sempre più sofisticati, capaci di generare testi, musica, immagini e altri contenuti, il dibattito su come vengano utilizzati i dati per “addestrare” questi sistemi e le implicazioni per i detentori dei diritti su queste opere è di grande attualità.

Quando ci si domanda se sia possibile tentare di rimuovere libri, articoli, immagini, musica e quant’altro dai modelli di AI – come spesso richiedono i detentori dei diritti stessi – la risposta è che nella pratica è un task estremamente difficile e spesso impossibile da realizzare in modo efficace.

Licenze vs. Fair Use: il conflitto tra Europa e Usa sull’addestramento dell’AI

Sappiamo quanto siano fondamentali i dati per l’intelligenza artificiale. L’AI si nutre di dati che, per un certo verso, sono il carburante stesso degli LLM. Ma chi possiede i diritti su questi contenuti? Mentre le aziende tecnologiche accelerano lo sviluppo di modelli avanzati, il dibattito legale sulla proprietà dei dati e il diritto d’autore diventa sempre più acceso. Due visioni contrapposte emergono con forza: da un lato, l’approccio europeo, basato sulla necessità di autorizzazioni esplicite; dall’altro, il modello americano, che si affida al concetto di “fair use” (a meno di epici stravolgimenti provenienti dalle tante cause in corso tra editori e big tech dell’AI). Questa divergenza normativa non è solo una questione di diritto, ma riflette differenti filosofie su innovazione, equità e controllo del mercato digitale.

Guida definitiva ai colloqui di lavoro con ChatGPT: simulazioni e strategie per il successo

Prepararsi per un colloquio di lavoro non è mai stato così facile. Grazie a strumenti come ChatGPT e simili, i candidati sono ora in grado di simulare diverse tipologie di interviste, affinando le proprie competenze e guadagnando sicurezza.

AI Political Bias


Gli LLM stanno rimodellando il modo in cui accediamo ed elaboriamo le informazioni. Ma c’è un problema fondamentale che la maggior parte ignora: 𝗣𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮𝗹 𝗯𝗶𝗮𝘀. 

L‘AI Compass Score Test (link in basso) ha valutato 24 LLM principali (GPT-4, Claude 3, Llama 3 e altri) utilizzando 11 test di orientamento politico. 
Il risultato? Ogni singolo modello pendeva verso la sinistra libertaria. 

𝗣𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝘀𝘁𝗮 𝗮𝗰𝗰𝗮𝗱𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼?

FamousSparrow torna all’attacco: il gruppo filo-cinese di cyberspionaggio colpisce Usa, Messico e Honduras

Il mondo della cybersecurity è nuovamente in allerta: FamousSparrow, gruppo APT (Advanced Persistent Threat) allineato alla Cina, ha ripreso le proprie attività di cyberspionaggio, colpendo organizzazioni negli Stati Uniti, in Messico e in Honduras. Dopo un’apparente inattività di due anni, i ricercatori di ESET hanno scoperto nuove varianti della backdoor SparrowDoor e l’impiego, per la prima volta, del malware ShadowPad.

Boom dei consumi energetici. Come l’IAI sta rivoluzionando i Data Center in Europa

Ormai lo sappiamo, l’intelligenza artificiale sta trasformando il mondo a una velocità senza precedenti, ma questa rivoluzione tecnologica ha un costo energetico significativo. Secondo un recente report del BCG i data center europei stanno vivendo un vero e proprio boom di consumi energetici, spinti dalla crescente domanda di soluzioni AI. In un contesto in cui l’Europa punta alla sostenibilità, questo aumento pone sfide cruciali ma apre anche opportunità per innovazioni che potrebbero ridefinire il futuro del settore tecnologico.

Musk fonde X e xAI per creare l’impero definitivo dell’intelligenza artificiale

Elon Musk non smette mai di stupire e stavolta ha fatto una mossa che ridefinisce completamente il suo ecosistema tecnologico. Venerdì sera, con il solito tempismo da maestro della comunicazione, ha annunciato che la sua startup di intelligenza artificiale generativa, xAI, ha acquisito il social network X in un’operazione interamente azionaria. Il risultato? Una fusione valutata complessivamente 80 miliardi di dollari per xAI e 33 miliardi per X, che tradotto significa un’equity complessiva da 45 miliardi, al netto dei 12 miliardi di debiti della piattaforma social.

HPE scommette sull’AI: domanda di data center in crescita nonostante DeepSeek

​Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha recentemente riportato risultati finanziari che evidenziano una crescita significativa nel settore dei server, trainata dalla crescente domanda di soluzioni per l’intelligenza artificiale (AI). Nel quarto trimestre fiscale, HPE ha registrato un aumento del 32% nelle entrate dei server rispetto all’anno precedente, raggiungendo 4,71 miliardi di dollari .

