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Tencent accelera sulla nuova frontiera dell’intelligenza spaziale

La Cina sembra aver deciso che l’intelligenza artificiale non può restare confinata alle parole. Tencent, il colosso tecnologico di Shenzhen, ha iniziato a investire con decisione nei cosiddetti “world models”, sistemi capaci di simulare il mondo fisico in 3D. È la nuova ossessione dell’élite tecnologica globale, da Google DeepMind a xAI di Elon Musk, e promette di ridefinire il concetto stesso di intelligenza artificiale.

Guo Chunchao, a capo della divisione 3D Generation e World Modelling del team Hunyuan di Tencent, parla di “intelligenza visiva e spaziale reale”. In pratica, si passa dai modelli linguistici come ChatGPT a sistemi capaci di comprendere geometrie, distanze e interazioni fisiche. È come passare dall’arte di scrivere a quella di muoversi nel mondo. Non è poco.

Tencent e la doppia scommessa sull’intelligenza linguistica e spaziale

C’è una scena interessante che si ripete con inquietante regolarità: mentre l’Occidente si trastulla con dibattiti etici e loghi scintillanti sulle slide di conferenza, la Cina mette a segno colpi concreti. Tencent ha appena mostrato i muscoli con due innovazioni che non sono soltanto tecniche, ma strategiche. Da un lato il nuovo Hunyuan-MT-7B, un modello di traduzione che, con “solo” 7 miliardi di parametri, ha surclassato la concorrenza nei benchmark globali WMT25. Dall’altro HunyuanWorld-Voyager, un sistema che prende una singola foto e la trasforma in un ambiente tridimensionale navigabile, con tanto di point clouds esportabili e joystick in mano. È la fusione tra linguaggio e spazio, un connubio che annuncia un futuro in cui i modelli non saranno più solo testuali ma cognitivamente multimodali.

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