Mira Murati ha annunciato ufficialmente Tinker, e l’ha presentato come la nuova API flessibile per il fine-tuning dei modelli linguistici. L’obiettivo è duplice: da un lato offrire a ricercatori e sviluppatori la possibilità di sperimentare con algoritmi e dati personalizzati senza doversi occupare dell’infrastruttura, dall’altro consolidare la missione di democratizzare l’accesso alla ricerca avanzata sull’intelligenza artificiale.
Con Tinker è possibile effettuare fine-tuning non solo su modelli più piccoli, ma anche su colossi a mixture-of-experts come il Qwen-235B-A22B, cambiando semplicemente una stringa nel codice Python. La promessa è quella di abbattere drasticamente la complessità di scalare da modelli “leggeri” a mostri da centinaia di miliardi di parametri. Tutto questo viene gestito come servizio gestito (managed service) all’interno dell’infrastruttura di OpenAI, che si occupa di scheduling, allocazione delle risorse e gestione dei fallimenti, sfruttando LoRA per ridurre i costi e condividere la potenza di calcolo tra più sessioni di training parallele.
L’API di Tinker espone primitive di basso livello come forward_backward e sample, che offrono il massimo controllo agli utenti più tecnici, consentendo di replicare la maggior parte delle metodologie di post-training oggi diffuse. Per rendere la vita meno ostica a chi non vuole reinventare la ruota, OpenAI ha rilasciato anche la Tinker Cookbook, una libreria open source con implementazioni aggiornate di tecniche di post-training.
Non è un esperimento isolato. Gruppi di ricerca prestigiosi stanno già utilizzando Tinker: il team Goedel di Princeton per allenare sistemi di dimostrazione di teoremi matematici, il gruppo di chimica computazionale di Stanford per task di ragionamento chimico, il laboratorio SkyRL di Berkeley per esperimenti su training asincroni multi-agente, Redwood Research per il reinforcement learning su modelli Qwen3-32B applicato a compiti complessi di AI safety e controllo.
Attualmente Tinker è in private beta. Ci si può iscrivere a una lista d’attesa, mentre le organizzazioni interessate possono richiedere l’accesso diretto. L’uso iniziale sarà gratuito, ma verrà introdotto un modello di pricing a consumo nelle prossime settimane.