AI agents hanno smesso di essere solo un concetto astratto o un esperimento da laboratorio. Ora le aziende di intelligenza artificiale puntano a renderli davvero utili per utenti e professionisti. Anthropic ha annunciato Skills for Claude, un sistema di “cartelle” contenenti istruzioni, script e risorse che Claude può caricare per diventare più intelligente su compiti specifici, dal lavoro su Excel al rispetto delle linee guida del brand. Gli utenti possono anche creare Skills personalizzate, utilizzabili su Claude.ai, Claude Code, API e SDK, con aziende come Box, Rakuten e Canva già a bordo.

Brad Abrams di Anthropic sottolinea che Skills non mira a benchmark arbitrari, ma a far sì che Claude svolga bene compiti reali nel contesto di ciascuna azienda. Un esempio concreto: usando la Skill PowerPoint, Claude ha creato presentazioni “ben formattate e facili da digerire” sulle performance di Haiku 4.5 sul mercato. L’obiettivo è ridurre la necessità di prompt perfetti o di ricordare il contesto passato ogni volta.

La mossa segue la strategia generale di big tech come OpenAI, Google e Microsoft, che da anni investono su agenti AI realmente utili, passando da prototipi a strumenti di produzione. Anche OpenAI ha recentemente presentato AgentKit al DevDay, con strumenti per portare agenti dal prototipo all’uso reale, con esempi concreti come Albertsons, che usa un agente personalizzato per ottimizzare le vendite di gelati.

La guerra degli agenti AI è più concreta che mai: non si tratta più di promesse futuristiche, ma di strumenti pronti a fare il lavoro sporco al posto nostro. Chi rimane fermo rischia di perdere il treno mentre Claude, ChatGPT e compagnia iniziano a fare sul serio