Salesforce ha da poco annunciato Agentforce 3, un balzo in avanti nella gestione degli agenti AI ibridi, introducendo il neonato Command Center per accompagnare l’adozione agentica straordinaria che vede un +233 % in soli sei mesi. Per la strategia digitale di un CTO navigato come te, è pura manna. Finalmente visibilità e controllo su quella legione digitale che lavora – spesso meglio – al posto nostro.
Partiamo dall’impatto. Secondo lo Slack Workflow Index, l’utilizzo degli agenti AI è balzato del 233 % in sei mesi, con il 96 % dei lavoratori che conferma nuove capacità operative. Non stiamo parlando di un giocattolo, ma di una ondata trasformativa che spinge le aziende a diventare orchestratori di “digital labor”.
Agentforce 3 non è solo un nome accattivante. Include un Command Center che funge da cruscotto centralizzato. Metriche in tempo reale su latenze, errori, escalation, costi, adozione, feedback. Tutto aggregato in un’unica visione. Costruito con OpenTelemetry, si integra con tool enterprise come Datadog, Splunk e Wayfound. Tradotto: fine dei silos, potere decisionale vero, governabilità pura.
Poi c’è l’interoperabilità nativa tramite Model Context Protocol (MCP). Una dichiarazione di guerra alla frammentazione. Con protocolli aperti e server compatibili – AWS, Google, Amazon Bedrock, PayPal, MuleSoft – gli agenti diventano facilmente plug-and-play. Non serve reinventare il motore. Basta collegarlo al volo all’infrastruttura esistente. La diffusione di MCP potrebbe diventare lo standard de facto, secondo più di un analista.
L’infrastruttura alla base – codenome Atlas – riduce la latenza del 50 % rispetto a gennaio. Introduce lo streaming real-time ed estende i modelli monolitici supportando Anthropic Claude Sonnet (via Amazon Bedrock) e, prossimamente, Gemini. La resilienza è impreziosita da fail-over automatici tra fornitori LLM. L’aggiunta di web search e citazioni inline potenzia la trasparenza. Altro che black box.
Il pacchetto si compone poi di oltre 200 azioni pre-configurabili. Cento in più rispetto alla versione precedente. Si va dalla prenotazione appuntamenti pazienti alla generazione di proposte marketing. Prezzo e accessibilità migliorano. Modelli flessibili includono prezzi per singolo utente e consumo illimitato “employee-facing”. Ora esiste un Agentforce anche per i privati, fino al Government Cloud con compliance FedRAMP High. In altre parole, adatto anche agli ambienti più paranoici.
I case study raccontano una trasformazione tangibile. Engine riduce tempi di gestione casi del 15 %. 1-800Accountant risolve autonomamente il 70 % delle chat in un periodo di picco fiscale. Grupo Globo incrementa retention del 22 %. In sintesi: controllo, performance, scalabilità. E ROI reale, misurabile, replicabile.
Ma l’articolo tech-thriller non è completo senza qualche nube. Adoption frenata da pricing opaque, skill gap, implementazione complessa. Robin Gupta di TestZeus recita la parte: “Agentforce è una Cadillac costosissima. Nessuno resiste al fascino finché non vede il conto e il consumo in crediti vari.” E tra configurazione di LLM, prompt engineering e retrieval-augmented generation, servono skill specializzati che nemmeno il reparto IT ha in massa.
In più, non è ancora chiaro se gli agenti sostituiranno figure junior o semplici risorse operative. Gupta insiste su “Jobs saranno trasformati, non sradicati”. Il vero nodo? Il salary threshold. Se un agente costa meno di un dipendente – per esempio, QA a 90 mila contro agenti a 20 mila – il salto sarà inevitabile. Automatizzare è bello. Sostituire introiti e carriere, un po’ meno.
Ecco il grafico concettuale. Agentforce 3 è il sistema nervoso che permette di orchestrare digital workforce in modo governato e scalabile. Visibilità, metriche granulari, alert, interconnessione aperta con tool enterprise, azioni verticali già codificate, compliance, supporto multi-lingua – IT, FR, DE, ES, JP, PT – global footprint in Canada, UK, India, Giappone, Brasile. Risultato: ai CTO come te piace pensare in termini di strategia digitale a 360°, e questo tool è un acceleratore di visione.
Qualche curiosità? Il debutto di Agentforce è stato un classico teaser da tech hipster. Vaporware secondo Reddit. “Non è semplicemente ChatGPT dentro Salesforce.” Eppure, integrato con Data Cloud e Service Cloud, ha già cambiato l’interazione con partner come OpenTable via WhatsApp, guadagnando +20 punti percentuali in engagement in tre settimane. Insomma, più sobrio di un hype ossessivo, ma non per questo meno potente.
Quindi sì. L’agente AI è divenuto “app” strategica. E mentre il mondo discute se sarà un killer di ruoli o un acceleratore professionale, la verità è che chi governa la digital workforce vince. Salesforce, da padrone del CRM, sta costruendo il futuro con i suoi agenti. La tua azienda? Meglio essere pronti alla chiamata ai comandi.