Nel settembre 2025, un team internazionale di ricercatori provenienti dalla Technical University of Munich (TUM), Princeton University e Google Quantum AI ha annunciato una scoperta rivoluzionaria nel campo della fisica quantistica. Utilizzando il processore quantistico a 58 qubit “Willow” di Google, sono riusciti a creare e osservare per la prima volta una fase della materia precedentemente solo teorizzata: uno stato ordinato topologicamente di tipo Floquet.

Questa fase della materia, nota come “Floquet topologically ordered state“, emerge in sistemi quantistici che vengono periodicamente guidati nel tempo, un processo chiamato “Floquet engineering”. A differenza delle fasi di materia tradizionali, che si verificano in condizioni di equilibrio, questi stati esotici si manifestano solo quando il sistema è fuori equilibrio, rendendoli estremamente difficili da simulare con metodi classici.

L’esperimento ha permesso ai ricercatori di osservare in tempo reale i movimenti delle particelle lungo i bordi del sistema e la trasformazione dinamica di eccitazioni anyoniche, particelle esotiche che possono comportarsi in modi che sfidano le leggi fisiche convenzionali. Questi risultati non solo confermano teorie precedentemente speculative, ma aprono anche nuove strade per la progettazione di sistemi quantistici più robusti e resistenti agli errori.

La realizzazione di uno stato ordinato topologicamente di tipo Floquet rappresenta un passo fondamentale nella comprensione dei sistemi quantistici fuori equilibrio e dimostra il potenziale dei computer quantistici come laboratori per l’esplorazione di fasi della materia esotiche. Questa scoperta potrebbe avere implicazioni significative per lo sviluppo di tecnologie quantistiche avanzate, inclusi algoritmi di correzione degli errori e simulazioni di fenomeni fisici complessi.

L’uso del processore quantistico “Willow” di Google per osservare una nuova fase della materia segna una pietra miliare nella fisica quantistica, dimostrando che i computer quantistici non sono solo strumenti di calcolo, ma anche potenti mezzi per scoprire e comprendere nuovi aspetti dell’universo.

Google: https://quantumai.google/research?utm_source=chatgpt.com