Lunedì scorso Sam Altman ha messo in mostra la sua strategia “Everything Everywhere All at Once” per OpenAI, e non stiamo parlando di un titolo di film ma di una vera e propria offensiva multipiattaforma sull’intelligenza artificiale. La giornata è iniziata con un annuncio a sorpresa: OpenAI collaborerà con Advanced Micro Devices per sfruttare i loro chip AI. Il risultato immediato? Il titolo AMD è schizzato del 24 per cento, e si può scommettere che Jensen Huang, CEO di Nvidia, abbia alzato un sopracciglio con la grazia di un gatto infastidito. Nvidia resta il principale fornitore di chip per OpenAI, ma vedere un concorrente incassare qualche affare non è mai piacevole, anche se lontano anni luce.
La strategia di Altman non si limita all’hardware. Sul palco dell’OpenAI DevDay, ha rivelato una novità potenzialmente rivoluzionaria: ora gli utenti di ChatGPT possono interagire con app direttamente all’interno del chatbot. Zillow, Canva, Figma, Expedia e Spotify hanno già detto sì, e la lista crescerà. La dimostrazione era chiara: vuoi informazioni su una casa? Puoi interrogare Zillow attraverso ChatGPT, ricevere dati e chiedere spiegazioni, senza lasciare la chat. In pratica, Altman sta costruendo qualcosa che assomiglia a un super app, il sogno irraggiungibile delle tech company americane da anni, e magari Elon Musk sta scuotendo un robot in ufficio per rabbia.
Le domande però restano: gli sviluppatori di app trarranno davvero vantaggio dall’integrazione? Se ChatGPT diventa il portale principale, gli utenti potrebbero evitare di accedere direttamente alle app, riducendo il traffico e le opportunità pubblicitarie. Zillow sembra sereno: si presenta come “l’unica app immobiliare in ChatGPT”, una mossa di marketing chiara. OpenAI promette che ChatGPT suggerirà app “quando sono rilevanti”, così chi cerca una casa vedrà Zillow, chi cerca musica troverà Spotify, e chi sogna vacanze vedrà Expedia.
Il valore per il consumatore è più sfumato. Creare playlist su Spotify tramite ChatGPT è comodo, ma non cambierà radicalmente l’esperienza quotidiana. Per i viaggi, però, un motore di ricerca integrato con Expedia potrebbe semplificare le ricerche rispetto ai siti tradizionali. Nel complesso, è un segnale potente: ChatGPT non vuole essere solo un assistente, vuole diventare il portale principale della vita digitale, trasformando il modo in cui interagiamo con il mondo online.
Intanto, nel settore telecom, Verizon ha deciso di rivoluzionare la sua leadership senza preavviso. Hans Vestberg è stato rimosso da CEO, sostituito da Daniel Schulman, ex CEO di PayPal. Gli investitori avrebbero dovuto gioire, visto che Verizon ha perso abbonati di fascia alta negli ultimi due trimestri, ma il titolo è crollato del 5 per cento. L’aria del cambiamento non sempre è positiva per il mercato. Schulman porta con sé un curriculum interessante: AT&T negli anni ’80 e ’90, un passaggio breve a Priceline, Virgin Mobile USA, Sprint Nextel e poi otto anni a capo di PayPal, dove i ricavi sono passati da 9,2 miliardi a quasi 30 miliardi. Insomma, qualcuno con un certo fiuto per i numeri e le strategie digitali.
Curiosità interessante: se Altman sta costruendo il super app definitivo, Schulman sembra pronto a spingere Verizon verso un nuovo modello di telecom digitale, forse più vicino a un ecosistema di servizi che a un semplice operatore telefonico. Il contrasto tra i due mondi è affascinante: da un lato l’AI che diventa centro della nostra vita digitale, dall’altro un colosso delle telecomunicazioni che cerca di reinventarsi nel mercato stagnante degli abbonamenti.
Il vero punto non è chi vince oggi, ma chi riuscirà a trasformare il concetto di piattaforma in una leva di controllo sull’esperienza utente. ChatGPT che diventa il portale principale della nostra vita digitale non è fantascienza: è la prossima inevitabile rivoluzione, con tutti i rischi e i benefici che ne derivano. Nel frattempo, le aziende devono scegliere se essere integrate o ignorate, e gli utenti stanno per avere la possibilità di sperimentare una forma di “super app” senza nemmeno accorgersene.
Altman sta orchestrando una partita a scacchi in più dimensioni: chip, app, super app, esperienza utente. Ogni mossa è studiata per aumentare il controllo sul futuro digitale, e ogni competitor che ride oggi potrebbe pentirsi domani. NVIDIA, AMD, Spotify, Zillow, Expedia: tutti pedine e protagonisti di un ecosistema che si sta formando sotto i nostri occhi, pronto a ridefinire la nostra relazione con la tecnologia. Se il futuro della vita digitale sarà tutto dentro ChatGPT, allora Altman sta vincendo prima ancora che la partita inizi.