Il rapporto State of AI 2025 è finalmente disponibile, e come ogni anno, offre uno spunto per riflettere sullo stato dell’arte dell’intelligenza artificiale. Quest’edizione, co-redatta dai principali ricercatori del settore, evidenzia tendenze emergenti, sfide geopolitiche e innovazioni tecnologiche che stanno plasmando il panorama dell’AI.
OpenAI mantiene la sua posizione di leadership, ma la concorrenza cinese sta guadagnando terreno. Modelli come DeepSeek, Qwen e Kimi hanno raggiunto livelli di prestazioni comparabili a quelli dei leader statunitensi, con DeepSeek che ha recentemente superato i modelli Llama di Meta in popolarità su piattaforme come Hugging Face. Questa ascesa è alimentata da una strategia aggressiva di open-source da parte delle aziende cinesi, che rilasciando modelli ad alte prestazioni con licenze aperte, stanno accelerando l’adozione globale e influenzando le direzioni tecnologiche mondiali.
In risposta, OpenAI ha adottato misure di sicurezza più rigorose, come il ban di account sospettati di essere legati a entità governative cinesi, accusati di cercare proposte per strumenti di sorveglianza sui social media. Questo evidenzia le crescenti preoccupazioni sulla sicurezza e sull’etica nell’uso dell’AI, soprattutto in un contesto geopolitico teso.
Sul fronte tecnologico, l’anno 2025 è stato definito “l’anno del ragionamento”. I sistemi AI hanno compiuto significativi progressi nella capacità di pianificare, riflettere e correggere i propri errori attraverso cicli di feedback e sistemi di ricompensa più sofisticati. Modelli come Gemini Robotics 1.5 di Google DeepMind e il Co-Scientist di DeepMind stanno collaborando attivamente con scienziati per progettare e testare esperimenti in modo autonomo, segnando un passo importante verso l’AI come collaboratore scientifico (stateof.ai).
Questa evoluzione ha portato allo sviluppo della “catena dell’azione”, dove l’AI non si limita a rispondere a comandi, ma pianifica ogni fase prima di agire. Strumenti come Gemini Robotics 1.5 utilizzano modelli di ragionamento incorporato per eseguire compiti complessi nel mondo fisico, come la selezione di frutta in base al colore, con una comprensione avanzata dell’ambiente circostante.
L’adozione commerciale dell’AI ha visto un’esplosione significativa. Negli Stati Uniti, il 44% delle aziende paga per strumenti di intelligenza artificiale, con un contratto medio di 530.000 dollari. Le startup focalizzate sull’AI stanno crescendo 1,5 volte più velocemente rispetto alla media, e il 95% dei lavoratori utilizza l’AI in qualche forma, sia a casa che sul lavoro .
In sintesi, il panorama dell’intelligenza artificiale nel 2025 è caratterizzato da una crescente competizione globale, progressi significativi nella capacità di ragionamento e un’adozione commerciale in rapida espansione. Mentre le aziende statunitensi si concentrano sulla sicurezza e sull’etica, le controparti cinesi adottano strategie di open-source per accelerare l’innovazione e l’influenza globale. Il futuro dell’AI sembra essere sempre più interconnesso, competitivo e determinato dalle dinamiche geopolitiche e dalle scelte strategiche delle principali potenze tecnologiche.