Quando l’avvocato Steven Molo chiede a Ilya se «hai messo quei due screenshot nel tuo memo?», la risposta è un sì convinto.Quel memo di 52 pagine (Exhibit 19) è il documento centrale della rivolta interna contro Sam Altman. Non è un pamphlet improvvisato: è un dossier elaborato per mettere Altman all’angolo.
Ilya ammette che “la maggior parte, o tutti, li prendo da Mira Murati” (“Most or all … I get them from Mira Murati”) . Vuol dire che Mira ha fatto da custode, archivista, depositaria di ciò che secondo Ilya meritava attenzione. Questi screenshot non sono “prove scientifiche” ma tessere di una narrativa: scorci di conversazioni interne, messaggi tra Altman e Brockman, osservazioni, forse note riservate.
Quando viene chiesto perché non abbia inoltrato il memo all’intero consiglio, Ilya risponde che temeva che «Sam avrebbe trovato il modo di farli scomparire». In altre parole, il memo è stato condiviso solo con i membri indipendenti del board — Helen Toner, Tasha McCauley, Adam D’Angelo.
Questa censura interna è cruciale: il memo inizia con una frase pesante: «Sam exhibits a consistent pattern of lying, undermining his execs, and pitting his execs against one another». (Sam mostra un modello coerente di menzogne, sabotaggio dei suoi executivI e di mettere gli executive l’uno contro l’altro).
Ma cosa dicono gli screenshot? Non abbiamo il contenuto integrale alla mano (essendo parte di documenti coperti). Tuttavia, dalle testimonianze e dagli articoli emerge che quegli screenshot contenevano:
• Messaggi interni tra Altman e Brockman — Mira avrebbe fornito estratti che mostrano dinamiche relazionali difficili e contraddittorie. 
• Valutazioni personali su Altman: commenti, impressioni, magari note in cui Mira o altri esprimevano disappunto.
• Allegazioni non verificate che Altman avesse “creato caos” e messo persone gli uni contro gli altri — il memo cita che Altman avrebbe causato tensioni strutturali sul team. 
Va sottolineato che Ilya stesso afferma di non ricordare con precisione se “la maggior parte o tutti” gli screenshot derivassero da Mira — la memoria è offuscata.
Il cuore della questione: gli screenshot erano strumenti di potere, non prove inappellabili. Venivano utilizzati per costruire una “narrazione alternativa” che giustificasse l’allontanamento di Altman. Quando la deposizione chiede: “Eri attento a cosa includevi?” Ilya risponde che lo fu: “the way I wrote this document … I was pretty careful.”
Il memo e gli screenshot diventano armi — un documento inviato tramite link “scomparsa”, per evitare che Altman potesse esercitare una distruzione retroattiva di prove. E infatti il board, spinto dal dossier, vota per rimuovere Altman, salvo poi fare marcia indietro.
Quel che emerge è una guerra civile tecnologica. Mira Murati non è solo un testimone: in questo racconto diventa regista occulta, co‐autrice di una ribellione interna. Gli screenshot che ha dato a Ilya non sono un “cosa ha visto” innocente, ma il materiale con cui si forgia un colpo.
Source: https://www.lesswrong.com/posts/9mp6vBwxitoZcvDmG/ilya-sutskever-deposition-transcript?utm_source=chatgpt.com