iLe azioni Oracle hanno subito un calo violento mercoledì mattina, scendendo di circa cinque percento in apertura di contrattazioni, dopo che il Financial Times ha riportato che Blue Owl Capital non parteciperà al finanziamento da 10 miliardi di dollari per un enorme data center di intelligenza artificiale in costruzione in Michigan destinato a servire OpenAI . Questo episodio non è un semplice battito d’ali nel mercato, ma piuttosto un lampo che evidenzia quanto il settore stia diventando sensibile alla tenuta finanziaria di progetti infrastrutturali legati all’IA.
Blue Owl Capital, fino ad ora il partner finanziario più consistente di Oracle nello sviluppo di data center, ha deciso di ritirarsi dalle trattative poiché, secondo persone direttamente coinvolte nelle negoziazioni, i termini di locazione e di debito proposti per il progetto Michigan non erano competitivi rispetto a quelli che la società aveva ottenuto in passato con Oracle . Questo ritiro è diventato il catalizzatore immediato per il sell-off delle azioni Oracle, con il titolo che ha toccato livelli significativamente inferiori rispetto ai massimi di quest’anno .
Oracle ha cercato di tamponare i danni con una dichiarazione ufficiale in cui afferma che il progetto nel Michigan procede secondo i piani e che Related Digital, lo sviluppatore del sito, ha selezionato un nuovo partner azionario “migliore” da un gruppo competitivo di candidati, che in questo caso non includeva Blue Owl . Il portavoce Michael Egbert ha insistito sul fatto che le negoziazioni finali per l’accordo azionario stanno procedendo nei tempi previsti . Tuttavia, nei mercati finanziari queste affermazioni non hanno raffreddato i timori.Dal punto di vista tecnico e finanziario, la caduta del prezzo delle azioni riflette una crescente inquietudine degli investitori riguardo alla strategia di espansione di Oracle nel mercato cloud e AI, in particolare sui costi elevati e sul crescente indebitamento. Oracle negli ultimi trimestri ha annunciato spese in conto capitale molto superiori alle aspettative degli analisti, con il management che ha aumentato le previsioni di spesa per sostenere la costruzione di infrastrutture AI e data center su larga scala . Questo regime di investimenti intensivi ha generato dubbi sulla sostenibilità dei flussi di cassa e sulla capacità della società di mantenere un equilibrio tra crescita e redditività.Il mercato ha reagito con nervosismo non solo alle singole azioni di Oracle, ma a tutto il comparto tecnologico legato all’IA. Il Nasdaq ha perso terreno in concomitanza con la flessione di Oracle, Nvidia e altri titoli tecnologici, riflettendo una rotazione verso asset più difensivi e un ripensamento degli investitori sulle valutazioni elevate dei giganti dell’IA e del cloud.
Il ritiro di Blue Owl non è avvenuto in un vuoto regolatorio o politico. Parallelamente, il progetto di Saline Township ha affrontato anche resistenze locali e critiche legate a controversie ambientali e autorizzazioni accelerate, con proteste e richieste di maggiore trasparenza nelle fasi di approvazione da parte di autorità come la Michigan Public Service Commission . Queste dinamiche aggiungono uno strato di complessità politica a un’iniziativa infrastrutturale già audace sotto il profilo finanziario.La decisione di Blue Owl potrebbe avere ricadute più ampie nel settore dei data center per l’IA. L’uscita di scena di un partner di questo calibro evidenzia quanto i grandi progetti di infrastrutture AI siano esposti ai costi del debito, alle condizioni di leasing e alle percezioni di rischio da parte dei finanziatori. Se società di private capital come Blue Owl iniziano a considerare tali condizioni troppo onerose o poco attraenti, potremmo vedere un rallentamento di altri progetti simili o una maggiore selettività nei criteri di investimento, potenzialmente aumentando il costo del capitale per l’intero settore.
Gli analisti di Wall Street hanno reagito in modi diversi. Alcuni, come quelli di Piper Sandler, minimizzano il significato della mancata partecipazione di Blue Owl, sottolineando che la digital infrastructure rimane un verticale di crescita forte e competitivo e che il ritiro da un singolo progetto non dovrebbe essere interpretato come un giudizio sulla domanda di infrastrutture cloud o IA in senso lato . Altri osservatori finanziari, invece, vedono nella pressione sui titoli tecnologici un segnale più ampio di “stanchezza di Wall Street per il tema IA”, con gli investitori che chiedono ritorni più chiari e sostenibili su investimenti così imponenti
La narrativa dominante degli ultimi anni era che l’espansione delle infrastrutture AI fosse un gioco senza fine per i soldi e senza barriere di finanziamento. Institutioni finanziarie, venture capital e private equity hanno versato capitali in progetti AI come se fossero pozzi senza fondo, convinte che il ritorno futuro avrebbe giustificato l’esborso attuale. Il ritiro di Blue Owl rompe, almeno per un momento, questa illusione collettiva, ricordando al mercato che i progetti di data center da 10 miliardi di dollari non sono banali, e che le condizioni di finanziamento e i costi del debito contano eccome.
Un’altra curiosità degna di nota è che Blackstone, un altro gigante degli investimenti alternativi, è già stato menzionato come potenziale backer per rimpiazzare Blue Owl, sebbene al momento non ci siano accordi definitivi annunciati . Se Blackstone dovesse effettivamente entrare nel progetto, ciò potrebbe trasformare quella che ora è percepita come una battuta d’arresto in una nuova opportunità strategica di finanziamento, ridefinendo i rapporti di forza all’interno del segmento infrastrutturale AI.
La reazione delle azioni Oracle riflette molto più di una singola notizia negativa. È un punto di incrocio tra strategie di crescita aggressive, gestione del debito, percezioni di rischio dei mercati finanziari e l’evoluzione del panorama dell’IA aziendale. Gli investitori e gli osservatori del settore faranno bene a guardare oltre il titolo e considerare le implicazioni macroeconomiche e strutturali di questo evento, poiché potrebbe influenzare il modo in cui la prossima generazione di infrastrutture AI sarà finanziata e sviluppata.