Immagina il salotto degli Ellison a capodanno (o meglio, a Ringraziamento): da una parte il titolo Oracle che balla come su un campo da vela in burrasca, dall’altra il figlio David che sogna di mettere le mani su Warner Bros Discovery. Non è fantascienza aziendale: è il copione che Larry e David Ellison stanno recitando, e la posta in gioco è gigantesca – non solo in dollari, ma anche in ambizione strategica.

Negli ultimi sei settimane Oracle non ha fatto sconti al mercato. Il prezzo delle azioni è precipitato, scalfendo parte del monte-ricchezza di Larry Ellison, il quale possiede circa il 41 % del capitale. Le oscillazioni non sono semplici numeri: dietro ci sono prestiti personali garantiti da azioni. In un documento ufficiale risulta che a metà settembre Ellison aveva impegnato 346 milioni di azioni Oracle come collaterale per indebitarsi e finanziare “impegni aziendali personali esterni”. Poco più di un anno prima aveva già impegnato 277 milioni di azioni, segno che il ricorso al leverage non è un vezzo, ma una strategia attiva.

È proprio qui che entra in scena la media-melodia: il figlio David, con la sua Skydance Media, ha puntato Paramount nel tentativo di acquisire Warner Bros Discovery (WBD). Il piano, confermato da fonti come il Wall Street Journal, è ambizioso un’offerta per l’intera WBD, con il sostegno finanziario di Larry. Non è solo un capriccio di padre e figlio: potrebbe essere la fusione di due mondi, cloud e media, in un’unica entità potente, guidata dalla visione tech di Ellison senior e dalla spinta creativa di David.

Tuttavia, non è detto che questo sogno abbia un lieto fine senza insidie. Il prezzo di Oracle è stato un pendolo: è esploso dopo annunci cloud massicci, soprattutto legati all’AI e a un presunto mega-accordo con OpenAI. Quel balzo ha riempito di ossigeno il patrimonio di Larry, forse dandogli fiducia per immaginare di sostenere una mega-offerta su WBD. Ma la discesa successiva ha eroso quel margine. Secondo The Information, la perdita in valore delle sue azioni potrebbe aver complicato la capacità di impegnare capitale in modo sicuro.

C’è anche un’altra variabile sul tavolo: il board di WBD guidato da David Zaslav. Non è detto che voglia vendere il suo impero tutto in una volta a Paramount Skydance. Una soluzione intermedia potrebbe essere favorita: la vendita di parte dell’azienda (streaming, studio di produzione) o la separazione delle attività legacy (canali TV, reti via cavo). Questo permetterebbe a Zaslav di restare in sella. E poi, ovviamente, ci sono potenziali concorrenti: report dicono che anche Netflix e Comcast si starebbero muovendo, perché non tutti stanno puntando su un’acquisizione totale.

Dal punto di vista regolatorio, il mix è intrigante. Il legame di Ellison con figure politiche influenti è noto: chi specula pensa che, per una fusione così rilevante, la sua posizione (e le sue relazioni) potrebbero dare un vantaggio in termini di approvazione antitrust. Non un jolly garantito, ma certamente un asso che non si può ignorare.

Ora, consideriamo il rischio. Larry non è uno sprovveduto: un prestito gigantesco garantito su azioni che fluttuano non è cosa da poco. Se Oracle dovesse continuare a oscillare, la leva finanziaria diventerà un fardello. E comprare WBD non è un gioiello senza problemi: metà del suo business (ragionevolmente, il segmento TV legacy) è in declino, e l’integrazione con Paramount non sarà semplice. Potrebbe rimanere con un asset pesante, costoso da gestire, con debito e con la pressione di un bid che potrebbe non andare a buon fine.

Quindi, cosa sta pensando Larry, a 81 anni (sì, lo fa ancora)? Forse si chiede se questa mossa sia davvero il capolavoro che lui il visionario cloud-tech ha sempre voluto scrivere. O forse, più prosaicamente, sta cercando di usare al massimo la potenza della sua fortuna per influenzare due industrie.

Nel salotto degli Ellison, si discute di fusione, debito, patrimonio e potere. Ma sotto la superficie brillante di questo grande colpo mediatico, c’è una domanda molto più pericolosa: quanto di questo è innovazione, e quanto è una scommessa egoistica su se stessi?