Reduce dal fervore di COP30 a Belém, dove promesse, impegni e qualche inevitabile selfie politico hanno riempito i corridoi senza che fosse possibile adottare alcuna road map concreta, questa volta a tornare al centro del dibattito climatico è l’Australia, con un messaggio sorprendentemente compatto da parte delle sue grandi compagnie energetiche: puntare sulle rinnovabili non è solo sostenibile, è l’unica mossa sensata per evitare bollette stellari e un crash energetico da manuale. E visto che metà del Paese ancora dipende da centrali a carbone anziane come un modem 56k, la questione è leggermente urgente.