Bending Spoons, società tecnologica italiana con sede a Milano, ha deciso di acquistare AOL da Yahoo, che è controllata dal fondo Apollo Global Management. L’operazione è finanziata da un pacchetto debitorio pari a circa 2,8 miliardi di dollari per supportare l’acquisizione e ulteriori investimenti futuri. Il valore stimato della transazione è circa 1,4-1,5 miliardi di dollari. AOL vanta ancora una base consistente di utenti attivi (circa 30 milioni/mese e 8 milioni/giorno) secondo Bending Spoons.
L’operazione si inserisce in una strategia più ampia di acquisizioni da parte di Bending Spoons: ad esempio ha recentemente acquistato società come Brightcove, WeTransfer e altri asset tecnologici statunitensi in declino.
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La notizia è semplice nella sua brutalità: la milanese Bending Spoons ha annunciato l’acquisizione di Vimeo per 1,38 miliardi di dollari, un’operazione in contanti che porta il prezzo per azione a 7,85 dollari e che trasformerà Vimeo in una società privata. Questo è il tipo di mossa che parla più di strategia opportunistica che di semplice filantropia industriale.
Il prezzo offerto rappresenta un premio sostanzioso rispetto al mercato: circa il 91 percento sopra la media delle ultime 60 giornate di scambio. Pagare quasi il doppio rispetto a quello che il mercato aveva “pronosticato” nel breve termine è una dichiarazione d’intenti. In termini pratici significa che Bending Spoons sta comprando non tanto ricavi stabili quanto capacità tecnologica, contratti enterprise, e una base di utenti che può essere riposizionata sotto una nuova narrativa di prodotto e AI.