Paul Tudor Jones, il celebre gestore di hedge fund noto per aver previsto il crollo del mercato del 1987, ha recentemente lanciato un allarme inquietante: l’intelligenza artificiale (IA) rappresenta una minaccia esistenziale imminente per l’umanità. Durante un’intervista con CNBC, Jones ha condiviso le sue preoccupazioni, sottolineando che l’IA potrebbe causare la morte di milioni di persone se non adeguatamente regolamentata.
Jones ha partecipato a una conferenza privata con esperti di IA, dove è emersa l’ipotesi che ci sia una probabilità del 10% che l’IA possa portare all’estinzione di metà della popolazione mondiale nei prossimi 20 anni. Secondo uno dei partecipanti, solo un evento catastrofico con milioni di vittime potrebbe spingere la società a prendere sul serio i rischi associati all’IA.
Nonostante riconosca i potenziali benefici dell’IA in settori come l’istruzione e la sanità, Jones è preoccupato per la rapidità con cui queste tecnologie stanno avanzando e per la mancanza di investimenti significativi nella loro sicurezza. Ha evidenziato che, mentre le principali aziende tecnologiche hanno speso circa 250 miliardi di dollari nello sviluppo dell’IA nel 2024, meno di 1 miliardo è stato destinato alla sicurezza dell’IA.
Jones ha anche espresso timori riguardo alla diffusione di modelli di IA open-source, che potrebbero rendere accessibili conoscenze pericolose a individui malintenzionati. Ha sottolineato la necessità di un intervento governativo per regolamentare lo sviluppo dell’IA e prevenire potenziali disastri.
Le sue dichiarazioni si inseriscono in un dibattito più ampio sulla necessità di bilanciare l’innovazione tecnologica con la sicurezza e la responsabilità. Mentre l’IA offre opportunità senza precedenti, è essenziale affrontare proattivamente i rischi associati per garantire un futuro sicuro per l’umanità.
Per approfondire le dichiarazioni di Paul Tudor Jones, è possibile visionare l’intervista completa su YouTube: