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IBM Chip neuromorfici per intelligenza artificiale efficiente

Il mondo dell’AI sta correndo così veloce che i data center sembrano turbine di centrali elettriche. IBM e Intel hanno appena lanciato prototipi di chip neuromorfici capaci di riscrivere le regole del gioco, promettendo un abbattimento del consumo energetico fino al 90 percento rispetto ai processori tradizionali. La chiave? Reti di memristor che tentano di replicare, con un minimalismo elettrico quasi poetico, la logica dei neuroni del cervello umano. Non è fantascienza, ma ingegneria avanzata al limite del paradosso: meno energia, più calcolo, più intelligenza distribuita sul bordo della rete.

Come funzionano i chip neuromorfici

Il calcolo neuromorfico è un approccio innovativo all’ingegneria informatica che imita l’architettura e i processi del cervello umano per ottenere efficienza e adattabilità elevate.

Integrando funzioni di elaborazione e memoria, usando reti neurali spiking e circuiti analogici e digitali, i chip neuromorfici offrono vantaggi significativi in elaborazione parallela, efficienza energetica e tolleranza agli errori.

Queste caratteristiche li rendono ideali per applicazioni avanzate di intelligenza artificiale, apprendimento automatico ed edge computing.

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