Il fatto che Elon Musk abbia deciso di entrare nel mercato più caldo dell’intelligenza artificiale, quello dell’agentic coding, con il lancio di grok-code-fast-1 non è una notizia qualunque, è un segnale di guerra commerciale e ideologica. La parola chiave è “agentic coding”, cioè la nuova frontiera dove i modelli non si limitano a suggerire righe di codice come un dizionario digitale per programmatori distratti, ma iniziano a comportarsi come sviluppatori semi-autonomi, capaci di risolvere task complessi e produrre software con un margine minimo di supervisione umana. È l’equivalente di passare dal navigatore satellitare che ti dice “gira a destra” all’auto che decide da sola dove andare per arrivare più in fretta.