Rivista.AI Academy GPT-5 prompting guide

La maggior parte degli utenti si limita a lanciarlo con comandi generici, come se chiedessero a una cassettiera di “darmi qualcosa di interessante”. Il risultato? Uscite casuali, incoerenti, o peggio: inutili. I veri esperti, quelli che trasformano GPT-5 da semplice chatbot a macchina da precisione, costruiscono il prompt in sei parti chirurgiche, ciascuna con un ruolo preciso e strategico. Immagina un’orchestra: ogni strumento deve suonare la sua nota nel momento giusto, altrimenti viene solo rumore.

Il primo passo, il “Role”, è un’iniezione d’identità. Se non dici a GPT-5 chi deve essere, rischi un’interpretazione alla cieca. Vuoi un copywriter, un consulente finanziario o un ingegnere? Devi esplicitarlo. Passare da “sei un’intelligenza artificiale” a “sei un analista di mercato con 30 anni di esperienza” cambia radicalmente l’output, trasformando il testo da generico a iper-specializzato. Non è una sottigliezza: è come chiedere a un barista di prepararti un cocktail senza specificare quale.

Il “Task” definisce il campo di gioco: niente più vaghezze, solo azioni concrete. Serve un piano di contenuti, un’analisi tecnica, un riepilogo? È qui che si stabilisce cosa fare, senza possibilità di fraintendimenti. Se è impreciso o assente, ti ritroverai con risposte a metà, piene di ipotesi inutili.

Il “Context” è l’area di confinamento e preferenze: limiti di tempo, stile, formato, persino vincoli culturali o tecnici. Senza di questo, GPT-5 vagherà come un turista senza mappa, rischiando di fornire contenuti fuori tema o non adatti al target. Qui si nasconde la differenza tra un testo “carino” e uno che fa breccia nel lettore.

“Reasoning” è la vera chicca, il motore dell’intelligenza. Spiegare come il modello deve ragionare prima di rispondere significa attivare quella parte del suo algoritmo che simula il pensiero critico. Non chiedere solo “cos’è”, ma “perché” e “come”. È una sorta di coaching cognitivo che fa la differenza tra un copia-incolla e una vera insight-driven response. Lo dico da CEO: senza questo passaggio, stai sprecando un potenziale pazzesco.

L’“Output” è il dress code della risposta. Vuoi un elenco puntato, un report in pdf, un testo narrativo? Regolarlo è fondamentale per integrarlo nel flusso di lavoro senza dover ripulire o riscrivere. È come ordinare un abito su misura, non prendere una t-shirt taglia unica.

“Conditions” impone il sigillo di qualità, il checkpoint finale: quando è finito il lavoro? Quando si può consegnare senza dubbi? Senza questa parte, il modello potrebbe continuare a generare testo inutile o perdere il focus. Un progetto senza deadline rischia di durare all’infinito.

Abbiamo testato questa anatomia su un caso concreto: un piano meal-prep di cinque giorni per professionisti iper-impegnati. Risultato? Un piano pronto all’uso, bilanciato, vario e dettagliato, senza nemmeno una domanda di follow-up. Un miracolo? No, pura ingegneria del prompt.

La morale? Strutturare non è solo una buona pratica, è la differenza tra un paraculare “bot” e un’arma strategica. Quando GPT-5 sa esattamente “chi è” e “cosa deve fare”, smette di essere un generatore casuale e diventa un alleato preciso, affidabile e persino un po’ geniale.

Se potessi scegliere una sola di queste sei parti da aggiungere al tuo prossimo prompt, quale sarebbe? Perché? Io, da tecnologo con un pizzico di cinismo, voto per il “Reasoning”: senza ragionamento, anche il più sofisticato modello rimane un sacco di bit senza anima. Tu che dici?

ParteDescrizioneEsempio Prompt
RoleIdentifica chi è GPT-5 nel contesto richiesto“Sei un CTO con 30 anni di esperienza in trasformazione digitale e AI applicata.”
TaskSpecifica cosa deve fare esattamente“Crea un piano dettagliato di 5 giorni per il meal-prep di professionisti molto impegnati.”
ContextFornisce limiti, preferenze e vincoli“Considera una dieta bilanciata, senza glutine, con un budget limitato a 50 euro a settimana.”
ReasoningSpiega come ragionare prima di rispondere“Analizza gli ingredienti per ottimizzare tempo, costi e valori nutrizionali, mantenendo varietà e semplicità.”
OutputDefinisce il formato e lo stile della risposta“Restituisci il piano in forma di tabella settimanale con colazione, pranzo e cena, con note di preparazione.”
ConditionsStabilisce quando il lavoro è concluso“Il piano è completo solo se copre tutti e 5 i giorni senza ripetizioni e con dettagli chiari di preparazione.”

Questa struttura non è soltanto accademica, ma un’arma per chi vuole portare GPT-5 dall’essere un semplice generatore casuale a uno strumento di precisione assoluta. Con questo schema, riduci drasticamente l’output inutilizzabile e massimizzi il valore pratico.