Nel mondo dell’energia, dove ogni chilowattora conta e ogni blackout è un disastro annunciato, l’intelligenza artificiale non è più un’opzione futuristica: è una leva strategica, concreta e già in azione. Parola di Nicola Lanzetta, Direttore di Enel Italia, intervenuto al convegno “Generative Tomorrow AI” organizzato da Deloitte.
“La tecnologia non è solo un supporto: può e deve essere l’acceleratore decisivo della transizione energetica”, ha dichiarato Lanzetta. E se detto da chi gestisce una delle principali utilities del Paese suona come una dichiarazione d’intenti, nella realtà di Enel è già cronaca.
Da anni, infatti, il gruppo ha innestato l’intelligenza artificiale nel cuore pulsante delle proprie operazioni: oltre 250 progetti attivi legati all’AI, che spaziano dalla produzione alla distribuzione, passando per i mercati energetici e i servizi avanzati al cliente. Un catalogo tecnologico che farebbe invidia a una startup della Silicon Valley, ma con il vantaggio di poter contare su infrastrutture reali e milioni di clienti.
E qui arriva il punto cruciale: non si tratta di fantascienza o suggestioni da keynote, ma di applicazioni che, dati alla mano, rendono il settore energetico più resiliente ed efficiente. Dalle reti intelligenti che prevedono i picchi di consumo, agli algoritmi che ottimizzano la manutenzione degli impianti, fino ai sistemi che personalizzano le offerte per il cliente finale: l’intelligenza artificiale si infiltra silenziosamente in ogni snodo della catena del valore energetico, portando benefici concreti.
“Le persone restano al centro di ogni processo di business”, ha sottolineato Lanzetta, quasi a voler ricordare che, per quanto intelligente possa essere un algoritmo, l’energia vera continua a essere quella umana: quella dei tecnici, degli ingegneri, degli analisti e di chi ogni giorno lavora perché la transizione ecologica non resti sulla carta.
E così, mentre il mondo dibatte su AI buone o cattive, Enel dimostra che l’intelligenza – se ben guidata – può diventare energia trasformativa, nel senso più letterale del termine.
