Il dibattito pubblico sull’uso dell’intelligenza artificiale in contesti militari è passato rapidamente dalle aule universitarie ai titoli dei quotidiani grazie a Codice di guerra. Etica dell’intelligenza artificiale nella difesa di Mariarosaria Taddeo. Il saggio, pubblicato da Raffaello Cortina Editore, non si limita a una riflessione teorica: affronta il cuore pulsante di dilemmi concreti che riguardano la sicurezza nazionale, l’uso di armi autonome, il cyberspazio e le cosiddette guerre invisibili dei dati. La reazione della stampa non si è fatta attendere. Corriere della Sera, Il Giornale, Huffington Post, ANSA, SkyTg24, Il Sole 24 Ore e perfino Radio Rai 1 hanno messo sotto i riflettori una questione che fino a poco tempo fa sembrava confinata a specialisti di tecnologia e filosofia morale.
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Il paper“How AI Can Be a Force for Good – An Ethical Framework to Harness the Potential of AI While Keeping Humans in Control”, scritto da Mariarosaria Taddeo e Luciano Floridi e pubblicato nel volume “Ethics, Governance, and Policies in Artificial Intelligence” (Springer, Philosophical Studies Series, vol. 144, 2021), rappresenta uno dei contributi più influenti nella riflessione contemporanea sull’etica dell’intelligenza artificiale. Gli autori, due tra le voci più autorevoli nel campo della filosofia digitale e dell’etica computazionale, propongono un quadro teorico per comprendere come l’AI possa essere orientata verso il bene comune, pur mantenendo il controllo umano al centro del processo decisionale.