L’Europa vive un paradosso strutturale che minaccia la sua competitività globale. Mentre il continente si propone come leader in sostenibilità, innovazione e digitalizzazione, le sue infrastrutture critiche immobiliari ed energetiche stanno affrontando un collasso silenzioso. Ciò che dovrebbe essere terreno fertile per il progresso tecnologico si è trasformato in un labirinto di permessi, carenza energetica e resistenza sociale. E il prezzo di questa contraddizione lo paga l’intera catena economica: dal consumatore finale all’investitore istituzionale, dalla startup di intelligenza artificiale all’operatore logistico.