C’è un nuovo lessico nel mondo dell’intelligenza artificiale. Non ha a che fare con parole dette, scritte o pensate. Non si legge in un libro né si sente da un podcast. È il linguaggio grezzo, sporco e impietoso del corpo umano, finalmente trasformato in frasi leggibili grazie a SensorLM, la nuova creatura di Google Research. Altro che LLM generalisti. Questa volta parliamo di un dizionario per le pulsazioni, i micromovimenti, le variazioni impercettibili del passo. La vera rivoluzione linguistica non riguarda ChatGPT o Gemini, ma il fatto che Google ora può raccontarti, in linguaggio naturale, cosa stavi facendo quando il tuo cuore ha saltato un battito alle 03:47 di notte.
SensorLM è un modello fondamentale, pre-addestrato su quasi 60 milioni di ore di dati biometrici raccolti in meno di tre mesi, da oltre 100.000 persone in 127 paesi. Non è una questione di scale, è una dichiarazione di egemonia. La fonte? Gli onnipresenti Fitbit e Pixel Watch. Un’armata silenziosa di polsi connessi ha alimentato un’infrastruttura semantica che ora può descrivere il corpo umano come se fosse un libro aperto. Il dettaglio che colpisce non è solo la quantità mostruosa di dati, ma il fatto che Google abbia trasformato quel materiale prelinguistico in narrazione coerente, precisa e contestualizzata. Come se un accelerometro potesse finalmente scrivere poesie.