Jensen Huang, CEO di Nvidia, torna in Corea del Sud dopo quindici anni con l’aria di chi non si limita a fare una visita di cortesia. La sua agenda è chiara: consolidare la posizione di Nvidia come hub globale dell’AI industriale e costruire ponti tra Silicon Valley e Seoul, dove giganti come Hyundai, Samsung, SK e Naver stanno già correndo verso un futuro sempre più automatizzato. Durante il vertice APEC 2025, l’annuncio di una partnership ampliata tra Nvidia e il governo sudcoreano ha segnato una tappa cruciale: la Corea del Sud non vuole limitarsi a importare tecnologia, vuole diventare un nodo centrale nella rete globale dell’intelligenza artificiale fisica.

Il tempismo non è casuale. Pochi giorni prima, gli Stati Uniti hanno siglato accordi tecnologici con Giappone e Corea del Sud per rafforzare legami strategici su semiconduttori, AI, quantum computing, biotecnologia e 6G. La Corea del Sud, da parte sua, assicurerà oltre 260.000 GPU Nvidia di ultima generazione. Circa 50.000 di queste saranno dedicate a iniziative pubbliche, tra cui modelli di AI nazionali e un data center AI governativo, mentre le restanti più di 200.000 GPU alimenteranno Samsung, SK, Hyundai Motor Group e Naver, dando vita a innovazioni industriali guidate dall’AI e allo sviluppo di modelli specifici per settore.

Samsung e Nvidia non parlano solo di hardware: l’AI Megafactory annunciata punta a inserire l’intelligenza artificiale in ogni fase della produzione di semiconduttori, dispositivi mobili e robotica. Oltre 50.000 GPU Nvidia e la piattaforma Omniverse formeranno una rete intelligente capace di analizzare, predire e ottimizzare la produzione in tempo reale. La partnership venticinquennale tra le due aziende ora spinge anche sul fronte HBM4, memoria di nuova generazione progettata per alimentare applicazioni AI future.

Il concetto di AI-RAN, sviluppato congiuntamente da Nvidia, Samsung e tre operatori telecom coreani, promette di rivoluzionare le reti mobili combinando base station con AI per migliorare prestazioni e ridurre consumi energetici. Il nuovo accordo prevede lo sviluppo di AI-RAN di prossima generazione e di un testbed globale, aprendo la strada a infrastrutture intelligenti che vanno oltre la semplice connettività.

Hyundai non rimane a guardare. L’alleanza con Nvidia punta a costruire infrastrutture AI per mobilità autonoma, smart factory e robotica. Cinquantamila GPU Blackwell saranno dedicate a training, validazione e deployment di modelli AI integrati, mentre nuovi centri di ricerca rafforzeranno il settore della Physical AI in Corea del Sud. Huang non usa mezzi termini: AI sta rivoluzionando ogni settore e, secondo lui, Hyundai è pronta a guidare l’innovazione nella mobilità multitrilionaria del futuro.

SK Group punta invece a costruire il primo cloud industriale AI guidato da un’azienda privata in Asia, sfruttando piattaforme di simulazione e digital twin Nvidia. Questo cloud aprirà accesso a governo, istituzioni pubbliche e startup domestiche, creando un ecosistema industriale basato su dati e intelligenza artificiale reale. Naver, con la sua piattaforma Physical AI, mira a connettere il mondo digitale con quello fisico, applicando AI in settori complessi come semiconduttori, cantieristica navale, energia e biotecnologia.

Il filo conduttore tra queste iniziative non è casuale: l’AI non è più confinata ai data center, ma entra fisicamente nelle fabbriche, nei veicoli, nelle reti e negli impianti industriali. La fusione tra AI e hardware, visibile in ogni partnership con Nvidia, rappresenta la nuova frontiera del progresso tecnologico, dove software e semiconduttori convergono in sistemi intelligenti capaci di auto-ottimizzarsi.

L’onda delle partnership non si limita alla Corea del Sud. In tutto il mondo, Nvidia collabora con Eli Lilly, Palantir, Uber e Joby Aviation, rafforzando il suo ecosistema e ribadendo che l’AI non è una moda passeggera, ma la nuova infrastruttura critica dell’economia globale. La reazione dei mercati non si è fatta attendere: Nvidia è diventata la prima azienda quotata a superare i cinque trilioni di dollari di capitalizzazione, un traguardo che segna non solo la fiducia degli investitori, ma anche la leadership strategica nella corsa globale all’AI industriale.

La visita di Huang e le partnership annunciate segnano una svolta per la Corea del Sud, proiettando il Paese in prima linea nell’AI industriale e fisica. Le GPU, le fabbriche intelligenti, i cloud industriali e i veicoli autonomi sono più di innovazioni tecnologiche: sono segnali chiari di come la fusione tra hardware e software stia ridefinendo la competitività globale. In un mondo dove l’AI è al tempo stesso piattaforma e prodotto, la Corea del Sud sembra pronta a giocare un ruolo da protagonista, con Nvidia come alleato strategico e catalizzatore di un ecosistema industriale che promette di non lasciare spazio ai ritardatari.