Mentre i riflettori dei media generalisti si limitano a menzionare Abilene, Texas, come se fosse solo l’ennesimo cantiere tech in mezzo al nulla, chi ha orecchie per intendere — e un conto in banca legato alla rivoluzione AI — sa che Stargate è molto più di una joint venture infrastrutturale. È una dichiarazione di guerra tecnologica. Una sfida frontale a chi detiene oggi il controllo delle risorse computazionali mondiali. Un affare da 500 miliardi di dollari che ridisegna gli equilibri tra chipmaker, hyperscaler e i nuovi “costruttori di Dio”.
Nvidia, ovviamente, è il centro di gravità permanente. Il resto ruota attorno.
L’analisi di UBS non è solo una proiezione, è una scommessa colossale travestita da report. I numeri sono una droga per il mercato: 400.000 GPU GB200 nella sola fase attiva di Abilene, con un impatto economico che può tranquillamente sfondare i 25 miliardi di dollari se includiamo anche le infrastrutture di networking. Sì, 25 miliardi. Come dire: Stargate da solo potrebbe valere più dell’intero PIL dell’Ucraina.
Il cuore è semplice: OpenAI ha bisogno di potenza. Nvidia la vende. Oracle la affitta. Microsoft la media. CoreWeave fa il lavoro sporco. E dietro a tutto questo, si muove un’architettura d’interessi che ha poco a che vedere con l’open source e molto con il dominio industriale della mente artificiale.
OpenAI ha superato la soglia critica in cui il cloud Microsoft non basta più. E non per una questione di cortesia o compatibilità, ma perché Satya Nadella non è più in grado (o disposto) a offrire la potenza computazionale necessaria per supportare la visione di Altman. E quando il CEO della creatura più temuta dalla Silicon Valley afferma che a marzo e aprile sono stati costretti a rallentare ChatGPT per mancanza di GPU, la narrativa cambia tono: non è crescita, è sete. È fame. È escalation.
Nel frattempo, Oracle si gode il suo momento da underdog improvvisamente sexy. La fase 1 di Abilene, che include un cluster da 100.000 GPU, promette 2 miliardi in ricavi solo per Oracle Cloud Infrastructure. Per un’azienda che molti investitori consideravano irrilevante nel segmento AI, è un salto quantico. E mentre tutti sono distratti dalla solita triade GAFA, Ellison e soci preparano l’assalto finale: diventare l’alternativa credibile a AWS, Azure e Google Cloud… almeno dove serve potenza bruta al servizio dell’intelligenza sintetica.
Il punto più sottovalutato? La volontà di OpenAI di scendere nella pila tecnologica, appropriarsi dell’hardware, disintermediare i fornitori, e — in sostanza — diventare una Nvidia spirituale, oltre che un laboratorio di AGI. Stargate diventa allora un modo per costruire da zero un nuovo tipo di supremazia: hardware + software + modelli = egemonia.
Qualcuno ha detto verticalizzazione? Già, ma con un retrogusto militare-industriale. Stargate non è solo un progetto, è un’infrastruttura strategica. Il Pentagono ci starà guardando. I cinesi pure. E chiunque pensi che la “compute race” sia solo una lotta tra nerd, probabilmente ignora che il vero oro del XXI secolo è l’accesso diretto ai cicli di clock.
Ecco perché Nvidia è al centro. Non solo per la leadership tecnica dei suoi chip, ma per il monopolio psicologico che ha costruito. Se oggi dici “AI infrastructure”, dici Nvidia. E UBS sa bene che ogni GPU GB200 messa in campo è un frammento di dominio. 400.000 frammenti fanno un impero.
C’è qualcosa di beffardo nel fatto che tutto questo stia accadendo in Abilene, una città da 125.000 anime nel cuore del Texas. Ma è perfetto. Perché nel capitalismo terminale non costruisci i tuoi santuari AI a San Francisco, ma nel mezzo del deserto, lontano dai giornalisti, vicino all’energia, alla logistica e alla discrezione. Gli imperi digitali non amano la luce del sole. E Stargate non fa eccezione.
Intanto, mentre Wall Street impazzisce a calcolare i multipli di marginalità GPU, il resto del mondo continua a parlare di prompt e di chatbot. Nessuno si chiede davvero: chi controlla l’energia neurale? Chi decide quanto può pensare un modello? Chi ha il polso sul bottone dell’accelerazione?
Spoiler: sono in pochi. E sono già tutti dentro Stargate.
Come diceva T.S. Eliot, “Tra il desiderio e lo spasmo… cade l’ombra”. In questo caso, tra la domanda e il calcolo… cade Nvidia. Ma non cade in basso: cade in tasca.