Antonio Neri, CEO di HPE, ha sottolineato che l’azienda ha concluso l’anno fiscale con 2,4 miliardi di dollari in ordini legati all’AI, rispetto ai soli 100 milioni all’inizio dell’anno . Questa crescita esponenziale indica un mercato in forte espansione, con un pipeline di ordini in continua crescita.​

Il sogno imperiale di Trump: Monroe Doctrine 2.1 e la nascita della Super America

Nel 1823, James Monroe dichiarò il dominio degli Stati Uniti sull’emisfero occidentale, una sorta di avviso ai naviganti europei: niente più colonizzazioni nelle Americhe, a meno che non fossero già presenti. Un pretesto perfetto per giustificare l’espansione a stelle e strisce, dalla California al Texas, fino alle isole del Pacifico. Poi venne Theodore Roosevelt con la sua aggiunta: non solo l’America si sarebbe difesa, ma avrebbe anche interferito ovunque per evitare minacce ai suoi interessi. Era la legittimazione dell’imperialismo con la scusa della sicurezza nazionale.

Oggi, a distanza di due secoli, Donald Trump sembra pronto a rispolverare il concetto, aggiornandolo in un’ambiziosa Monroe Doctrine 2.1. Il nuovo obiettivo non è più soltanto il controllo delle Americhe, ma l’espansione globale in una logica da superpotenza assoluta. Canada come 51° stato, l’acquisto della Groenlandia, il “recupero” del Canale di Panama: non sono idee estemporanee, ma pezzi di un mosaico strategico molto più ampio.

Quando l’intelligenza artificiale diventa un’arma politica: OpenAI, Trump e la farsa del filtro Ghibli

All’inizio della settimana, la nuova funzione di generazione di immagini di OpenAI sembrava solo l’ennesima trovata per farci perdere tempo in modo divertente. Gli utenti di ChatGPT si sono scatenati con il filtro in stile Ghibli, trasformando tutto, dai gatti ai caffè mattutini, in adorabili capolavori animati. Poi è arrivato il giovedì, e la Casa Bianca ha deciso di rovinare la festa.

Sul suo account X è comparsa una foto di un detenuto in lacrime, un presunto trafficante di fentanyl e immigrato irregolare. Accanto, un’immagine palesemente generata dall’IA: un agente che ammanetta la donna in un’estetica inconfondibile, quella delle imitazioni Ghibli che hanno invaso il web. Nessuna attribuzione a uno strumento specifico, ma il segno di ChatGPT è evidente.

Migliori strumenti AI per modifica Video nel 2025

Scopri i migliori strumenti di Intelligenza Artificiale per la modifica video nel 2025! Questa pagina presenta tool AI per ottimizzare, automatizzare e migliorare i tuoi video, perfetti per editor e creativi. Esplora tutte le innovazioni che stanno trasformando il video editing!

Ue: 1,3 miliardi per AI, cybersecurity e competenze digitali

La Commissione europea stanzierà 1,3 miliardi di euro per la diffusione di tecnologie critiche di importanza strategica per il futuro dell’Europa e per la sovranità tecnologica del continente attraverso il programma di lavoro per l’Europa digitale (Digital) per il periodo 2025-2027 adottato oggi.

Genova capitale del Supercalcolo: un protocollo per il futuro digitale e l’AI

Genova compie un passo decisivo verso il futuro digitale e si afferma come centro nevralgico dell’High Performance Computing (HPC) in Italia. Con la firma di un protocollo d’intesa nazionale pubblico-privato, la città si consolida come ‘Capitale del supercalcolo’, rafforzando il proprio ruolo pionieristico nei computer ad alte prestazioni e nella gestione dei dati strategici. L’accordo, siglato al Great Campus degli Erzelli, sancisce un’alleanza tra istituzioni, industria e ricerca, con l’obiettivo di mettere a sistema le eccellenze scientifiche, tecnologiche e digitali del capoluogo ligure.

Alla firma del protocollo erano presenti il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione Tecnologica Alessio Butti, il presidente della Regione Liguria Marco Bucci e il vicesindaco reggente di Genova Pietro Piciocchi, insieme ai rappresentanti di importanti realtà istituzionali e industriali. Il documento, intitolato ‘Genova Capitale dell’High Performance Computing per la Ricerca Biomedica’, vede la partecipazione di Regione Liguria, Comune di Genova, Liguria Digitale, Confindustria Genova, CNR, Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), Università degli Studi di Genova, Leonardo, Istituto Giannina Gaslini IRCCS, Ospedale Policlinico San Martino IRCCS, Camera di Commercio di Genova, Mnesys e Raise.

Grazie a questa iniziativa, Genova punta a diventare un hub di riferimento nel trattamento e nell’analisi dei dati, con importanti ricadute in ambito industriale e imprenditoriale. Il ruolo centrale della città in questo settore è garantito dalla presenza di due supercomputer di ultima generazione: il Davinci-1 di Leonardo e il Franklin dell’IIT, ospitato da Liguria Digitale. Inizialmente focalizzati sulla ricerca biomedica, questi strumenti avanzati potranno essere impiegati in numerosi altri settori, rafforzando l’infrastruttura tecnologica della città.

Genova e la Liguria si confermano protagoniste nel supercalcolo, nella gestione del dato, nella ricerca biomedica e nello sviluppo di tecnologie avanzate”, ha dichiarato il sottosegretario Butti. “È esattamente il modello che vogliamo promuovere: un’alleanza tra pubblico, privato e ricerca, per costruire un’infrastruttura digitale solida, sicura e orientata al futuro”. Sulla stessa linea il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, che ha sottolineato l’ambizione di Genova di ospitare una delle quattro gigafactory europee dedicate all’intelligenza artificiale.

Il protocollo d’intesa segna quindi un momento strategico per il capoluogo ligure, aprendo le porte a nuove opportunità per il mondo della ricerca, delle imprese e delle istituzioni. L’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, ha evidenziato il valore di questa iniziativa, sottolineando come “High Performance e cloud computing, intelligenza artificiale sono le tecnologie che guidano l’attuale evoluzione dell’industria e della società. Il protocollo di oggi, che consente a Genova di ambire al ruolo di città di riferimento nell’ambito della digitalizzazione, è uno dei passi fondamentali per poter attrarre e mantenere sul territorio le competenze necessarie a garantire lo sviluppo nel lungo periodo”.

Genova si proietta così verso un futuro in cui il supercalcolo, i big data e l’intelligenza artificiale diventano pilastri della crescita economica e tecnologica. La firma di questo accordo rappresenta non solo un riconoscimento dell’eccellenza già esistente, ma anche un impegno concreto per rafforzare il ruolo della città nel panorama dell’innovazione globale.

Meta e l’ombra lunga dell’addestramento: i libri inediti nel mirino?

Se pensavi che la guerra sui dati fosse già abbastanza sporca, ecco un nuovo capitolo ancora più inquietante: Meta potrebbe aver addestrato i suoi modelli di intelligenza artificiale anche su libri non ancora pubblicati.

Il sospetto arriva dopo che The Atlantic ha lanciato un tool di ricerca nel database di LibGen, rivelando che la grande GAI (Grande AI Industriale) di Zuckerberg potrebbe essersi nutrita non solo di libri già disponibili, ma anche di opere inedite, probabilmente sottratte da piattaforme di distribuzione di copie avanzate come NetGalley ed Edelweiss.

L’autrice Maris Kreizman, scrivendo su Literary Hub, ha scoperto che il suo libro, in uscita il 1° luglio, era già nel dataset di addestramento di Meta. E qui sorge la domanda fatidica: come è possibile?

IA e Propaganda Politica

IA e propaganda politica: come l’Intelligenza Artificiale sta cambiando il gioco

Oggi vediamo un po’ come AI e Propaganda Politica sono legate a doppio nodo. Vi guiderò in un mondo fatto di realtà, ma anche di miti, di storie inventate, di persone senza scrupoli, di roba copiata o rubata e di una “montagna di m…a“.

Frequentate i social media? Avete contato quanti video, short e reel di quanto è bella la tecnologia cinese, di persone che fanno gesti eroici in paesi che ricordano Russia o Cina, delle auto e moto americane, di androidi Cinesi che vanno in bicicletta, di fallimenti di tecnologie europee o italiane, di violenza, canetti perduti e salvati?

E quanti commenti da haters vi arrivano oggi?
Questo è quello che accade quando ordini alle big tech di allentare i filtri.

Hayao Miyazaki contro l’AI: Studio Ghibli saccheggiato da OpenAI senza consenso?

L’ultima trovata dell’intelligenza artificiale ha colpito ancora, e stavolta nel mirino c’è uno dei giganti dell’animazione mondiale: Studio Ghibli. OpenAI ha recentemente lanciato un aggiornamento al suo generatore di immagini, permettendo agli utenti di trasformare foto e meme in disegni nello stile inconfondibile di Hayao Miyazaki. Il risultato? Una valanga di immagini Ghibli-style che hanno conquistato il web. Ma dietro l’entusiasmo si nasconde un problema serio: l’ennesimo sfruttamento senza consenso del lavoro di un artista da parte dell’AI.

