l concetto di AGI, l’Intelligenza Artificiale Generale, è uno di quegli ideali che spingono il settore dell’AI da oltre sessant’anni. Un sistema capace di ragionare come un essere umano, in ogni ambito, dalla comprensione linguistica al controllo motorio, fino alla gestione di problemi complessi e astratti. La verità, tuttavia, è che l’AGI resta un miraggio. Lo si percepisce chiaramente ascoltando i leader della ricerca in panel come quello organizzato recentemente da AAAI, moderato da Francesca Rossi Global Leader per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale di IBM e Fellow IBM. Un confronto serrato, dove le parole chiave non erano solo “tecnologia” e “innovazione”, ma “definizione”, “scalabilità” e, soprattutto, “rischi”.