In un mondo dove l’intelligenza artificiale sembra essere l’unico argomento di conversazione, Hyperbolic ha deciso di alzare la posta, raccogliendo ben 12 milioni di dollari in un round di finanziamento Series A. E chi lo ha fatto? Nientemeno che Variant e Polychain Capital, con una schiera di investitori che include Lightspeed Faction e Bankless Ventures. È come se avessero deciso di costruire un castello di sabbia in un mare di opportunità, ma con un budget decisamente più sostanzioso.

Ma cosa fa esattamente Hyperbolic? Immaginate un mercato decentralizzato per GPU, dove i fornitori possono monetizzare le loro schede grafiche inutilizzate mentre i locatari risparmiano fino al 75%. È come se avessero trovato il modo di far lavorare i computer durante l’ora di pranzo, mentre noi ci godiamo il nostro caffè. E non finisce qui: la loro piattaforma è alimentata da Hyper-dOS, un sistema operativo decentralizzato che promette di rendere il tutto ancora più affascinante.

E se pensate che sia solo un gioco da ragazzi, vi sbagliate. La loro innovativa tecnologia Proof of Sampling (PoSP) permette di elaborare oltre un miliardo di token al giorno. Sì, avete capito bene. È come se avessero inventato una macchina del tempo per i dati, consentendo a 30.000 utenti Web2 di accedere a risorse che sembravano impossibili da ottenere.

Ma chi sono i geni dietro questa meraviglia? Fondato da Jasper Zhang e Yuchen Jin, entrambi ricercatori nel campo dell’IA e della matematica, Hyperbolic si propone di colmare il divario tra Web2 e Web3 con soluzioni che promettono di semplificare flussi di lavoro frammentati. È come se stessero cercando di mettere ordine in una stanza piena di giocattoli sparsi, ma con un approccio decisamente più tecnologico.

E non dimentichiamo le parole sagge di Jesse Walden, partner di Variant: “Hyperbolic affronta il problema del ‘costo della fiducia’ nelle reti GPU decentralizzate senza compromettere le prestazioni.” È come se avessero trovato la ricetta segreta per una torta perfetta: un pizzico di innovazione, una dose abbondante di competenza e una spruzzata di umorismo.

Con questo nuovo finanziamento, Hyperbolic intende espandere il proprio team ingegneristico e scalare la propria piattaforma globale. E nel 2025, hanno in programma di lanciare la loro blockchain per facilitare la governance collettiva dell’infrastruttura IA. Insomma, stiamo parlando di una startup che non ha paura di sognare in grande.

In un’epoca in cui l’IA è sulla bocca di tutti, Hyperbolic si distingue come un attore audace e innovativo. Dopotutto, chi avrebbe mai pensato che le GPU potessero essere così sexy?