Ada Lovelace, all’anagrafe Augusta Ada Byron, non era una scienziata da laboratorio. Era la Contessa di Lovelace, figlia del celebre poeta Lord Byron, e viveva nel cuore dell’aristocrazia inglese, tra velluti e biblioteche imponenti.

A differenza delle sue coetanee aristocratiche, Ada ricevette un’educazione rigorosa in matematica e scienza per volere della madre, che sperava di allontanarla dalle presunte inclinazioni “poetiche” del padre. Ma fu proprio l’unione di questa logica ferrea e di una sfrenata immaginazione a renderla unica.

Il suo status sociale le permise di accedere ai circoli scientifici e di ammirare le grandi innovazioni, come il telaio meccanico di Jacquard, che usava schede perforate per tessere disegni complessi. Questa visioneun macchinario che esegue istruzioni complesse tramite dei simboli fu la chiave per sbloccare il suo genio.