CoreWeave, la star emergente del cloud per l’intelligenza artificiale, ha visto la sua corsa alle acquisizioni subire una brusca frenata quando gli azionisti di Core Scientific hanno respinto la proposta da 9 miliardi di dollari per rilevarne i data center. Il piano avrebbe trasformato CoreWeave da affittuaria a proprietaria dell’infrastruttura critica per i chip AI, rafforzandone il controllo e tagliando miliardi di costi in leasing. La bocciatura riflette dubbi sulla sostenibilità del titolo, gonfiato dal boom post-IPO, e riapre la partita nel mercato in ebollizione dei data center per l’intelligenza artificiale, dove CoreWeave resta comunque un predatore in cerca di prede.
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La startup CoreWeave, sostenuta da Nvidia, sta preparando il terreno per un debutto pubblico da record nel 2024, mirando a una valutazione superiore a 35 miliardi di dollari, secondo fonti riportate da Reuters. Con un settore sempre più focalizzato su intelligenza artificiale e cloud computing, questa IPO potrebbe segnare un punto di svolta per il panorama tecnologico.