C’era una volta il tempo in cui il problema delle notizie false si risolveva con un buon controllo delle fonti e un pizzico di sano scetticismo. Oggi, nell’era dell’intelligenza artificiale generativa, non basta più. Un volto può parlare senza aver mai mosso le labbra, una voce può dire cose mai pronunciate e un testo può sembrare autorevole senza che dietro ci sia una mente umana. Così l’Unione europea ha deciso di fare una cosa molto europea, cioè provare a mettere ordine. Questa volta con un’etichetta.