TSMC ha appena svelato un pezzo del futuro, ma non aspettarti che arrivi domani. Durante il North American Technology Symposium tenutosi a Santa Clara, il gigante taiwanese dei semiconduttori ha fatto brillare i riflettori sulla sua ultima meraviglia ingegneristica: il processo logico A14, dove “14” non è un numero magico ma l’unità di misura in angstrom. Tradotto per i non iniziati: 1,4 nanometri, la dimensione atomica in cui TSMC vuole costruire il futuro della computazione.
Chiariamolo subito: A14 non lo vedremo prima del 2028, ma questo non è un problema, è parte della coreografia. Perché? Perché mentre i competitor stanno ancora cercando di capire come rendere affidabile la produzione a 2 nanometri (il famigerato processo N2, che TSMC prevede di mettere in produzione quest’anno), loro si spingono oltre, ben oltre. È come se in Formula 1 uno ti dicesse che sta già testando il bolide del 2030 mentre tu ancora stai cercando di far funzionare le gomme di oggi.