La Gran Bretagna, patria del pragmatismo anglosassone e dei treni che arrivano in ritardo con puntualità matematica, decide di lanciarsi nell’impresa più ambiziosa del XXI secolo: trasformare la medicina da reattiva a predittiva. Non un upgrade, ma un salto quantico. Lo fa attraverso Foresight, un nome che puzza di marketing più che di scienza, ma dietro cui si nasconde un progetto tanto visionario quanto disturbante: usare un’intelligenza artificiale generativa per prevedere chi si ammalerà, quando e di cosa, per poi intervenire in anticipo con terapie personalizzate. Futuristico? No, inquietante. Perché qui non si parla più di diagnosi precoce, ma di pre-destino clinico.
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Foresight sfrutta NVIDIA Jetson Orin per presentare una nuova soluzione di percezione 3D a 360 gradi
Foresight Autonomous ha annunciato mercoledì una svolta con lo sviluppo di Dragonfly Vision, la sua soluzione di percezione 3D a 360 gradi, basata sulla piattaforma NVIDIA Jetson AGX Orin, facendo salire le azioni nelle prime fasi degli scambi.
Grazie ad algoritmi avanzati e all’intelligenza artificiale, Dragonfly Vision consente una precisione e una copertura della superficie stradale senza precedenti, offrendo soluzioni rivoluzionarie e convenienti rispetto ai sistemi LiDAR tradizionali.
Utilizzando la notevole potenza di calcolo dell’intelligenza artificiale della piattaforma NVIDIA Jetson AGX Orin, Foresight può creare una soluzione completa per il rilevamento degli ostacoli, compreso il rilevamento di oggetti non classificati.
Il system-on-module NVIDIA Jetson AGX Orin viene utilizzato per accelerare progetti di agricoltura autonoma e macchinari pesanti e supporta fino a sei canali stereo per ottenere una copertura completa attorno a qualsiasi tipo di veicolo, ha affermato Foresight Autonomous.