Non è un mistero che Miyazaki, 84 anni, abbia sempre detestato l’uso dell’intelligenza artificiale nell’arte. Già nel 2016, vedendo una demo di animazione AI, aveva espresso disgusto, definendo il risultato “un insulto alla vita stessa”. Eppure, oggi il suo stile viene replicato su scala industriale da un modello di AI che potrebbe essere stato addestrato proprio sulle sue opere, senza alcuna autorizzazione. Studio Ghibli non ha ancora commentato ufficialmente, ma la questione è destinata a esplodere.

Il fenomeno Manus: come un’AI cinese sta affascinando la Silicon Valley e mettendo in discussione gli investimenti USA in Cina

La startup cinese che ha sviluppato Manus, un agente AI che sta spopolando negli Stati Uniti, è in trattative con investitori, tra cui importanti venture capital americani, per una nuova raccolta di fondi. Si stima che la valutazione dell’azienda raggiunga i 500 milioni di dollari, un aumento di cinque volte rispetto alla valutazione precedente. Nonostante l’attenzione che Manus ha attirato, il contesto geopolitico rende la situazione decisamente più interessante di quanto possa sembrare a prima vista.

Manus, sviluppato dalla startup Butterfly Effect, è un agente AI che compie operazioni come prenotazioni di viaggio o analisi finanziarie semplicemente navigando su siti web. Il prodotto ha fatto breccia tra sviluppatori e dirigenti tecnologici grazie al suo debutto avvenuto a marzo in versione beta. La vera sorpresa? Il suo successo sta arrivando in un periodo in cui gli Stati Uniti stanno esaminando con crescente sospetto gli investimenti in tecnologia cinese, soprattutto quelli legati all’intelligenza artificiale. La crescita esplosiva di Manus e il crescente interesse per i prodotti AI cinesi, come nel caso di DeepSeek, potrebbero cambiare le dinamiche dell’ecosistema tecnologico globale.

Nvidia in trattative per acquisire Lepton AI: l’espansione strategica nel mondo dell’intelligenza artificiale

Nvidia è attualmente in trattative per acquisire Lepton AI, una startup emergente nel campo dell’intelligenza artificiale, per una cifra che si aggira intorno alle centinaia di milioni di dollari. Questa mossa strategica segue l’acquisizione di Gretel, specializzata nella generazione di dati sintetici, sottolineando l’impegno di Nvidia nel rafforzare il suo ecosistema AI.

Lepton AI, fondata due anni fa, offre una piattaforma software AI cloud-native che fornisce accesso on-demand alle GPU NVIDIA Blackwell B200, ottimizzando l’orchestrazione dei carichi di lavoro per accelerare sia l’inferenza che l’addestramento. La piattaforma di Lepton si integra perfettamente con le soluzioni NVIDIA, offrendo agli utenti un’esperienza fluida e altamente efficiente.

Alibaba sfida l’intelligenza artificiale generativa con il lancio di Qwen 2.5-Omni-7B: l’AI mobile è finalmente realtà

Alibaba ha appena fatto un altro passo importante verso la solidificazione della sua posizione nel mondo dell’AI generativa, presentando il modello multimodale Qwen2.5-Omni-7B. Questo nuovo strumento non è solo una pietra miliare nella tecnologia AI, ma segna anche un cambio di paradigma: un’intelligenza artificiale avanzata ora disponibile per smartphone, tablet e laptop, strumenti quotidiani che fino a ieri erano lontani dall’idea di poter ospitare capacità simili. Con soli 7 miliardi di parametri, Qwen2.5-Omni-7B è stato progettato per funzionare su dispositivi mobili, rendendo l’AI avanzata accessibile a una gamma molto più ampia di utenti.

Il modello è in grado di gestire input di testo, immagini, audio e video, rispondendo in tempo reale con contenuti testuali o audio, un passo significativo verso la creazione di interfacce più dinamiche e fluide. Alibaba ha scelto di rendere Qwen2.5-Omni-7B open-source, mettendolo a disposizione su piattaforme come Hugging Face, GitHub di Microsoft e ModelScope di Alibaba. Un chiaro segnale di come la compagnia stia cercando di stimolare la collaborazione e l’adozione di questa tecnologia a livello globale. Inoltre, il modello è integrato nel Qwen Chat, una dimostrazione tangibile della sua applicabilità nei servizi di chat AI, un mercato che Alibaba non ha intenzione di lasciarsi sfuggire.

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