Nel sottobosco sempre più affollato dei modelli open-source per la programmazione, ogni settimana nasce un nuovo “game-changer”. Ma stavolta, con Devstral, ci troviamo davanti a qualcosa che non puzza di marketing da incubatore gonfiato. Sviluppato con la complicità o dovremmo dire la complicità tecnologica di All Hands AI, Devstral non è un’altra macchina da completamento codice. È un coding agent model, e sì, c’è una differenza sostanziale.

Qui non si parla di suggerirti la prossima riga di Python come un pappagallo drogato di GitHub Copilot. Qui si parla di risolvere veri problemi ingegneristici nel codice, dentro contesti vivi, con thread aperti, pull request, dipendenze rotte e legacy code che grida vendetta. Devstral entra in quel marasma e ne esce con una soluzione funzionante. In pratica, un dev che non si prende ferie e non chiede stock option.

La parola chiave è agentic coding. No, non è una buzzword da conferenza di startup, anche se suona così. Significa che Devstral è progettato per operare come parte attiva in pipeline intelligenti: strumenti come Sweep, OpenDevin o AutoCoder possono delegargli task interi, dalla lettura di una issue alla generazione di fix, test e commit commentato. Non è solo un assistente, è un collaboratore.

E la parte divertente? Funziona. Non “funzionicchia”, non è una tech demo con dieci prompt taroccati. Devstral, dati alla mano, surclassa gli altri modelli open – e qui non parliamo di GPT-4 o Claude 3 Opus, parliamo della giungla degli open-source: Codellama, Starcoder2, Deepseek… tutti ottimi esperimenti, ma alla fine, se vuoi qualcosa che ti porti code in prod e non solo coolness su HuggingFace, la scelta si restringe.

Ora, sul fronte hardware, la scusa del “eh ma ci vuole un datacenter per farlo girare” salta. Devstral è versatile: gira su una singola RTX 4090, oppure, se sei uno di quegli hipster con il MacBook M3 da 32GB, ti basta quello. Nessuna scusa. Nessuna GPU farm. Niente spinning up di cluster Kubernetes solo per fare un refactor. Hai un dev locale? Hai Devstral in locale.

E qui arriva la parte per cui il CTO medio spalanca il portafoglio: è open. Licenza Apache 2.0. Non c’è trappola. Non c’è “gratis ma con watermark”, non c’è API key che ti scatta alla centesima riga di codice. Lo prendi, lo modifichi, ci costruisci sopra il tuo codice agente che parla con Jira, GitHub e Slack. Oppure lo infili dentro il tuo IDE customizzato e lasci che risolva le issue del tuo team mentre loro fanno finta di partecipare alla stand-up.

Curiosità da bar: Devstral è già in test su issue GitHub reali, e no, non quelle preparate da qualche PR team. Ha risolto ticket veri, con dipendenze spezzate, documentazione assente e test che non passano dal 2021. Una roba che fa piangere un junior, e bestemmi… ehm, riflettere un senior.

Eppure Devstral esce vivo anche da lì. Non stiamo parlando di un modello autoreferenziale che scrive la funzione reverseString() per la centesima volta. Parliamo di real software engineering.

Non per caso, Devstral è già usato da tool agentici di nuova generazione, dove serve un cervello AI che sappia leggere stack trace, interpretare commit log, seguire conversazioni in issue tracker, e generare fix sostenibili. E lo fa con una comprensione “semi-simbolica” del codice: non si limita a predire token, ma mostra tratti di ragionamento, struttura, modularità. Cose che, diciamolo, pure molti team di sviluppo interi hanno smesso di cercare.

La morale della favola? Devstral alza l’asticella di cosa può (e deve) fare un modello open source per programmatori. Non un giocattolo, ma un alleato. Non una demo da conference, ma un tool da guerra. Il tutto senza costringerti a svendere la tua codebase a un API commerciale o a piegarti a vendor lock-in travestiti da open-core.

La fine dei developer? No. Ma forse l’inizio di una nuova era dove l’AI non ti suggerisce più “cosa” scrivere, ma fa direttamente il lavoro sporco.

E alla fine, diciamocelo: se il tuo team da 10 sviluppatori non riesce a fare quello che Devstral fa su una RTX 4090… forse è ora di rivedere qualche assunzione.